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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2019, 15:57 
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Mi sa tanto che tasse e burocrazia c'entrino come i cavoli a merenda: direi che è il mercato ad essere troppo piccolo per coprire le mere spese di produzione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2019, 17:08 
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marco_58 ha scritto:
Mi sa tanto che tasse e burocrazia c'entrino come i cavoli a merenda: direi che è il mercato ad essere troppo piccolo per coprire le mere spese di produzione.

Io ci andrei piano con affermazioni di questo genere


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2019, 18:03 
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marco_58 ha scritto:
Mi sa tanto che tasse e burocrazia c'entrino come i cavoli a merenda: direi che è il mercato ad essere troppo piccolo per coprire le mere spese di produzione.



Marco sicuramente una clientela ristretta incide, ma secondo me è una somma di cose, tra cui burocrazia e normative.
Il mercato della Puravest è (a mio parere) piccolo e con volumi di produzione ridotti; produrre vernici e solventi (che poi bisogna anche vedere il ciclo intero, se produce le basi o solo i pigmenti...) richiede parecchi oneri, dall'apertura alla gestione continua. Autorizzazioni ambientali e norme sicurezza, oltre ai normali adempimenti fiscali e amministrativi, sicuramente la fanno da padrona. Ho avuto a che fare con aziende prodruttrici di vernici, smalti e solventi per l'automotive (PPG, Elantas...), per l'edilizia (Boero, Attiva, Poliresin...) e in ultimo per alimenti (Metlac). Quasi tutte sono in AIA (Autorizzazione Unica Ambientale) con conseguenti costi gestionali per ambiente e sicurezza molto alti (rispetto a che so...ad un produttore di cioccolatini :D ). Poi lavorando con sostanze alcoliche ci saranno anche le accise e l'Agenzia Dogane... Insomma, capisco tra le righe che il Sig. Toffano non è tanto d'accordo sulla legislazione italiana. Se poi ricordiamo che ora governano i 5 stelle (col PD...), i quali sono i primi a mettere altri oneri (per non dire "bastoni tra le ruote") e nuova burocrazia ambientale, se non l'ennesimo "comitato del NO", allora capisco perfettamente la rabbia/delusione/rassegnazione del titolare della Puravest.
Aldilà della vendita o cessione, speriamo che l'attività continui comunque senza conseguenze occupazionali. :wink:
Con 5S e PD dubito si possa migliorare. Soprattutto dopo le vicende "sul clima" degli ultimi mesi che ha portato la gente a "sensibilizzarsi" (in modo molto superficiale...e stupido...). La plastic tax ne è la prova, ovvero l'ennesima presa per il culo ambientale, dove gli unici a pagare saremo tutti noi...piccole ditte comprese.


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: martedì 29 ottobre 2019, 18:48 
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Da imprenditore so esattamente cosa stò dicendo.
Qui sto semplicenete facendo un discorso generale valido da millenni e cha varra ancora millenni. Da sempre chi governa un popolo lo riempie di norme e tasse. (Poi ogni tanto c'è una rivoluzione o una guerra e tutto ricomincia. Triste verità, ma questo ci racconta la storia del pianeta.)
Se guadagni il giusto in rapporto ai costi, i soldi per le tasse ci sono, diversamente non hai manco i soldi per mangiare.
Per guadagnare il giusto devi produrre ciò che vendi, e venderlo in tempi ben precisi con relativi incassi.
Che le tasse siano alte e inique è un conto, che in cassa manchino i soldi per mandare avanti l'attività è un altra cosa, semplicemente un dato di fatto: da cosa dipende lo sai già prima di iniziare, l'edicolante ha meno normative da rispettare che un azienda chimica, ma tutti i costi sono/vanno in ogni caso riversati sul costo del prodotto venduto.
Questa è una realtà che non offende nessuno, è sempre stata così e sarà sempre così, le capacità dell'imprenditore non è detto a priori che siano un problema: quando decidi di fare l'imprenditore lo sai, passione a prescindere.
Ho conosciuto fior fiore di imprenditori, ma se a un certo punto il mercato non chiede più i loro prodotti devono mollare. Stà all'imprenditore capire quando è ora di smettere, e mi pare che qui ci siamo: è la giustificazione che io trovo impropria.
Io ho capito 23 anni fa che per continuare a tenere aperta l'attività avevo solo due possibilità: trattare male i dipendenti, per forza trasfertisti (e anche allora il problema dei soldi non era il primo), non avere più dipendenti. Ho scelto la seconda ipotesi.
Io con la crisi dell'edilizia del decennio precedente ho perso tutti i clienti che producevano laterizi e lavoravano il legno per i mobili e quanto di correlato: ho cambiato settore di mercato e sono ancora qui. Prossimanete sicuramente perderò quelli della plastica, i clienti chimici e paragonabili, al momento si sono adeguati.

Poi delle norme relative all'ambiente possiamo parlarne quanto volete, ma non dobbiamo partire nè prevaricati, né politicamente schierati, il problema è ben più complesso di quanto i non addetti percepiscono (spesso anche gli addetti), e le tecnologie c'entrano fino a mezzogiorno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 9:53 
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Taurus484 ha scritto:
E mo' votate un altra volta a SX............ :evil:


Il vero problema è che purtroppo vota anche tanta gente come te :twisted:........


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 19:19 
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marco_58 ha scritto:
Da imprenditore so esattamente cosa stò dicendo.

:shock: Va bene Marco...Ok...Però calma perchè non ti stavo mica contraddicendo... :wink:
Ho detto che è una somma di cose, sicuramente la capacità imprenditoriale in primis conta più di tutto, ma va sommata anche a normative sempre più complicate e ostative.

marco_58 ha scritto:
Che le tasse siano alte e inique è un conto, che in cassa manchino i soldi per mandare avanti l'attività è un altra cosa, semplicemente un dato di fatto: da cosa dipende lo sai già prima di iniziare....

non sempre...perchè magari le norme cambiano strada facendo...proprio come in questi ultimi 10/15 anni... Decreti 81/08 e 152/06 come esempio appunto. Tradotto, sono tanti soldi che prima avevi come utile, ora come spesa. Certo tu dirai "aumenta i prezzi in base all'aumento dei costi aziendali" , ma così magari perdi clienti.

marco_58 ha scritto:
ho cambiato settore di mercato e sono ancora qui. Prossimanete sicuramente perderò quelli della plastica,ecc ecc


Ed è quello che magari farà tranquillamente il Dott.Toffano.
Il dispiacere in questo post è solo tutto nostro, per la perdita di una ditta produttrice di tinte modellistiche FS, valide e a prezzi onesti.

marco_58 ha scritto:
Poi delle norme relative all'ambiente possiamo parlarne quanto volete, ma non dobbiamo partire nè prevaricati, né politicamente schierati, il problema è ben più complesso di quanto i non addetti percepiscono (spesso anche gli addetti), e le tecnologie c'entrano fino a mezzogiorno.


Io invece, per esperienza diretta, e soprattutto ora, parto prevaricato e schierato.
Lavoro nell'ambiente e nella sicurezza "e so esattamente cosa stò dicendo". :wink: :wink: :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 22:18 
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Iscritto il: lunedì 4 luglio 2016, 22:17
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Pacatamente ma molto pacatamente mi permetto di dire che lo sport preferito dagli Italiani, è dare sempre la colpa a qualcun altro, non riesco a fare qualcosa, la responsabilità è dei rettiliani, degli alieni, del governo (qualunque esso sia) faccio massacrare milioni di cittadini Italiani in una guerra senza senso (come tutte le guerre) la colpa è dei traditori dello scarso spirito combattivo etc etc.
Mai una vera analisi ed assunzione di responsabilità.
Sono oramai in pensione l’azienda è dei miei figli, ho lavorato tutta la mia vita in ambito chimico ho visto davvero nascere e morire molte aziende, quelle che ancora esistono , ci sono perché hanno innovato, cambiato sperimentato fatto nuovi prodotti.
Od a qualcuno l’inquinamento, ma quello vero dei processi industriali appare il normale prezzo da pagare per il “progresso” nel nostro Paese sono stati classificati 45 siti a rischio per darne banalmente una idea da porto Marghera a Gela.
È di questi giorni la questione Snia Caffaro, cito un estratto della sentenza di condanna : Perché Snia «è sempre stata consapevole delle proprie responsabilità ambientali» tanto che nei bilanci 2002 e 2003 inserisce 60 milioni di euro per i siti di Brescia, Torviscosa, Colleferro. Soldi che non sono mai stati utilizzati, nemmeno dopo la nascita di Sorin. Anche se i Pcb sono stati prodotti fino al 1984, l’inquinamento della falda, a causa dei tanti veleni dispersi, è proseguito in modo «permanente».
Qualcuno rammenta quello che accade nel 1984 nello stabilimento Union Carbide a Bophal , o quanto accaduto nel 1976 a Seveso, e mi fermo qui perché non basterebbero centinaia di pagine ad evidenziare come l’avidità di alcune società industriali abbia provocato questi disastri evitabili con il rispetto di poche norme.
Sarei cauto nell’attribuire responsabilità a chi ha il compito di tutelare la salute pubblica, detto questo concordo sulla stupidità della plastic tax, sull’imbecillità di chi si inventa norme cervellotiche che mai potranno essere rispettate , ma serve davvero tanta attenzione , investimenti, passione, innovazione e ritorno a quanto scritto in epigrafe.
Buona vita a tutti
beppe

p.s. nel nostro paese lo sport nazionale non è il calcio, ma la totale scientifica mancanza di rispetto di ogni genere di regola da parte di tutti i cittadini nessuno escluso, me compreso


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 22:36 
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beppecv ha scritto:
.... nel nostro paese lo sport nazionale non è il calcio, ma la totale scientifica mancanza di rispetto di ogni genere di regola da parte di tutti i cittadini nessuno escluso, me compreso



… peccato non ci sia l'emoj con l'applauso ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 23:06 
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Giacomo, mai pensato che ti rivolgi solo a me.

Passo al colloquio diretto per semplicita di chiaccherata, visto che frequenti la materia.
La prevaricazione delle norme di sicurezza e ambientali, quasi sempre è in chi deve guidicare dal di fuori, e magari in tribunale.
Stupido esempio: saprai benissimo che in determinati casi la direttiva macchine e qualcha altra norma dice che in quella data posizione il pulsante di emergenza non ci deve essere, ma in caso di processo, anche per cause diverse, per i periti e il tribunale il pulsante d'arresto d'emergenza ci deve essere. (Vai avanti te che a me scappa da ridere.)
E quelle norme che tu citi, dalla 626 in avanti, hanno tre anni più di me: legge 547 del 1955, peccato che poi nessuno le abbia mai fatte applicare. La 626, e le successive versioni, di fatto hanno solo introdotto: quello che nel 1955 non esisteva, modificato il numero dei cessi per lavoratore, modificato le vie di fuga, e altre cose del genere.
Quindi quando un imprenditore si lamenta di tali narme gli ricordo che lui è nato dopo il 1955, va da se che si offende, ma in questo caso lui è il problema, non la norma.
Lasciamo stare le norme sui rifiuti e le emissioni in atmosfera: spesso sono veramente ridicole (avrei qualche aneddotto, ma è meglio sorvolare, anche un calvo dalla nascita riusirebbe a mettersi le mani nei capelli).

Ecc. ecc. ecc.

Quando un azienda chiude è sempre una sconfitta per qualcuno, ma il vero problema è quando le aziende vengono aperte giusto per poi chiuderle.

Beppe, da incorniciare ... ma tanto e vederlo non verrebbe nessono: si vedrebbero allo specchio. (In altre parole sono gli stessi concetti che sostengo da decenni.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Puravestt ha smesso di produrre colori?
MessaggioInviato: mercoledì 30 ottobre 2019, 23:37 
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quindi fare scorta, ma comunque ogni nuovo lavoro ne porta via di colore, non c'è scorta che tenga.... siamo fritti?


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2019, 16:10 
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beppecv ha scritto:

p.s. nel nostro paese lo sport nazionale non è il calcio, ma la totale scientifica mancanza di rispetto di ogni genere di regola da parte di tutti i cittadini nessuno escluso, me compreso



Nicola Gratteri, che spero tutti conosciate, ha detto una cosa simile su tutti noi italiani, nessuno escluso. Purtroppo è nel nostro DNA italico.


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2019, 18:36 
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Lasciando perdere questioni socio-politiche, qualcuno sa se esistono altre linee di colori ferroviari?
Una volta si trovavano i Lifecolor, la marca pare esista ancora (è di applicazione un po' difficile, anche ad aerografo, per questo sarebbe difficile da trovare) ma potrebbe non produrre più quella gamma. Occhio che se c'è scritto FS potrebbero essere Federal Standard per modellismo militare.


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2019, 20:34 
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Località: Bruschi
No...semplicemente no
I Lechler sono originali ma risulrano un po carichi sicche abbiamo l alibi di barare un po sui colori.Bisognerebbe fareun profondo studio sui codici Ralper avere le basi e poi modificarli.
Io comunque sono sempre e saro finvhe posso fedele alla nitro...non c'è nulla che possa confrontarsi...
Saluti


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2019, 21:28 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7522
Località: Fabriano
Molak ha prodotto smalti FS.


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MessaggioInviato: giovedì 31 ottobre 2019, 22:01 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6191
Località: Bruschi
Si ma non li produce piu...ed avrvano anche delle belle tonalita


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