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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: uso delle carte carro
MessaggioInviato: domenica 27 luglio 2008, 19:42 
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Iscritto il: martedì 11 marzo 2008, 10:16
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Sto cercando di capire qualcosa sulla disciplina dell'esercizio realistico nel fermodellismo, motivo per cui sto facendo un plastico PaP in scala N.

Volevo acquistare il TTM in cui se ne parla, che è quello di Marzo 2005 numero 21, ma purtroppo è esaurito.

Qualcuno mi spiega come funziona questo sistema di gioco con i plastici? Ho capito che ogni carro ha la sua carta bifronte in cui si indicano carico e destinazione, ogni magazzino merci e raccordo industriale hanno dei contenitori sulla fascia del plastico in cui si mettono arrivi e partenze...non si deve superare il 50% della capacità di vagoni complessiva dei binari in cui staziona il traffico pena il blocco dello stesso.

Qualcuno mi aiuta a capire meglio? Visto che il numero di TTM è esaurito, è possibile mettere a disposizione un pdf di quell'articolo sul sito dell'editore?


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MessaggioInviato: domenica 27 luglio 2008, 20:56 
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ecco qua qualche link:

http://www.rotaie.it/New%20Pages/Giochi ... stico.html

http://www.rotaie.it/New%20Pages/Fremo/ ... Fremo.html

http://kopfbergbahn.calogero.org/index.php?page=modello
sessioni_operative.html

http://it.geocities.com/ftlpv/Esercizio/eser.htm

se poi hai ancora qualche dubbio fai sapere....

ciao


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MessaggioInviato: domenica 27 luglio 2008, 23:49 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 16:32
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Dubbi? bisognerebbe ragionare su due semplici numeri: al momento in cui scrivo questo 3D ha ricevuto 66 visite, mentre quello sull'ETR500, cioe' su un convoglio che e' la negazione delle operazioni sul plastico, ha superato le 30.000...


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 7:23 
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Vabbe': pochi ma buoni.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 7:24 
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Per chi è interessato, l'articolo è ripetuto quasi testualmente in un capitolo sul Manuale del Modellismo Ferroviario fresco di stampa.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 7:52 
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alex corsico ha scritto:


Grazie alex, qualcosa di più lo ho capito... alcuni dei link già li avevo visitati, altri no.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 7:53 
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andrea (valpambiana) ha scritto:
Per chi è interessato, l'articolo è ripetuto quasi testualmente in un capitolo sul Manuale del Modellismo Ferroviario fresco di stampa.


E' il manuale che vende duegi a 35 euro, di cui si parla nel forum?


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 7:57 
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gian paolo cardelli ha scritto:
Dubbi? bisognerebbe ragionare su due semplici numeri: al momento in cui scrivo questo 3D ha ricevuto 66 visite, mentre quello sull'ETR500, cioe' su un convoglio che e' la negazione delle operazioni sul plastico, ha superato le 30.000...


secondo me è indice di una concezione di base del fermodellismo che è tipicamente "europea"...infatti l'uso delle carte carro, i plastici PaP, la pianificazione del plastico e l'acquisto dei modelli necessari in funzione dello stesso etc... è invece tipicamente americano.

Grazie ad internet ora timidamente molti stanno conoscendo questo modo di fare fermodellismo, che trovo molto più appagante e alla portata di tutti, anche economicamente. Rimane il fatto che occorre progettare il plastico in funzione del traffico, e non adattare il traffico al plastico che si possiede. Motivo per cui chi ormai è già "a posto" è interessato all'ETR500 che marcia su una ferrovia secondaria... a me invece interessa altro, quella fase del modellismo la ho lasciata da anni.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 8:25 
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Electrofrog, è meglio che segui le istruzioni di Corsico, cmq il discorso delle carte carro viene utile nei fremomeeting, io personalmente ne ho fatta qualcuna e aspetto il momento di tilizzare con CV19.

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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 8:29 
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andrea (valpambiana) ha scritto:
Vabbe': pochi ma buoni.


Sante parole.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 11:01 
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GFPentium ha scritto:
Electrofrog, è meglio che segui le istruzioni di Corsico, cmq il discorso delle carte carro viene utile nei fremomeeting, io personalmente ne ho fatta qualcuna e aspetto il momento di tilizzare con CV19.

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Sembra che non siamo in molti a prediligere la simulazione del traffico con le carte carro...cmq mi pare che le tue carte siano ben fatte.


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 12:23 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 1:18
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electrofrog ha scritto:
Sembra che non siamo in molti a prediligere la simulazione del traffico con le carte carro...cmq mi pare che le tue carte siano ben fatte.


a dirti la verita io le ho fatte e non le ho ancora usate, però una volta che sono fatte ci vuole poco ad usare

queste sono della fremo


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 12:28 
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Io ho acquistato quelle in vendita da Micro Mark (tutte regolarmente ancora imballate per mancanza di operatori... :( ), ma con l'idea di accoppiarle a rotabili americani, vista la ben piu' facile identificazione numerica di questi ultimi rispetto agli europei, specialmente se post-UIC...


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 Oggetto del messaggio: Re: uso delle carte carro
MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 12:33 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
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Località: Svizzera
electrofrog ha scritto:
Sto cercando di capire qualcosa sulla disciplina dell'esercizio realistico nel fermodellismo, motivo per cui sto facendo un plastico PaP in scala N.

Volevo acquistare il TTM in cui se ne parla, che è quello di Marzo 2005 numero 21, ma purtroppo è esaurito.

Qualcuno mi spiega come funziona questo sistema di gioco con i plastici? Ho capito che ogni carro ha la sua carta bifronte in cui si indicano carico e destinazione, ogni magazzino merci e raccordo industriale hanno dei contenitori sulla fascia del plastico in cui si mettono arrivi e partenze...non si deve superare il 50% della capacità di vagoni complessiva dei binari in cui staziona il traffico pena il blocco dello stesso.

Qualcuno mi aiuta a capire meglio? Visto che il numero di TTM è esaurito, è possibile mettere a disposizione un pdf di quell'articolo sul sito dell'editore?


Io ho applicato il sistema, di origine americana dei cartellini con le 4 destinazioni, citato anche nei link sovracitati.

Mi sono basato principalmente su un libro di T. Koester, edito da kalmbach, Realistic Model Railroad Operation che é piacevole da leggere e offre parecchi spunti (purtroppo in inglese) anche se chiaramante legato alla realtà americana.

http://kalmbachcatalog.stores.yahoo.net/12231.html

Quello che mi era specialmente piaciuto era il fatto che dava idee su come inserire un simili sistema di operare anche su plastici preesistenti senza dover ricominciare da zero.

In alcune linee vi racconto la mia esperienza.
Il mio impianto é di vecchio stile, e consiste principalmente in un doppio anello previsto più che altro per far girare i treni in tondo (l’ho fatto che avevo 18 anni..) e con solo 2 stazioni, di dimensioni medie.
Di per se ci sono pochissimi raccordi merci e nessuna stazione intermedia operabile. Ho quindi diviso le stazioni in 2 (uno per anello) per aumentare il numero di destinazioni e assegnato compiti a vari tronchini recuperabili come raccordi, compreso il deposito locomotive (carbone e sabbia).

Per fortuna una stazione aveva qualcosa che può far funzione di una stazione di smistamento (fascio di 5 binari, di cui 4 tronchini e binario di recupero).

Per ogni carro ho poi compilato le schedine con i 4 itinerari tra le stazioni (che alla fine devono tornare al punto iniziale), comprese la ‘fuori dall’impianto a nord’ e ‘fuori dall’impianto a sud’ (ci sono anche i treni passanti!)

Ora quindi nella stazione di smistamento compongo i 2 treni (uno che va a sul binario pari, uno che va su quello dispari in direzioni opposte) seguendo le richieste dei cartoncini, che poi partono a distribuire i vagoni e raccogliere quelli pronti sui tronchini.
Rientrati alla stazione di smistamento ricompongo i treni per le nuove destinazioni, dove per le destinazioni ‘fuori impianto’ il treno va in stazione nascosta e ci resta per un momentino. Avendo 4 destinazioni x carro, c’e’ una certa variazione, cioè il vagone non deve tornare sempre alla stessa destinazione, ed é possibile dei ‘riutilizzi’ anche in situ dei vuoti (da tronchino 1 a tronchino 2)..

Il sistema é ‘complicabile ‘ all’infinito, ma in un impianto con un unico operatore (io-me!) mi sono limitato alla distribuzione e raccolta dei carri senza orari e senza dovermi integrare in maniera fissa con una circolazione passeggeri in parallelo.
Anche riduco il lavoro cartaceo al minimo (c’e’ chi scrive ordini di treno per ogni movimento...)

Dalla mia esperienza in un club dove si facevano girare i treni (ca 5-6) secondo orario (principalmente passeggeri, senza manovre) ho sperimentato che un orario é molto difficile da tenere, in quanto ogni minimo inconveniente (treni bloccati, manovre non abbastanza spedite, velocità non ben calcolate, piccola pannes tecniche) manda a catafascio tutto il sistema delle coincidenze e incroci molto in fretta.

E poi vero che specialmente se si ha anche la staz di smistamento (che non é un un binario di deposito dei carri non utilizzati!), il quantitativo di materiale rotabile sull’ impianto é meno che la quello che si trova normalmente su in impianto tipico, pena l’intasamento cronico, senza perô perdermi in % di binari liberi etc.
Spec con una stazione nascosta é sempre possibile far sparire del materiale in esubero.

Per i cartoncini e le taschine: sono chiaramente belli e comodi, ma prima di perdere ore nell’ ottimizzazione grafica dei cartoncini (foto etc..) e istallazione delle rastrelliere proverei il sistema con delle bozze per vedere se corrisponde alle aspettative.

Importante é una certa sicurezza di funzionamento dell’impianto e del materiale rotabile (una buona loco manovra é indispensabile perche se si blocca su ogni scambio il piacere del gioco va a ramengo molto in fretta). Se vuoi fare scala N, é prob perfino più delicato. Il digitale invece dovrebbe aiutare (tensione costante).

Sconsigliati i ganci ravvicinati Roco di difficile aggancio, io mi arrangio ancora con quelli vecchi ad asola. C’e’ chi stravede per il Kadee, ma sono di nuovo ore ed ore di modifiche (ed impegno finanziario anche non indifferente, spec causa la limitata rivendibilità dei mezzi così modificati).

Buon divertimento!

sebastiano


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MessaggioInviato: lunedì 28 luglio 2008, 12:38 
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come dice Cardelli, il vero limite delle schede carro è che bisogna essere aleno in 2 o 3 per far funzionae la cosa


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