Questo paese, deve cambiare ed in meglio!
Può darsi che il cambiamento del team Hornby dia anche una spinta al ritorno dei gloriosi marchi in casa nostra.

Ottimismo!!

Non capisco "cosa" dovrebbe essere successo di così eclatante in casa Hornby 2 anni fa...
Saluti dubbiosi
Stefano.

Nessuno di noi appassionati ha risposte.
Possiamo solo limitarci ai fatti, e abbiamo la fortuna che in Inghilterra i fatti delle aziende quotate nelli due tipi di borsa devono essere pubblici, pena gravi reati penali (e lì si paga pegno davvero), pertanto dobbiamo solo avere la pazienza di legegre quanto è sul loro sito. I link li ho postati, basta leggere tutto dalla fine della primavera del 2016 )magari con una cappatina fin al 2014), che sono i fatti principali dell'epilogo attuale.

L'unica cosa che noi appasionati possiamo fare è sperare che tutto si risolva nel migliore dei modi (anche con un rientro in Italia dei marchi), ma all'atto pratico le ultime gestioni Hornby hanno mandato alle ortiche milioni di sterline avute con aumenti di capitale, capitale raccolto sul mercato azionario. Sorvolando sul fatto che hanno scontentato noi modellisti.

Ma, in questi ultimi due anni ci sono stati almeno 3 abbandoni o/e cambi di amministratori e un cambio di maggioranza azionaria. Ti pare poco.

Di sicuro Hornby e non serve un economista o manager per capurlo ha la grande colpa di aver svalutato i modelli Rivarossi con molti errori in ultimo non facendo fare ai proprio modelli quel upgrade qualitativo che fece Lima ad inizio anni '90.
Il mercato gli ha puniti e la colpa non credo sia della filiale italiana ma dello spagnolo.
Ora si ritrovano dei marchi blasonati ma in declino per le loro scelte pessime e vorrebbero magari venderli ??? Ma a chi ???
Ricordiamoci che di questa situazione bisogna sentitamente ringraziare la scelta di quel giudice fallimentare che ha pensato bene nel 2005 in barba alle professionalità e alle maestranze italiane di aver dato a sti tacchini freddi di inglesi i nostri marchi migliori al solo fine di soddisfare i crediti delle banche.

...eh ... se il giudice fallimentare fosse stato fermodellista ...

Serviva il giudice Buon Senso e scelte di tutela dell'occupazione in ottica di un valido piano di rilancio industriale al fine di soddisfare i creditori...non un giudice fermodellista.

Un giudice fermodellista...sì sì....come quello patito di corse del primo "Febbre da cavallo"!

Se le offerte economiche fossero state molto simili (in termini di importo complessivo e sicurezza del rientro dei capitali in tempi brevi) il giudice poteva anche tener conto di altri fattori quali mantenimento delle competenze e del livello occupazionale ... diversamente ha l'obbligo, il buon senso non c'entra, di tutelare i creditori.

All'epoca l'offerta "italica" era significativamente più bassa e il piano di rilancio industriale, ad essere buoni, piuttosto incerto e con tempi molto lunghi.

Per cui più che giudici di buon senso ci vorrebbero imprenditori coraggiosi, con possibilità economiche adeguate ed una profonda fede nel mercato.

All'epoca non ve ne furono (e forse chi poteva farlo non era ancora abbastanza forte oppure aveva interesse che un attore prestigioso sparisse dallo scenario italiano) ... adesso li troveremmo? Per quello che anche voi pensate del mercato ne dubito.

Leggendo tra i bilanci ed i grafici pubblicati sui siti dell'azienda linkati, l'unica cosa certa e documentata è che l'11.02.2016 il titolo ha avuto un tracollo, scendendo da una quotazione di 81 a 19...

Chi poi mise in piedi Vitrains riuscì a mettere assieme solo circa metà della somma necessaria, e Hornbyi si presentò con l'assegno in mano: giudice o non giudice, appasionato o non appasionato funziona così!
In ogni caso oltre la bega del fallimento c'erano anche altri problemi fra la proprietà (roba di famiglia) che qualsiasi giudice preferisce eliminare subito dal suo tavolo.

P.s.
Bisogna leggere tutte le relazioni per capire di più, solo dai grafici si rischia di avere un'idea distorta.

Tracollo seguente al peggioramento delle perdite, previste, ma non nella misura in cui si sono poi verificate, di cui al comunicato allegato in quella data; che specifica anche che la riorganizzazione (eliminazione/ristrutturazione delle filiali non-UK tra cui la nostra) non aveva portati i risultati sperati, almeno in quel periodo post-Natale 2015. Presumo il tracollo sia avvenuto non appena il comunicato è stato recepito dagli azionisti. Non ho letto altro, credo che la situazione fosse già poco rosea in precedenza (da qui la riorganizzazione). La mancata redditività mette poi in crisi il rapporto con i finanziatori...

Esatto, e mi piacerebbe sapere come mai un tracollo cosi' netto che significa soltanto che e' stato fatto un passo falso, falsissimo da qualche parte.

Infatti, non e' poco per nulla... anche qui, sarebbe interessante sapere da una fonte interna attendibile perche'...

+1

Una proiezione piuttosto veritiera dei nostri imprenditori in questo mercato l'abbiamo, ed e' davanti a noi.
Ed in generale, gli inglesi in termini di capacita' di fare business, sono anni, anni luce avanti a noi (ricordo che vivo in Inghilterra...).