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In tempi recenti ho ereditato i modelli, realizzati tra il 1955 ed il 1959, di mio zio Andrea Olivero, fermodellista seminale deceduto due anni fa. Purtroppo la sua carrozza "Corbellini" a vestiboli centrali, prima classificata al Premio Cattaneo - Italmodel anno 1958 Categoria Principianti, non è in mio possesso.
Avendo negli anni consultato tutte le riviste a partire dal n° 1 di Italmodel Ferrovie, Edizioni Italo Briano 1951, ho avuto modo di conoscere, in un'epoca ormai remota e in totale assenza di mezzi, conoscenze, disegni, materiali, la grande vitalità modellistica costruttiva del tempo - anni 50,60,70 - mi sono chiesto, dove saranno finiti i capolavori dell'epoca, perlomeno quelli in H0? Come nel mio caso, saranno passati in mani rispettose, o saranno andati perduti completamente o in parte?
Sarebbe interessante prima di tutto sapere chi materialmente custodisce quei modelli ora, censirli, e riuscire a fotografarli con tecniche moderne: vista la povertà di nuove leve "che si sporcano le manine" sui modelli, si potrebbe almeno portare a conoscenza che c'è stato un periodo in cui, anche con legno e latta, c'era chi costruiva in proprio in Italia vaporiere in scala 1:87 che fumavano e fischiavano con telecomandi radio (!!!)
Ho messo insieme un elenco di nomi forse non completo, chissà se qualcuno può avere qualche notizia (erano tutti costruttori straordinari):
Giuseppe Orsoni di Genova (fu presidente del Gruppe Fermodellistico Genovese, ancora attivo oggi);
Edmondo Tiozzo (capitano di marina, di Genova), alcuni suoi modelli sono comparsi su ebay in questi giorni - un vero e proprio genio anarchico e grandissimo dell'elettromeccanica;
Adalberto Schiassi, di Milano o Bologna? che produsse magnifiche vaporiere in ottone su base Rivarossi, ancora attuali per finezza e precisione di lavorazione, attivo dal 1960 al 1980 e oltre e comparve ancora sulla rivista ITreni;
Antonio Sartori Borotto di Torino (che personalmente conobbi) che produsse praticamente tutte le locomotive trifase FS a frequenza ferroviaria e industriale 10.000V, deceduto nel 2000;
Dino Salomone, di Albissola, (amico personale di mio zio) che era attivo negli anni 50 con modelli "presto fatti" con zero attrezzi, ma andavano bene come gli altri considerati perfetti -- deceduto intorno al 1980;
Donato Tamilio di Roma (altro amico personale di mio zio), che almeno fino a qualche tempo fa costruiva ancora;
Alberto Piccardo di Finale Ligure, che costruiva locomotive trifase con soluzioni interessanti per i tempi, avendo ottima conoscenza di esse e le capacità dell'aggiustatore meccanico da scuola FS;
Gualtiero Basso di Treviso, che costruì di tutto e anche in H0 (scriveva su Italmodel con il soprannome "Gualba") e almeno fino a pochissimo tempo fa, novantenne, ospitava ancora raduni di vapore vivo a casa sua ed esercitava molteplici passioni;
Vittorio (o Valter?) Bertinat di Torino, attivo nei primi anni 50, che costruì una bellissima 470 descritta sui primi Italmodel più parecchio altro.
Ovviamente tutte questo persone sono scomparse da più o meno tempo. Qualcuno ha notizie o approcci con figli o nipoti? Scusate per la lunghezza del messaggio...è una ricerca archeologica, in pratica.
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