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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: mercoledì 20 maggio 2020, 14:53 
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Stefano, mi riaffaccio correndo il rischio di andare OT ma sperando che alcune mie considerazioni generali possano comunque tornare utili, a te e/o ad altri. So che ne verrà un pippone, nel caso crei disturbo gli Amministratori hanno facoltà di rimuoverlo.

Se ho inteso bene il tuo proposito tu cerchi una macchina “mulo da da plastico”, da costruirsi su base commerciale in modo che sia quantomeno attendibile come riproduzione di una SB 580.

Come ben hai impostato, il primo passo consiste nell’accertarsi della forza trattiva e della circolabilità di un telaio commerciale che funga da base. Poi bisognerà vedere cosa bisognerà fare per adattarlo alla sovrastruttura che si intende riprodurre e quali compromessi accettare per una resa dell’originale che sia attendibile. Qui entrano in gioco le valutazioni soggettive e rispettando “unicuique suum” propongo le mie, perché anche se miro ad altre macchine sto attraversando gli stessi patemi.

Accetto che in H0 una riproduzione in scala perfetta sia fisicamente impossibile già per un modello statico; fondamentalmente voglio che il mio modello “lavori” e lo faccia pure bene.

Sul plastico sarà in movimento o, se fermo, comunque a distanza di braccio e non di lente filatelica (diciamo che sarà affetto da covid-87… :mrgreen: ): dovrò quindi fare in modo che in entrambi i casi restituisca comunque l’immagine dell’originale. Il compianto gen. Giorgio Taibel sosteneva che nella nostra scala bisogna prefiggersi di mantenere le proporzioni fondamentali e di rispettare le caratteristiche geometriche (diceva addirittura “grafiche”) salienti del veicolo reale.

“Chassis first” rimane la regola aurea, ma il telaio deve essere corredato di ruote idonee. Ho partecipato gioiosamente alla tua idea di “sdentatura” per via di una mia lontana esperienza: nel secolo scorso provai a “sdentare” delle ruote “millerazze” di tender RR, poi RR se ne uscì con quelle giuste ed il lavoro (lavoraccio…) rimase a metà. Ebbene, mi capitò casualmente di far “correre” un carrello con una ruota che avevo sdentato solo in parte… pareva il contrappeso di una trifase, girava perfettamente ma pareva “dondolare”; per questo ti ho sconsigliato di sdentare una ruota a 14 razze: come hai ben reso graficamente, quei “vuoti” troppo disimmetrici daranno l’impressione di un movimento irregolare. Se hai disponibili un asse con ruota a 14 ed uno a 15 razze (anche di altro diametro), prova prima ad annerire le razze che intenderesti asportare e poi fallo girare in qualche modo sul binario. Sono convinto che la differenza le due soluzioni sarà percettibile anche in velocità.

Chassis BR94 Fleischmann: ti confermo che la macchina “tira” come una coppia di buoi ( :wink: :oops: ) ed il passo totale è di 72mm, ma le ruote sono di diametro 15mm, a 14 razze ed in metallo; se son fatte di una lega parente con quella del telaio, la vedo brutta modificarle come pure modificare il telaio stesso: per ottenere una Gr. 897 dovrò rimuovere il doppio serbatoio aria sotto la carboniera (ci va uno singolo di altra forma), ma la lega è di una durezza pazzesca, roba da tirar giù tutto il calendario Maya!

BR50 Roco nuova serie: le ruote hanno diametro 16mm e 15 razze, in plastica; il passo totale è di 76mm anziché 71 il che imporrà qualche compromesso per la sovrastruttura, per la quale (se fossi io a scegliere) credo basterebbe rispettare i seguenti requisiti “grafici”: parete frontale cabina, sulla verticale del quinto asse; duomo, sulla verticale del terzo asse; restringimento caldaia e testata posteriore blocco cilindri, a filo cerchione primo asse; praticabili, a filo dei bordini. La trasmissione Roco è sul quarto asse ed il castelletto ingranaggi risulterebbe nel forno. In caldaia rimane ampio spazio per zavorra o qualcos’altro… vedi dopo, perché rimane il tender.

Tender BR50: Il modello BR50 (nuova serie) Roco ha una forza trattiva di 4.2N, distribuita tra loco e tender. La loco ha 5 assi non gommati, attribuiamole il 20% (diciamo 0.8N ); il resto (diciamo 3.6N) al tender e rimaneggiandone il telaio (con recupero delle parti meccaniche Roco) per portarlo a 3 assi (di cui 2 motorizzati e gommati) dovremmo riuscire a mantenerne almeno la metà – il che ci porterebbe ad un totale di (almeno) 2N. Il tender SB risulterebbe troppo piccolo per il motore? Beh, per il motore ci sarebbe posto in caldaia. Sshhh, non facciamoci sentire dal doc….

Ci vedo pur sempre meno lavoro che sfrattagliare e riassemblare due locomotive diverse - e soprattutto meno palanche: sulla baya austriaca (io pascolo su .at, perché su .de metà degli inserzionisti spedisce solo in Germania) di BR50 “nuova serie” ne ho viste passare a prezzi golosi (anche solo telai e meccaniche!); clicca su “ersatzteil/defekt” (ma anche “gebraucht”) e vedrai.

Cannibali saluti,

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2020, 23:01 
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Per Andrea Chiapponi,

no, no, non crea disturbo. Rimuoverlo, perché ? Questo stà diventando come una progettazione. Arrivano tante idee. Alcune si tengono, altre si lasciano. Poi si cambia strada e così via. Credo possa portare a delineare una strada per farla, questa macchinona.

Hai portato molte osservazioni e molti spunti interessanti.

Mi fai notare l' intera BR50. Non mi convince il passo un po' più lungo. E' il 7% in più, ma una delle caratteristiche della vera è proprio il poco spazio frà una ruota e l' altra.
Un amico mi presterà la BR58 HRR (gli ho promesso che non provo a tagliarla). Prenderò un po' di misure e poi mi regolerò.
Come vedi, prima di prendere una strada, ne voglio esplorare 1000.

Sulla BR94, locotender, ovvero la Pierina, concordo sul fatto che tiri come due buoi, ma la motorizzazione si vedrebbe trà caldaia e telaio. Per questo l' ho scartata, pur se a malincuore.

E continuo a studiare la motorizzazione, come Claudio Mussinatto raccomanda sempre.
Come dire : si parte dalle fondamenta, non dalle stanze, anche se di quelle ne abbiamo bisogno fin da subito.

Ho intenzione di acquistare come ricambi le ruote della BR 50 per provare prima ad annerire le razze che intendo asportare . E mi dà idea che anche la vera SB580 avesse un po' di effetto anatroccolo trifase, come notavi.

Per i tender a 4 assi, ho l' impressione che la motorizzazione non prenda l' intero volume interno. Mi pare che l' ingombro del motore sia simile a quello del tender a 3 assi della Rh38.
.. ho guardato alcuni fogli dei ricambi.

Quanto all' uguaglianza del modello col reale, il mio amico Piero diceva che l' importante, per un modello, è che sia "colto", ovvero abbia l' impatto visivo del vero.
Come quando riconosciamo un volto noto. C' è una serie di proporzioni e di dettagli che ci fa dire . "E' lui (o lei)" !
Non si tratta di una uguaglianza al 100%, che nei modelli non c' è mai, ma neanche è sufficiente una somiglianza solo di principio.
Che, poi, è simile alla tua citazione :
Il compianto gen. Giorgio Taibel sosteneva che nella nostra scala bisogna prefiggersi di mantenere le proporzioni fondamentali e di rispettare le caratteristiche geometriche (diceva addirittura “grafiche”) salienti del veicolo reale.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: venerdì 22 maggio 2020, 17:10 
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Rieccomi.

Mi sono riletto i miei interventi per essere sicuro di non aver omesso niente sui dati che ho a disposizione.

Addenda:

BR58 HRR: le ruote della loco hanno le razze in metallo;
Tender BR50 Roco: si guadagna spazio (in avanti) solo rinunciando al volano;
Tender a 3 assi Roco: tutti (BR57, BR58, S5/6) hanno la vite s.f. agente sul primo asse (lato loco).

La caccia continua...

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: sabato 23 maggio 2020, 12:37 
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@Andrea Chiapponi
Stò resistendo, facendo finta di niente.
Fischietto, guardando altrove ..
L' idea di avere il solo tender motorizzato è buona e darebbe la libertà di usare telai, ruote e biellismi di altre macchine più simili, come Gr897, Gr473.

Devo fare prove con una Gr473, che, però, ho a 15 km di distanza da mè. Forse oggi pomeriggio …


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: sabato 23 maggio 2020, 16:55 
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Io invece proseguo... a risistemare (finalmente, dopo eoni) archivio, libri, riviste, appunti e angolo di lavoro... scavando si incontrano sedimenti triassici del tipo:
Trix art. 2425, BR54, tender tre assi simmetrico, assi estremi motori e gommati/intermedio folle, passo totale 43,2mm, ruote ad 8 razze, diam. 11.5mm/bordino 1.2mm.

Geofisici saluti,

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: lunedì 25 maggio 2020, 21:09 
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Stefano, mi è riemerso un ulteriore appunto di stratigrafia triassica:

Il tender della G7/Gr421 Piko ha ruote diametro 11.5 a 12 razze, passo 38mm ed esercita una forza di 2N a marcia indietro.

In piena era quaternaria invece trovo il tender della Wurttemberg K di RR (quella a 6 assi): rinunciando al volano ed eliminando l'asse posteriore folle, rientrerebbe nella sagoma del tender della 580; la trazione è tramite cinghia dentata agente sul primo e terzo asse (gommati) mentre il secondo è folle; il passo dei primi tre assi è 36mm (18 + 18); trazione 2N in entrambi i sensi.

Adesso vado a nanna prima che passi il doc...

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: lunedì 25 maggio 2020, 23:35 
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E' quasi finito l' effetto della pastiglia, quindi sono più rincoglionito del solito.
Ma il dottore si è assopito leggendo "Elettroshock ad alta tensione : le nuove frontiere", quindi ne approfitto per scrivere un po'.
La Gr421 ce l' ho, quindi posso provare.

Ho fatto sabato scorso una prima prova con la Gr473 ROCO, e tira il treno in rettilineo sul 55/1000. Quindi il tenderaccio tedesco la forza ce l' ha.

Non so quanta forza abbia, invece, il tender della Gr653 austriaca Rh38, acquistabile (pezzi di ricambio) a 180 Euro (devo verificare ancora se disponibili tutti i pezzettini che lo compongono) ; e sarebbe ready to go, ovvero, pronto all' uso.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: martedì 26 maggio 2020, 16:16 
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Stefano, tira 1N e basta...

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: martedì 26 maggio 2020, 22:27 
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Ricevuto, quindi tira come quello a 3 assi Kleinmodellbahn.
Ho capito che, in caso di tender, me ne occorre uno con tre assi motori gommati.

Grazie.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2020, 7:44 
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Buongiorno a tutti, vi segnalo un'altro modello che potenzialmente potrebbe essere la base della FS 482 ovvero il modello Bachmann SPECTRUM 81702 (2-10-0 1110 Decapod della Western Maryland-Fireball)
Giudicate voi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2020, 10:52 
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Grazie Enzo,

in effetti la "Russian Decapod" è il modello che avevo citato sommariamente in un precedente post.
Purtroppo non ho mai potuto rintracciare misure e/o disegni: so solo che ha il motore in forno con trasmissione a cinghia e vite s.f. ben celate (con ampio spazio aperto tra caldaia e telaio), l'asse centrale è privo di bordino e le ruote hanno 12 razze.
A guardare in rete le tante foto del modello, il diametro delle ruote sembrerebbe un buon po' più piccolo dei 16mm. necessari.

Grazie del contributo,

Andrea Chiapponi

Edit: dimenticavo la forza di trazione: 14 carri a carrelli in piano (14 free-running trucks on straight, level track - da Model Railroader)...


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2020, 21:26 
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Buonasera a tutti!

Torno a scusarmi per la poca organicità dei miei interventi. Come ho accennato, sto tornando attivo dopo molti anni di stasi e sto recuperarndo tutto l'ambaradam: ciò favorisce la riemersione di cose e progetti dal fondo polveroso dei cassetti come da quello appannato della memoria. Ho visto che era opportuna qualche ulteriore ricerca e mi trovo qui a dover correggere errori ed omissioni in cui sono incorso in preda all’entusiasmo…

Per prima cosa faccio il punto sulla BR50 e le sue ruote. Sbagliavo ad indicare il modello Roco come di “nuova produzione”: Roco in precedenza aveva prodotto solo le BR43 e BR44…. In entrambi i modelli la loco è folle e la motorizzazione è sui 4 assi (di cui due gommati) del tender, ma per l’appunto entrambe le loco hanno ruote di diametro 16mm e 15 razze.

La BR50 a “trazione integrale” è quindi un modello nuovo e non una riedizione aggiornata di un modello precedente. Le ruote però sono (quasi) le stesse: diametro al cerchione 16mm, diametro ai bordini 18,2mm, 15 razze in plastica, assale diametro 2mm… la cosa nuova è che l’assale da 2mm è inserito in una boccola-manicotto tubolare dotata di incastri d’estremità per innestarsi negli appositi scassi del telaio (meno il 4° asse – nudo e munito di ruota dentata), inoltre il cerchione è brunito.

Stefano, per poter usare queste ruote nel rispetto del passo “stretto” della 580 (vedremo con quale telaio) occorrerebbe ridurre i bordini portandoli da 1.1mm a 0.7mm… Ti suggerirei di provare preventivamente sul tuo impianto un qualche modello con bordini ridotti: non parlo di cerchioni proto o che altro, ma di ruote NEM con bordino ridotto, magari da 0.6mm - giaccché se gira quello puoi stare tranquillo!

Se la prova darà esito positivo, per il connubio ruote-telaio io ti suggerirei di procurarti una BR58… Roco!! Modello buono, dettagliato ma funzionale (è un ex Rowa), il tender motorizzato è smanettabile per ottenere quello austriaco, il telaio della loco è in plastica con sedi asse da 2mm e si potrebbe anche motorizzarlo… in ultimo osservo che sulla baya austriaca ne ho viste tante andar vendute a meno di 100 EU…

Per le ruote, se vuoi motorizzare la loco ti conviene procurarti un set di ruote BR50, se ti basta averla folle allora punta ad un set di ruote BR43/BR44 (per entrambe gli stessi codici) credo risparmieresti qualche spicciolo oltre alla fatica di adattare il manicotto/boccola; ovviamente bisognerà ridurne i bordini, ma ti assicuro che anche questo SI-PUO’-FA-RE!!

Arriva lo strizzacervelli: ora Frankenstrain se lo cucina a dovere!

Tonici saluti alla prossima puntata,

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: mercoledì 27 maggio 2020, 23:23 
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Andrea Chiapponi ha scritto:
… credo basterebbe rispettare i seguenti requisiti “grafici”: parete frontale cabina, sulla verticale del quinto asse; duomo, sulla verticale del terzo asse; restringimento caldaia e testata posteriore blocco cilindri, a filo cerchione primo asse; praticabili, a filo dei bordini

Questo credo sia un punto base, qualunque strada si prenda. Salvo una costruzione da 0, che è per mè ampiamente fuori tiro.

Stasera ho fatto ancora prove di trazione, ma sul plastico e col convoglio da trainare. Risultato :
- Gr473 FLEISCHMANN : lo traina senza difficoltà. Salite in curva affrontate senza problemi (2 carrozze ed un bagagliaio [1] )
- Gr421 PIKO : se non si fermasse o se la zona automatica la facesse ripartire (in salita, in curva e fuori vista) dolcemente, probabilmente ce la farebbe

Entrambe hanno trazione al tender ed entrambe hanno il mantello del tender in metallo, per raggiungere un peso che le Gr 728 e Gr 729 KLEINMODELLBAHN , con carrozzeria in plastica, non hanno.
Ne consegue che, per mettere mano ad un tender della Gr473, se si cambia carrozzeria mettendo quella corretta in plastica, calerebbe drasticamente il peso, riducendo di conseguenza la forza di trazione sviluppabile.

Per le altre considerazioni che hai espresso, come vedi vado a scoppio ritardato.
Ci metto tempo a pensare.


Stefano Minghetti

[1] : mi ricorda le prime prove della E444 vera, che trainò (a 180 km/h) 6 carrozze ed un bagagliaio. Da mè, 2 carrozze ed un bagagliaio


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: giovedì 28 maggio 2020, 11:16 
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Ehm… Stefano, suppongo che tu ti riferisca alla Gr473 Roco ….

Parliamone.

Innanzitutto la loco ha il telaio in metallo con lo stesso passo della BR58 Roco-Rowa (71.2mm totale, 17.8mm tra i singoli assi). Le prese di corrente sono delle lamelle poste sopra al telaio e che strisciano sui bordini (in posizione un po’ visibile per la 580) degli assi 1,2 4 e 5. L’asse centrale è gommato, il che mi fa temere che cambiando gli assili (con ruote da 15mm – che non hanno gommatura) possano esserci problemi di scorrimento (ricordiamo che la loco è folle): la BR58 Roco-Rowa (con telaio in plastica, sempre folle) scorreva invece benissimo e non aveva gommature.

Il tender assicura una trazione adeguata alla tua necessità. Ci sarebbe da modificarne il rodiggio (asimmetrico e dal passo totale eccessivo), che è montato su un castelletto metallico sfilabile dal basso e sostituibile con uno in plastica realizzato ad hoc – lavoro di media complessità, in un lontano passato feci cose peggiori e se ci sono riuscito io… Le fiancate del telaio con le boccole saranno da spianare ricreando gli elementi corretti. Il problema è che il tender è troppo lungo di un buon centimetro rispetto a quello della 580 ed accorciarlo comporta una perdita di peso ed obbliga a riposizionare (o sostituire) il motore: tal quale, il tender pesa 215 grammi. Della perdita di massa traente ne parleremo dopo.

Ora parliamo della BR58 Roco-Rowa.

Il telaio riproduce bene la tipologia a barre, è in plastica con sedi unificate per assi da 2mm e passo identico a quello della Gr473/G10. Le prese di corrente (anche qui, assi 1,2,4 e 5) sono lamelle semilunari poste sui fianchi del telaio e strisciano sull’interno dei cerchioni (molto meno visibili). Se si volesse rendere traente il telaio, per alloggiare il castelletto di trasmissione la plastica è più facile da lavorare: bastano trapanino e limette, mentre per quello metallico della 473 ti ci vorrebbe una fresa.

Dalle prove grafiche che ho visto in uno dei tuoi primi interventi, la caldaia ti fornirebbe buona parte del materiale per quella della 580.

Il tender motorizzato è più compatto di quello della Gr.473 e rientra bene nella sagoma di quello della 580. Anche qui il rodiggio e la trasmissione sono alloggiati in un castelletto sfilabile, che però è in plastica e quindi più facile da lavorare: il passo totale andrebbe bene, ma l’asse intermedio andrebbe portato in posizione più centrale. Anche qui le fiancate del telaio sono in metallo, da modificare. Anche se più corto, è più alto di quello della 473 e pesa 210 grammi.

Dal confronto tra i due tender: considerando che la trazione è assicurata in entrambi i casi da tre assi di cui gli estremi sono gommati, dato il peso quasi uguale anche la forza di trazione dovrebbe risultare molto vicina.

Ora parliamo della perdita di massa traente.

Usando il tender della 473/G10 dovrai asportare parte del telaio e della cassa, perdendo massa; non così se parti da quello della BR58. Perché poi sostituite la carrozzeria con una di plastica? Io piuttosto mirerei a spianare rivetti e dettagli di quella in metallo, rivestendola poi con un sottile foglio (plastica o lamierino) su cui riportare i dettagli corretti come rivetti (Archer o Max Model), coprigiunti (filo di rame, plasticard, carta etc), botole, parti staccate e così via…. Certamente un lavoro non da poco, ma certo meno frustrante che assemblare fette di caldaia: se decidi di partire, occupati prima del tender, sono convinto che ti darà il mordente giusto per poi assemblare la loco.

Infine parliamo delle ruote e dei bordini.

Se vuoi usare ruote da 16mm e mantenere un passo corretto con l’immagine reale della 580, dovrai per forza ridurre l’altezza dei bordini portandoli a 0.7mm… Ripeto la raccomandazione di provare prima sul tuo plastico un modello con ruote NEM e bordini ridotti: prova ad invitare uno “special guest” ed offrigli un bicchiere di “pagadebit”! Se 0.7mm ti sembra troppo poco, un trucco poco visibile potrebbe consistere nel ridurre a 0.8mm i bordini degli assi 1, 3 e 5 – portando a 0.6 quelli degli assi 2 e 4. Usando ruote brunite, la differenza non dovrebbe risaltare (specie in movimento, con il moto delle bielle che distrae l’occhio…), mentre se si partisse da ruote nichelate si potrebbe provare a brunire i soli bordini (e vedere di nascosto l’effetto che fa – cit. Jannacci).

Per ridurre i bordini non è poi indispensabile avere un tornio. Su una rivista tedesca trovai un sistema che ho applicato con successo (ma si trattava di ruote di carri). Ne riparleremo alla prossima puntata.

Saluti circolari,

Andrea Chiapponi


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 Oggetto del messaggio: Re: FS Gr 482 e Sudbahn 580
MessaggioInviato: giovedì 28 maggio 2020, 22:19 
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Andrea Chiapponi ha scritto:
Per ridurre i bordini non è poi indispensabile avere un tornio

Concordo. Ventenne, avevo costruito uno scambio secondo i disegni trovati su LaTecnicaProfessionale.
Con stupore, notai che la mia carrozza passeggeri non riusciva a passare. Scoprii che i bordini NEM sono diversi dai veri ..
Non mi persi d' animo. Montato l' asse su un trapano, limai i bordini a ragione di farli passare.
Andrea Chiapponi ha scritto:
Ehm… Stefano, suppongo che tu ti riferisca alla Gr473 Roco ….

Sì, esatto. Questa, però, non è effetto della pazzia. E' semplicemente un aspetto della demenza senile.

La mia idea era di vedere se qualcosa al mondo fosse in grado di trainare il mio convoglio. C' è, e questa è una bella cosa.
Mi piacerebbe trovare una soluzione per utilizzare come base di partenza un modello della ROCO. Scartabellando nel loro servizio ricambi vedo che c' è di tutto, anche pezzi della vecchia BR 58. Anche ingranaggi singoli e singole viti.

Poi, se ho capito, ipotizzi ancora di usare ruote BR 50 modificandole.
Su questo stò ancora pensando : se usare quelle o se trovare altre soluzioni, su cui per ora non mi sbilancio.

Massacrare il tender : si potrebbe fare.
Ho scaricato l' esploso della BR 58 ROCO 4112 e vedo che la trasmissione è costituita da una serie di ingranaggi, alloggiati frà due sbarrette in plastica, di cui una dotata di perni.
Far forare due piastre di ottone e mettere perni di acciaio, non dovrebbe essere impossibile. Questo allo scopo di riarrangiare gli ingranaggi, acquistandone qualcuno, per spostare l' asse centrale lasciandolo motore.


Stefano Minghetti


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