Salve a tutti, mi sono iscritto al forum da poco, (anche se forse ero iscritto molti anni fa), perchè un amico mi ha segnalato la discussione e quindi ho deciso di intervenire, perchè conosco abbastanza bene il mondo della scala G in Italia. Intanto mi presento, sono Luigi, abito in provincia di Venezia e sono un fermodellista da oltre mezzo secolo (non sono più un giovincello). Ho iniziato con la scala H0 che non ho mai abbandonato collezionando qualche centinaio di modelli e intraprendendo vari plastici, puntualmente smontati ad ogni trasloco, l'ultimo nella mia attuale residenza è piuttosto impegnativo essendo situato in due stanze del seminterrato che hanno uno sviluppo ad L di 6,0x2,5 m e di 8,0x2,5 m, prima o poi lo terminerò, ma il tempo fino ad ora è stato tiranno, mi riprometto di terminarlo quando andrò in pensione, spero da non molto. Dal 2013 approfittando della casa col giardino ho tirato fuori dalla soffitta qualche pezzo LGB recuperato negli anni '80 e da lì è iniziata l'ultima avventura: un impianto LGB che ha una lunghezza totale di binari di circa 300m ed è perennemente in costruzione. Sono stato affascinato dalla scala G perchè mi permette di creare un connubio tra vegetazione, piante e la ferrovia, e perchè una ferrovia da giardino è come una ferrovia vera, è esposta alle intemperie , ha bisogno di manutenzione continua e deve fare i conti con l'orografia del terreno. Ultimo cenno soprattutto con l'avvento delle stampanti 3D, è stato possibile anche con l'aiuto di amici, di progettare, stampare e costruire rotabili in scala G, che sono una notevole soddisfazione per il mio spirito da vecchio modellista, mi sono dedicato soprattutto a ferrovie svizzere a scartamento ridotto, Retiche e Furka, ma non disdegno Hartz e altro. L'impianto è digitalizzato ed anche le loko ovviamente. Infine vengo alla vostra curiosità, modellisti appassionatii di scala G con un impianto outdoor o indoor realizzato, in Italia sono veramente pochi non più di 10-15, ciò non esclude che ci possa essere qualche lupo solitario che non frequenta chat o forum (ne abbiamo uno anche noi) e non voglia pubblicizzare il proprio impianto; situazione molto diversa dalla Germania in cui gli impianti sono molto numerosi. Non ho contezza del numero di plastici in scala 1, bellissima, ma rigorosamente da interno. Personalmente come dicevo, da interno ho preferito la scala H0, innanzi tutto per i costi dei modelli in 1 che non avrei potuto permettermi, soprattutto nei primi anni, e poi per lo spazio necessario. Bene, ho cercato di fare una panoramica ed ho parlato anche troppo, se avete domande sarò felice di rispondervi.
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