Come gia’ detto la prima fase dell’ invecchiamento e’ la
scoloritura .
Nel caso in oggetto la colorazione in bianco minimizza il fattore scolorimento (fading).
INVECCHIAMENTO DELLA SCRITTA E DEL LOGO INTERFRIGO
Rimangono i punti singolari, che sono la scritta Interfrigo ed il logo .
Dovremo chiederci quali siano le caratteristiche di invecchiamento specifiche delle iscrizioni di grandi dimensioni.
La risposta ci verra’ dall’ osservazione del reale.
Non avendo a disposizione fotografie del prototipo nelle condizioni degradate che vogliamo riprodurre , ci rifaremo ad immagini generali.
NB: sono foto di modelli !
Quello che si osserva – oltre allo scolorimento - e’ una perdita di colore diffusa , che in alcuni punti – specie nel corpo del carattere o disegno – e’ pressoche totale fino a lasciare apparire il colore di fondo .
La constatazione che , questo tipo di decadimento su iscrizioni di grandi dimensioni , si osserva a partire circa dagli anni 60 – devo precisare che l’ osservazione e’ stata compiuta specialmente su materiale USA , dove grandi scritte sono tipiche dei vagoni , diversamente che in ambito FS dove sono rare (in epoca classica) - fa
supporre che venissero realizzate con verniciatura a spruzzo , che avrebbe potuto iniziare ad essere impiegata in sostituzione dell’ applicazione tradizionale a pennello .
La causa di questo effetto -
ipotesi - e’ dovuta alla modalita’ di pitturazione di questo tipo di scritta : spray con maschere , cioe’ un sottile strato di colore applicato senza una forte azione meccanica su un supporto ( la cassa del carro ) che difficilmente puo’ essere nelle condizioni ideali.
Certo e’ che scritte realizzate a pennello invecchiano in modo differente : si scrostano con effetti anche sulla verniciatura di fondo.
Comunque , siccome e’ una condizione possibile e di notevole effetto , direi di riprodurlo.
Una ulteriore osservazione logica e’ che la scritta e’ protetta, nella sua parte superiore , dall’ azione dilavante della pioggia dal ricasco/gronda del tetto .
PROCEDIMENTO
Per prima cosa analizziamo il modello.
Basta passare un dito sulle iscrizioni Interfrigo per rendersi conto di quanto le tampografie siano -irrealisticamente - materiche , spesse.
Questa operazione e’ utile per stimare l ‘ intensita’ dell’ intervento che andremo ad eseguire per correggere il difetto e per riprodurre l’ effetto voluto.
Useremo carta abrasiva fine con mano leggera .
Non fatelo trattenendo il respiro ed ad occhi chiusi !
Tenete sotto controllo il vostro esperimento .
Prendete contatto con una prima passata leggera su di una parte ( non lavorate sul tutto in una volta sola = non usate un foglio di carta abrasiva intero , ma un pezzo piccolo che piegherete per adattarlo . Quando la carta e ‘ impastata di colore , subito, usate un’ altra porzione. ).
Osservate il risultato .
Da questo punto dovreste essere in grado di proseguire , forti della vostra esperienza appena ottenuta.
Graduate l’ effetto fino al grado che volete ottenere . Non siate troppo uniformi ma neanche schematici.
Ricordatevi di differenziare tra parte alta e bassa.
E’ meglio agire con movimenti verticali – solo !- dall’ alto in basso .
Attenzione – essendo la tampografia materica , “ grassa” la polvere azzurra che si produce , probabilmente per effetto del calore che si sviluppa per l’ azione abrasiva , tende ad impastarsi sul modello.
Bastera’ usare la carta abrasiva con acqua ( bagnate carta e modello ) per minimizzare il problema.
( io non l’ avevo fatto ! vedete come sono bravo e come l’ esperienza insegni !).
Eseguiremo la stessa lavorazione anche sull’ altra fiancata , perche’ alla fine laveremo il modello con acqua corrente -per rimuovere ogni traccia di polvere azzurra- prima di passare alle scritte di servizio.
Dovreste aver ottenuto un risultato come questo ( che e’ abbastanza leggero )
Fotografate il vostro lavoro e postate. Sono sicuro che vedremo risultati interessanti ed anche migliori .
NOTA - accenno ad altre tecniche per invecchiare le iscrizioni di grandi dimensioni :
Penna in fibra di vetro ( molto controllabile ) – Paste abrasive ( o detersivi abrasivi come Ajax/Vim ed acqua ) – Solventi ( vari , es. Ammorbidente per decals – Domanda : ma e’ acetone ?) e nastro adesivo per strappare la vernice – e molti altri frutto della continua sperimentazione ( non mia, cfr :
http://modeltrainsweathered.com/forum/v ... et+sanding )
Oppure interventi pittorici che sono pero’ molto difficili da eseguire per ottenere lo stesso risultato nel caso in oggetto.
INVECCHIAMENTO DELLE SCRITTE DI SERVIZIO
Particolare di una fotografia di Ole M. Nielsen.
Le scritte di servizio vengono mantenute in condizioni di leggibilita’ e quindi non si degradano fino al punto delle precedenti.
Certo subiscono un decadimento : scoloriscono quando sono scure .
Inoltre subiscono le stesse condizioni della cassa.
Quando sono dipinte a pennello , spesso, rilasciano delle striature di colore ( diversamente da quelle a spray che come abbiamo visto si consumano fino a sparire ) che nella foto postata non si osservano perche’ , forse – nel caso- si tratta di lettere adesive applicate su un carro piu’ moderno di tipo diverso.
PROCEDIMENTO
Una ancor piu’ leggera passata di carta abrasiva ad acqua , piu’ insistita sulle scritte centrali ( Derrate deperibili ecc...) che non sono fondamentali per l’ esercizio ferroviario.
A questo punto rilaveremo il modello con acqua e sapone o detersivo ( non abrasivo !) per rimuovere ogni residuo di polvere e per sgrassare il modello .
Questa operazione di sgrassaggio deve SEMPRE essere eseguita prima- nel nostro caso adesso - di ogni azione di verniciatura .
Lasciamo asciugare ( od asciugheremo con il phon – se non ci scottatiamo le dita ,allora il modello non si scioglie o deforma ) perfettamente.
Se vogliamo ottenere un ulteriore effetto di scolorimento e decadimento ( con il risultato accessorio – non molto visibile a modello finito per la verita’- di riprodurre le striature di colore che si producono dalle scritte) :
Pennello piatto pulito intinto nell’ alcool – movimento verticale – solo !- dall’ alto in basso.
Attenzione : l’ alcool e’ un solvente per il tipo di vernice usato per la tampografia – proprio per questo lo usiamo – quindi pennellate leggere ma ripetute ...e stiamo lontani dalle tampografie azzurre .
Lavare a pennello – con le attenzioni sopradette – con l’ alcool anche le parti della cassa libere da scritte e’ utile per preparare il modello alla verniciatura , infatti abbiamo un ulteriore sgrassaggio ed intacchiamo la finitura originale del modello che e’ liscia e semi- lucida.
Se volete farlo : e’ meglio prima bagnare la cassa ( parte senza scritte ) e quindi tirare l’ alcool verso il basso passando- leggeri - sulle scritte nere.
L’ alcool evapora molto velocemente ( una caratteristica molto interessante , lo vedremo.) non c’ e bisogno di asciugare ; se e’ in eccesso assorbitelo senza strofinare.
Come possiamo notare dalla foto del modello ho protetto la marcatura di immatricolazione con una mascheratura ( io l’ ho fatta con comune nastro di carta adesivo . Si puo’ usare anche lo scotch ma attenzione a come reagisce con l’ alcool - od i prodotti specifici per modellismo con le stesse attenzioni) .
L’ ho fatto per dare una variante per chi volesse riprodurre delle scritte ri-apposte su una “toppa” nuova.
Inoltre quando andremo a rimuovere la mascheratura avremo evidentissima la differenza tra il modello prima e dopo l’ invecchiamento .
Qualsiasi eventuale infiltrazione di colore potra’ essere corretta in seguito , quando dovremo anche fare un leggero
lavaggio per togliere l’ aspetto “ da scatola “ di quella porzione.
SCOLORITURA TRAMITE LAVAGGI
(segue)
Ciao
luca