Libli II ha scritto:
Su questi cannoni (intesi come masse rinculanti cioè canna e blocco di culatta ) ci sono notizie contraddittorie sulle quantità ...
Le canne costruite probabilmente furono più di dieci , forse ventitre e non solo dall' Ansaldo , il nome del pezzo completo come bocca da fuoco è :
cannone da 381/40 AVS ( Armstrong , Vickers , Schneider )
La denominazione della bocca da fuoco su affusto ferroviario è:
Batteria da 381/40 su installazione ferroviaria Pozzuoli
La prima canna fu costruita in Francia dalla Schneider . Ceduta dalla Regia Marina al Regio Esercito nell' agosto 1916 insieme ad una seconda di costruzione Ansaldo ? e poi Vickers -Terni di La Spezia , Armstrong di Pozzuoli
C' erano anche differenze costruttive a livello di blocco di culatta ed accessori .
Le tante foto sui piani inclinati per portarli sulle alture di Genova per la difesa costiera da postazione fissa mostrano armi con culatta tondeggiante , sugli affusti ferroviari erano montati pezzi con blocco di culatta squadrato tipici delle costruzioni Ansaldo (puo darsi che dieci fossero quelli prodotti dall' Ansaldo)
Per proseguire questo discorso , in un gruppo Facebook ho trovato questo commento che riporto :
( Per i cannoni 381/40 ) ... Occorre distinguere la produzione Ansaldo di tecnologia Schneider, riconoscibile dal grande blocco di culatta cubico, che armavano il Faa di Bruno e i treni, da quelli di tecnologia Vickers e Armstrong a filo. Questi nella ll. GM. armavano con due cannoni ognuna, Le batterie di S. Panagia(Augusta), Arenzano e m. Moro (Genova), Amalfi (Venezia) Brin e F.lli Bandiera (Brindisi) . Inoltre nel balipedio di Viareggio nel 1944 gli americani trovarono una bocca da fuoco Ansaldo/ Schneider e una Vickers/Terni. Due cannoni oggi giacciono sul fondo marino a Marotta nel relitto del monitore Cappellini mentre i cannoni delle batterie Amalfi, F. li Bandiera e Brin restarono operativi in ambito NATO fino alla segreta rottamazione intorno al 1960. Per il trattato di pace del 1947 furono invece rottamati Santa Panagia, Arenzano e monte Moro. Mentre il Faa di Bruno, semiaffondato a Savona, fu demolito a Genova nell'immediato dopoguerra. Si tenga conto, per ogni calcolo, che il totale di cannoni da 381/40 prodotti in Italia è stato di 23 bocche da fuoco .
V. RASTELLI, Storia Illustrata n. 151.
Giancarlo