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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2022, 23:07 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Come contafili (equivalente, per i sistemi di circolazione, del contachiodi per i rotabili) credo si debba chiarire un fatto (se ho capito bene il tuo pensiero, AndreaE636).
Il blocco automatico non è qualcosa che ferma i treni prima che si scontrino.
E', invece, un sistema per dare consenso all' avanzamento solo quando ci sono le condizioni per poter avanzare.
E' presente in piena linea, frà una stazione e l' altra, e funziona grazie a propri apparecchi su cui i DM (Dirigenti Movimento) delle stazioni non agiscono. E' autonomo.

Nelle stazioni, invece, ci sono gli apparati centrali. Quelli che sono fatti da caterve di relè.
Per non espandere troppo il discorso non considero quì, nè quelli elettronici e neppure gli antenati meccanici.

Gli apparati centrali ACE e ACEI servono a creare percorsi in sicurezza per far andare i treni dalla linea ai binari di stazione e viceversa
Su comando formano percorsi, purchè siano previsti e che non siano, al momento, incompatibili con altri già in essere.
Non si limitano a comandare gli scambi, ma verificano anche le condizioni di libertà da rotabili delle varie tratte interessate e la presenza di altre condizioni necessarie al movimento in sicurezza per dare il consenso ai treni tramite i segnali. Senza consenso, non ci si muove.

Questo lo fanno anche i sistemi di circolazione e di traffico utilizzabili col sistema DCC. Ma non lo fanno in sicurezza.

Movimenti in sicurezza significa che sono attuati da dispositivi (relè ed altri) che, in caso di guasto, non danno il consenso ad effettuare il movimento stesso.

Un semplice esempio della differenza fra sistemi modellistici e sistemi reali : il circuito di binario.
- nel reale, ha 4 fil e 4 sezionamenti. Due fili alimentano tramite una resistenza la coppia di rotaie all' inizio del tratto; altri due prelevano tensione al termine del tratto stesso ed alimentano un relè.
Relè eccitato = sezione libera, relè diseccitato = sezione occupata.
- nel fermodellismo : realizzare questo coi sistemi DC è assai complesso. Risulta semplicissimo coi sistemi AC Maerklin. Ha un solo filo e due sezionamenti nel sistema DCC

Se si stacca un filo :
- nella realtà il circuito di binario risulta occupato. E' necessario ripararlo per poter far circolare treni su esso
- nel fermodellismo, se si interrompe l' unico filo collegato alla tratta di occupazione, non viene più rilevata la presenza di rotabili, con conseguente pericolo di incidente

Con tutto ciò, ti chiedo se è tuo interesse avere automazioni per far circolare i treni, o se vuoi riprodurre, anche nei dettagli, gli schemi elettrici in uso nel reale.
Nel primo caso, ti possono essere utili i programmi di regolazione del traffico del sistema DCC (se hai locomotive dotate di decoder DCC).
Nel secondo caso, occorre definire quanto ci si vuole spingere nell' imitazione del vero.
A livelli crescenti di difficoltà direi : riprenderne i concetti, riprodurne parzialmente o totalmente gli schemi, utilizzare apparecchi come i veri.

Ovviamente, non c' è nessun obbligo, ma è una scelta libera.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 8:25 
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Ciao Stefano,

mi piacerebbe riprodurre la circolazione in sicurezza dei convogli e l'intervento manuale potrebbe comprendere il cambio di itinerario e l'avvio di altri convogli in sostituzione di quelli marcianti.
Tutto a relè e senza niente di digitale utilizzando tutte loco di una volta!!!
Magari realizzando anche una mini ACEI per gli instradamenti.

Se si stacca un filo si deve fermare tutto!

Tempo fa ho studiato un po il DCC e simili ma non mi hanno assolutamente interessato e ancora meno mi interessano centraline varie che gestiscono in modo 'stupido' i convogli come se fosse il macchinista quello che decide se impegnare o meno una certa tratta guardandosi in giro per vedere se arrivano altri convogli.

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 8:52 
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Mi pare che tu stia partendo col piede giusto... almeno a mio modo di vedere. :wink:

Io ho già provato a fare da 20 anni tutto quello che dici tu... con le necessarie affinità e principi di funzionamento ma con le dovute semplificazioni rispetto al reale.
Solo a una cosa ho dovuto rinunciare fin dall'inizio: l'uso di relè come logica di funzionamento perchè altrimenti tutto lo spazio per il plastico sarebbe stato occupato dall'armadio relè... :roll: quindi solo utilizzati come funzioni ausiliarie e per ottenere le necessarie funzioni logiche ho preferito ricorrere all'elettronica ma assolutamente nessun PC o logica programmata e meno ancora prodotti commerciali per fermodellismo.
Qualche nozione di base sugli apparati di sicurezza ferroviaria è necessaria e sapere districarsi con un po' di elettronica è indispensabile... poi di fili ne puoi tirare finchè vuoi e ognuno ha la propria funzione come nel reale... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 9:29 
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Iscritto il: domenica 11 ottobre 2015, 14:30
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Ciao Tz,

forse più di 20 anni fa ero partito con un progetto troppo grosso per essere realizzato da solo (la riproduzione con qualche licenza modellistica delle stazioni di Genova Brignole e Genova Principe compreso il camerone che li collega).
Ad un dimensionamento di massima i relè si sarebbero dovuti contare a migliaia, purtroppo poi un cambio di lavoro mi ha costretto ad abbandonare il progetto e a smontare tutto.
Comunque vedere un certo numero di convogli che viaggiano in autonomia cambiando anche senso di marcia e precedenze mi aveva dato una bella soddisfazione.
In effetti avevo realizzato poco più che i binari di corsa, qualche cosa del camerone e il ritorno però era un bel vedere.....
Per capire la dimensione, lo sviluppo lineare del 'plastico' era di poco più di 14 metri.

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 9:50 
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Se hai a disposizione simili spazi si possono fare grandi cose.
Io non ne ho nemmeno la metà di spazio in un box auto requisito come "stanza del plastico"... :wink: e ho dovuto realizzare un progetto che sfruttasse tutte e tre le dimensioni per poter posare ben 320 m di binario sui quali poter fare "circolazione treni" dovendo ovviamente rinunciare a qualcosa, ovvero sul mio impianto non esistono stazioni, scali merci, depositi locomotive ecc, cioè non è possibile fare alcuna manovra ma solo circolazione treni su linee a BA banalizzato e interconnessioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 10:22 
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Per un certo periodo ho avuto a disposizione certi spazi, adesso non ho nemmeno lo spazio per un ovale dove far fare qualche giretto alle mi loco.
Forse se arriverò alla pensione...............

Per ora provo a fare qualcosa in fotoincisione scala 1, ma sono ancora prima che agli inizi.

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2022, 12:09 
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AndreaE636 ha scritto:
Ciao Stefano,

Tempo fa ho studiato un po il DCC e simili ma non mi hanno assolutamente interessato e ancora meno mi interessano centraline varie che gestiscono in modo 'stupido' i convogli come se fosse il macchinista quello che decide se impegnare o meno una certa tratta guardandosi in giro per vedere se arrivano altri convogli.

Andrea


Andrea, non esistono centraline che gestiscono i treni in modo stupido. Le centraline inviano potenza e comandi ai decoders e agli accessori, come fanno il trasformatore/regolatore e i relé. Poi in effetti fanno anche delle cose che gli ultimi non fanno, ma se la tua scelta (che è una presa di posizione) è quella dei relé, va bene così, però non avventuriamoci in valutazioni, errate, che non hanno senso.
Il DCC è l'evoluzione dell'analogico e permette di fare molte più cose. Tu, ovviamente, puoi fare quello che ti pare, ma la realtà è questa.
Per mostrarti un semplice parallelismo sono sicuro che tu hai un cellulare e che non usi più il bigrigio per telefonare. Come mai?


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2022, 11:41 
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Va bene, lo sappiamo che "DCC è bello" ma se uno vuole affrancarsi da qualsiasi diavoleria commerciale preconfezionata e partendo dai principi di funzionamento (lasciamo perdere gli schemi originali) degli apparati reali e realizzarli in proprio con componentistica semplice, sia elettronica sia elettromeccanica, non potrebbe essere un altro motivo di soddisfazione nella costruzione modellistica di un plastico ? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2022, 13:42 
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Ma nessuno ha criticato il desiderio di realizzare un impianto con metodi datati. Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Ci sono anche i trenini a molla.
Però bisogna anche essere onesti e riconoscere i pregi delle nuove tecnologie invece di diffondere affermazioni strampalate prive di qualsiasi valido argomento a supporto. Tutto qui.


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2022, 14:12 
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Ha più o meno lo stesso senso dell'affermare che allora bisogna realizzare tutti plastici in epoca VII perchè non avrebbe senso realizzarne in epoca II o III... :mrgreen:

Credimi che personalmente ho provato più soddisfazione a realizzare tutto l'impianto elettrico di automazione con l'elettronica classica su schemi da me inventati, il più possibile rispecchianti le funzioni reali, con solo le mie capacità hobbistiche che realizzare il plastico/paesaggio nel quale mi sto purtroppo trascinando... :roll: se anche nell'automazione avessi dovuto comprare sistemi sicuramente evoluti ma preconfezionati avrei ridotto di oltre la metà la mia soddisfazione e non è detto che non mi sarei fermato prima perchè demotivato... :? invece così posso dire di aver fatto il più possibile tutto da solo al limite delle mie capacità... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2022, 20:04 
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AndreaE636 ha scritto:
In maniera molto più 'semplice' se mai riuscirò a mettere insieme un plastico degno di questo nome mi piacerebbe che la gestione del movimento dei treni avvenisse in modo completamente gestito elettromeccanicamente e da un ACEI semplificato compresa la gestione degli instradamenti.
.. A questo proposito mi piacerebbe conoscere i lavori di chi ha realizzato qualcosa di simile.

Col mio Klausen21 ho fatto una stratificazione di questo tipo :
- zona in vista : la stazione oggetto del plastico è a conduzione manuale, ma potrebbe essere automatizzata senza cambiare il resto. E' quella ove immagini un ACEI
- zona nascosta : serve a preparare in automatico i treni da mandare alla stazione nascosta. Ha un suo ACEI telecomandato. E' elettronico, per semplificare la costruzione. Non è in sicurezza. Ma farlo in sicurezza, pur se piccolo, avrebbe richiesto una stanza dedicata e l' acquisto di relè FS58, investendo decine di migliaia di Euro (ad oggi)
- gestione del traffico : è la parte che decide il traffico in stazione, ovvero la sequenza di treni che arriveranno ad essa. E' regolato da un orario, copiato dal vero dell' epoca. E' costituito da un programma su PC, da mè scritto. Non è sostituibile da logica a relè o a porte logiche. Anche in ferrovia, dove la sequenziazione dei treni ha una base autonoma (modificabile dai DM e DC supervisori), è fatta con dei programmi su PC

Se la tua aspirazione è di avere un sistema come il vero, allora occorre entrare più nel dettaglio.
Col sistema Marklin potresti potenzialmente usare un vero ACEI applicandolo al tuo plastico, previa esecuzione dei necessari sezionamenti.
Il costo, sarebbe elevato.
Nella realtà, oggi, non usano più caterve di relè, ma logica a computer ridondato (3 programmi diversi che devono dare lo stesso comando).

All' ACEI devi, però, aggiungere la parte che "guida" i treni, e che nell' ACEI vero non c' è.
L' ACEI vero ha, però, l' invio del codice di binario. Nei più moderni ci sono anche ( o solo) le boe che informano il macchinista della velocità e distanza da considerare.
In base a questo potresti avere una locomotiva intelligete (ma, allora, sarebbe un decoder) che rallenta automaticamente a seconda delle informazioni captate.
Lo avevo pensato negli anni '80. Avevo anche attrezzato un E646 RR riempiendolo di elettronica, ma non avevo abbastanza capacità per farne una cosa funzionante.

Altrimenti, se hai un gruppo numeroso di amici, potete guidare ognuno una locomotiva.

Diversamente, avresti stazioni, anche grandi, ma desolatamente percorse da un solo treno per volta.

Io credo che la cosa che dà più realismo ad una stazione sia il traffico (non, però, nel senso sottointeso dal personaggio che và a prendere Johnny Stecchino nel film di Benigni).


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: martedì 12 luglio 2022, 16:40 
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Può sempre decidere se gestirlo così... https://www.youtube.com/watch?v=SssH4hGjgYg

oppure lasciare andare tutto in automatico da solo come nel mio... :lol:

https://www.youtube.com/watch?v=7yYavIroRvA
https://www.youtube.com/watch?v=hU0fUxLnWcU

PS:per far dare di testa a quelli che... ma che loco aveva il treno 666 tra Milano e Roccacannuccia il giorno 38 luglio dell'anno domini ? :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: mercoledì 13 luglio 2022, 20:06 
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Scusate se sono sparito qualche giorno, un po di casini con il lavoro.

Ogni uno di noi ha le sue idee ma per me elettromeccanico è bello, soprattutto e simile a come erano le ferrovie vere e poi gli scatolotti di plastica non mi divertono.

Buona serata


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: giovedì 14 luglio 2022, 12:33 
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Messaggi: 2690
Località: ROMA
Sono d accordo....elettromeccanico è affascinante come del resto il vecchio e sempre caro analogico.
Io gestisco in maniera molto semplice la stazione nascosta con dei relè bistabili, come del resto le sezioni prima dei bivii ed infine così sarà per la stazione terminale. Tutto logicamente senza troppi automatismi se non quelli estremamente necessari. Il treno lo PORTO IO e non il pc o diavolerie digitali...senno che divertimento ce?
Lo faccio accelerare e rallentare dove e quando serve....rispettando segnali e precedenze.
Tutto semplicemente.....

Buon relè a tutti...o quasi

Brenner


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 Oggetto del messaggio: Re: Curiosità elettromeccanica
MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2022, 11:23 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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AndreaE636 ha scritto:
Il mio interesse è anche nella gestione della circolazione dei convogli nel tentativo di realizzarla come era prima dell'avvento dei computer, ovvero a relè con tanti bei contatti e tanti fili che girano.
Premesso che le diavolerie che al giorno d'oggi danno l'idea di diventare tutti macchinisti non mi sono mai interessati mi piacerebbe capire se c'è qualcuno che si è interessato a questa piccola parte del modellismo con tutte le sue problematiche tecniche.
Andrea


Nella stessa ottica ho realizzato il mio impianto in questa maniera.

Qui gran parte dell’”armadio BA-ACEI” visto davanti e dietro.
(manca la parte delle alimentazioni e delle protezioni)

Davanti dall’alto in basso:
- Fila di voltmetri dove ognuno indica la tensione presente su ogni sezione di BA. Rossi le sezioni pari, Blu le sezioni dispari.
- Basette delle 6 tratte di BA ognuna comprendente da 3 a 10 sezioni di BA
- Invertitori di tratta per l’inversione del BA per ogni singola tratta, la prima a destra non è invertibile perché non serve nello schema generale.
- A destra piastra dell’ACEI dell’interconnessione del ponte Trisanna comprendente 10 itinerari.
- L’altra parte è occupata dalla grande piastra comprendente 24 itinerari dell’interconnessione riproducente lo scavalco di Arquata Scrivia.
Ci sono molti relè ma servono per funzioni ausiliarie: inversioni del BA, alimentazione dei binari, comando deviatoi a movimento lento ecc … ma tutta la logica di funzionamento è ottenuta con l’elettronica utilizzando porte logiche e realizzata su schede millefori cablate a filo, realizzarla a relè sarebbe stato allucinante… NON c’è assolutamente nulla di programmabile.

Immagine

Dietro
Dall’altra parte del pannello in legno ci sono le morsettiere alle quali fanno capo TUTTI i contatti delle schede anteriori tramite una filatura corta passante nei buchi e dalle quali parte la filatura lunga che va a tutti gli enti di campagna.
Su queste morsettiere ci si può connettere per qualsiasi espansione.

Immagine

Visibilmente tutto autocostruito e appare realizzato nella più totale economica hobbistica ma mi pare funzionale… e soprattutto è funzionante. :mrgreen:


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