Ti racconto la mia esperienza personale con la terra vera.
Ho frantumato con le mani una zolla di terra del mio giardino, l'ho passata al setaccio (rete foro 0,5 mm) e una volta depositata su una vaschetta in alluminio per cibi, l'ho scaldata bene con una pistola termica professionale a 6/700 gradi, anche per sanificarla. Una volta raffreddata è diventata fragilissima e l'ho quindi facilmente schiacciata con le dita fino a farla diventare della consistenza di una "cipria", finissima che più fine non si può, sembrava un ossido (infatti l'ho anche spalmata con il dito sulle pareti degli edifici già dipinti per dare l'effetto vissuto).
Stesa bene poca vinavil non diluita ai lati del binario, ho cosparso sopra la terra finissima e vi ho spruzzato dell'acqua per favorire l'incollaggio. Diventa subito scura. Poi quando asciuga completamente, ritorna perfettamente al suo colore originale. Nessun ritocco o diluizione di colore, solo terra vera.
Il camminamento più chiaro nella foto è fatto con polvere da clessidra, granulometria 0,2/0,3 mm. Per me ancora troppo lucida, sarà il prossimo studio.
Va detto che la terra lavorata conservata per un futuro utilizzo, per quanto finissima, col tempo tende a formare dei granellini, dovuti all'umidità ambientale: basta strofinarla con le dita e ritorna "cipria".
Ti serve la pistola termica o il forno di casa, ma dati i tempi di convivenza forzata con la moglie per almeno altri 15 giorni, la seconda opzione mi pare un tantino rischiosa

Ciao.
Anch'io sono partito da vera terra, setacciata, cotta al forno dentro la carta d'alluminio come il pesce , per ovvie ragioni di igiene, e poi setacciata di nuovo.
L'ho infine miscelata con un pò di sabbia per rendere più irregolare la resa finale.
So bene che bagnandola scurisce me quello che conta è l'effetto finale.
Il punto però e che nella valle dell'Albula gli sterrati sono grigio chiaro e non marrone
E dire che quando ho iniziato a posare la terra (2005) avevo già "consumato" i famosi speciali di MF sulle Retiche.
Evidentemente guardavo i treni e non questo dettaglio...
Ormai è tardi. La terra va posata prima della massicciata (con una colla idroresistente in modo da non rovinare il lavoro quando si incolla il ballast).
Anche l'ultimo tentativo di ricolorarla a posteriori non mi è riuscito (foto).
Questa volta il colore è troppo diluito e quindi non copre a sufficienza il marrone originale ma il problema maggiore è che la vernice (quale che sia il colore) annulla quell'effetto realistico che si ottiene usando vera terra.
Pazienza...

...domani si riparte con la linea aerea.
Intanto vi mostro un'immagine ravvicinata dei semafori (la terra vicino al basamento è ancora da aspirare perché non del tutto asciutta...)

Altra soluzione top le terre e pietrisco Asoa https://www.asoa.de/ e https://www.mbapiro.ch/produkte.php?grp ... ent_id=108 da sovrapporre alla terra.
Accidenti non ho pensato a .....visto che ne ho un bel po'
E' un grande prodotto. Quando ho richiesto il catalogo c'erano allegate del piccole bustine dei prodotti per testarli
Belli i semaforini
Riesci a dipingerli come i pali?

Ciao Paolo.
Come ho appena scritto ci rinuncio
La terra va posata (come ho fatto) prima della massicciata e dell'erba.
Qualsiasi intervento a posteriori peggiora il plastico rispetto a mantenere il colore sbagliato.
O almeno io non ci riesco...
Tra l'altro lo dovrei fare in maniera uniforme dappertutto e ci sono parti assai difficili da raggiungere.

Li ho posati senza verniciarli di grigio ma solo con una leggerissima velatura (nero e ruggine, ma quasi invisibili).
Nella realtà mentre i pali sono di acciaio zincato i semafori hanno alcune componenti di acciaio lucido...

Buona sera a tutti.
I lavori alla linea aerea procedono, anche se con una lentezza esasperante.
Una volta invecchiati (leggermente) ho posato definitivamente tutti i pali del tratto della stazione (da tunnel a tunnel).
Ho poi iniziato a posare la catenaria, partendo ovviamente dal filo più lontano (quello che serve il binario morto) che ho appena terminato.
Il filo, già difficile da vedere prima di colorarlo, diventa quasi invisibile una volta dipinto.
Vi mostro qualche foto ma so già che, tranne dove c'è il cielo come sfondo, farete fatica a scorgere la catenaria...
Unica eccezione i punti di colla dei pendini
Dal vivo è più visibile e, direi, parecchio realistica.

... domani si continua con il binario 1: filo già pronto all'uscita dal tunnel "Solis"...

...prima di posare i pali ho aggiunto qualche personaggio alla zona stazione.
Dopo raggiungere il piazzale stazione sarà più complicato...

Premetto di non apprezzare particolarmente i plastici ad ambientazione "teutonica" o "Svizzera", ma ti devo fare i complimenti per l'eccellente realizzazione e ringraziare per il passo passo dei lavori;
l'unica cosa che mi permetto umilmente di osservare è che gli abeti "a scovolino" non rendono giustizia al grande lavoro che stai facendo:


Per il resto ancora complimenti e buon lavoro da chi è fermo da due anni e non trova l'ispirazione!

Complimenti per la catenaria, molto veritiera. Certi dettagli meno si vedono e più fanno risaltare tutto il resto.
Domande: I pendini sono in filo elastico o rame? Che colla hai usato?
I fili li hai tirati direttamente sulla palificazione come al vero o hai preparato il tutto su un piano e poi li hai agganciati?

Grazie!

Lo so, e non sei il primo a notarlo
Il punto è che ho già posato oltre 400 alberelli e per fare "volume" ho usato anche materiale economico.
Mancano però tutti gli abeti che saranno in primo piano: cercherò di alzare il livello medio...

Grazie!

I pendini sono in rame. Ho usato un cianacrilato ("Rocket rapid") con questa tecnica: ogni pendino termina in alto con un piccolissimo uncino che intingo nella colla e poi appendo al cavo superiore. una volta asciutto metto una gocciolina di colla sul filo inferiore e una volta asciutto anche questo secondo incollaggio con un tronchesina taglio la parte eccedente del pendino in basso.
Tutte le volte ho paura di tagliare anche il filo elastico ma per ora non mi è mai successo...
Avevo provato anche a fare il pendino doppio (una u rovesciata praticamente) ma il risultato finale era troppo sproporzionato rispetto al diametro dei fili longitudinali che ricordo è solo 0,2 mm.

ecco la sequenza del mio lavoro:
1) fisso i pali/portali a trave
2) attacco il cavo inferiore ad un'estremità (tribolando un pò faccio una minuscola gassa d'amante che poi nascondo con l'isolatore)
3) teso molto il cavo fissandolo su ogni mensola con una gocciolina di colla
4) arrivo infine all'altra estremità dove faccio un secondo nodo
5) stessa procedura per il filo superiore che però è solamente infilato negli occhielli appositi senza incollaggio. Questo cavo è anche leggermente meno teso dell'altro.
6) a questo punto posiziono e incollo i pendini come descritto prima
7) vernicio il tutto (miscela nero+ruggine): è a questo punto che la catenaria scompare o quasi

Gli attacchi alle estremità sono:
per il cavo inferiore un gancetto metallico ben nascosto dentro il portale della galleria oppure un palo con il peso tendicavo
per il cavo portante superiore un gancetto a vista sulla sommità del portale della galleria oppure di nuovo la sommità del palo con tendicavo

Bravissimo Luca. Sta venendo proprio bene!

Posso chiederti di che marca sono i pali/portali della linea aerea?