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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2016, 11:09 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Ciao.
Sono andato avanti coi carrelli. Li ho montati e collaudati.
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Qualche foto del collaudo, così si intuiscono i movimenti permessi alle sale. L'ostacolo ha un'altezza di 1 mm.
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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: domenica 6 novembre 2016, 0:09 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
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Località: Bracciano (Roma)
Gran bel lavoro! Vedere poi il risultato operativo con spostamenti verticali così accentuati è una bella soddisfazione. Come hai fatto ad isolare gli assi? Mi paiono sottilissimi (non come i vecchi RR con il manicotto centrale che isolava le vele).


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: domenica 6 novembre 2016, 10:48 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao lucaregoli, tutti.
Gli assi sono Luck Feinmechanick, con assile da 1,5 mm di diametro per 24 di lunghezza. Questi in particolare sono gli RP25/88. Credo che li sostituirò con gli RP25/110, per migliorare la qualità di marcia sui deviatoi Peco che sono presenti sul mio plastico. Gli assi sono isolati su un lato solo, con una boccolina in plastica.

Ciao e buona domenica
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: lunedì 7 novembre 2016, 18:40 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Antonio, una domanda: se gli assi, ovvero, le punte coniche toccano sulle barre di metallo a loro volta collegate al tubicino di ottone, non c'è un cortocircuito?
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: lunedì 7 novembre 2016, 18:52 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2811
Località: Bracciano (Roma)
Ciao Fabrizio, ci sono "cascato" anch'io! In realtà l'asse, due ruote e le due piastrine sono su un unico polo, le sole due ruote isolate sono sull'altro.
Soluzione geniale!
Sono stato tratto in inganno, abituato a ragionare sui carrelli delle carrozze Roco che prendono corrente per l'illuminazione dalla punte coniche!
Come si vede che sto invecchiando :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: lunedì 7 novembre 2016, 20:50 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
Messaggi: 1028
ciao nanniag, tutti
ottimo lavoro per ottenere la flessibilità necessaria. ho una sola domanda : i due assi flessibili in realtà sono mantenuti nella struttura dalle punte coniche che ancora "fanno appiglio" al carrello originale (anche se hai provveduto a creare loro un certo gioco) pero' se questo "gioco" si riducesse a causa dell'usura, alzando il carrello questi assi si sfilerebbero in quanto la barra longitudinale poggia loro sopra ma non li trattiene.
Cosa ne pensi di una soluzione come quella che allego nel mio disegnino alla "fusckass" ? io l'ho disegnato per un solo asse flessibile ma immaginalo pure per due assi come la tua realizzazione.

Allegato:
supporto assi.jpg


l' asse longitudinale trattiene il supporto oscillante per gli assi che sono inseriti in boccole ovali per consentire i movimenti opportuni- In tal caso anche sollevando il carrello non ci sarebbe la fuoriuscita o distacco degli assi flessibili.
Il marchingegno lo immagino ottenuto da una lastrina di ottone forata e piegata all'occorrenza.
Anche l' isolazione elettrica sarebbe preservata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 8:38 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao.
Amagio, hai paura dell'usura? Che usura? Si tratta della stessa usura tra assi e "boccole" dei carri commerciali...quindi direi poca. Il gioco che ho dato alla punta conica è di +0,5 mm, -0,5 mm in senso verticale. Non ho indebolito la sede della punta conica, ho solo fatto un po' di spazio. Spero di aver interpretato correttamente la questione che hai sollevato, ma secondo me, almeno in questo caso, è un falso problema.
Non ti piace il supporto che ho realizzato? Sinceramente neanche a me. È una soluzione improvvisata, fatta di getto senza pensarci troppo. Ma è semplice e regolabile facilmente. Soprattutto è solo una delle soluzioni possibili che si possono utilizzare.
Venendo al tuo disegnino, considerando il fatto che è per un asse solo, non capisco perché hai dato gioco von quei fori ovali. Il supporto deve poter ruotare, senza gioco.

Correggimi se sbaglio
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 12:10 
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Iscritto il: lunedì 16 marzo 2009, 18:25
Messaggi: 1028
Ciao Antonio, e' vero,l'usura non e' il problema, la mia idea era piuttosto quella di trovare modo affinche' gli assi flottanti restassero vincolati alla struttura pur assolvendo il loro compito.Quanto al disegnino io l'ho fatto per brevita' con un solo asse ma lo si puo' intendere per due.In pratica il supporto ruota liberamente sulla trave portante mentre gli assi (di cui uno e' appoggiato alla stessa) hanno libero movimento verticale grazie ai fori ovali (il gioco che hai realizzato sulle boccole).Ho pensato questo nel caso in cui si voglia costruire ex novo un carrello isostatico.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 12:25 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 2001
Località: Trieste
La tua soluzione va bene per un carrello a due assi, in cui il supporto viene montato sull'asse mobile. Non servono i fori ovalizzati, visto che proprio il supporto ruota attorno alla barra fissa.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 16:41 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 8:50
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Certo che se si potesse arrivare al carrello isostatico anche per vetture a carrelli sai quanti problemi in meno alla circolazione!!!
Bel lavoro complimenti!
Saluti
Fabio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 17:35 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Località: Trieste
Ciao topolino.
Perché non ci si può arrivare? Certo che si può fare: la soluzione per rendere isostatico un carrello a due assi è, credo, più semplice di quella usata per un carrello a tre assi. Tengo a memoria la tua considerazione e chiuso il discorso Poz vediamo anche altre soluzioni.

Intanto ciao
Antonio

Ovviamente se qualcuno ha già fatto e vuole mostrare le sue soluzioni io non sono altro che contento :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 18:37 
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Iscritto il: domenica 12 febbraio 2006, 8:50
Messaggi: 429
Località: Lago Trasimeno Umbria
Benissimo! Felice di testare un carrello del genere!
Ci aggiorniamo.
Ciao
Fabio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 8 novembre 2016, 19:02 
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L'altro giorno cercavo qualche foto del pianale Poz. Mi sono imbattuto in questo sito

http://www.m-niggemann.com/modellbau_lo ... agen_4.htm

Fortunatamente ci sono alcuni disegni e belle immagini del carro che aiutano nelle operazioni di miglioramento che sto cercando di fare. Alcuni esempi, tanto per gradire...
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Interessante l'immagine che mostra il piano di carico, con in mostra le sedi per l'aggancio delle catene.
Rispetto al carro italiano noto, tra le altre cose, che quest'ultimo non ha i golfari e manca una maniglia (credo sia l'isolamento del distributore). Il carro italiano ha poi delle boccole diverse (delle 40B3, se non vado errato).

Vediamo che posso fare sul modello...
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: martedì 15 novembre 2016, 8:57 
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Ciao neh.
Ho cominciato a mettere le mani sul carro. Ovviamente l'ho smontato di tutto e sverniciato. Ho montato nuovi respingenti, le maniglie per i manovratori, i ganci laterali e la leva di scarico del serbatoio ausiliario.
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Casomai a qualcuno interessasse, per fare i mancorrenti dei manovratori, tutti uguali, ho proceduto nel seguente modo: su un pezzettino di lastrina ho praticato un foro ed un invito. La distanza tra questi è pari alla lunghezza del mancorrente. Ho poi preso un pezzettino di filo, ho piegato un'estremità a 90 gradi e l'ho inserita nel foro. Successivamente, con una pinza a becchi fini, ho mantenuto in posizione il filo, e ho piegato l'altra estremità in corrispondenza dell'invito. Il mancorrente è fatto, e ripetendo l'operazione si ottengono dei mancorrenti tutti della stessa lunghezza.
La stessa lastrina con il foro e l'invito si può utilizzare per realizzare i fori in cui il mancorrente verrà inserito.
Si pratica il primo foro, si inserisce una punta che fungerà da riferimento, si posiziona la lastrina: l'invito indica la posizione del secondo foro.
Un po' di manualità rende tutto più semplice e immediato.
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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Bisogna essere flessibili...
MessaggioInviato: lunedì 21 novembre 2016, 10:22 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 2001
Località: Trieste
Buondì.
Fatto poco questo fine settimana. Ho realizzato l'appoggio del telaio del carro sui carrelli. L'appoggio è su tre punti quindi adesso tutto il "sistema carro" è isostatico.
Su uno solo dei carrelli ho messo due pattini realizzati con polisterene di spessore 0,5 mm. Detti pattini si appoggiano sui due dentini (ai lati del perno di rotazione). Sull'altro carrello, non ho messo i pattini, quindi il telaio del carro appoggia sul perno di rotazione del carrello.
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In questo modo si individuano tre punti di appoggio che soddisfano la condizione di isostaticità del "sistema carro".
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Ciao
Antonio


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