E' notizia sulle pagine dei quotidiani locali del fallimento della ditta specializzata anche
in ristrutturazioni ferroviarie; le maestranze, che proseguono per ora l'attività, dovrebbero
essere 26 operai che da mesi non ricevono stipendi e non vengono loro pagati i contributi.

Già, purtroppo è vero, ieri il giudice ha decretato il fallimento per eccesso di debiti. Non si sa molto anche se in zona se ne parlava da tempo; pare che il bilancio del 2006 fosse in buon attivo, poi una parabola velocissima.

C'è da star preoccupati: primo per i 26 operai, maestranza assolutamente specializzata in lavori che ben pochi sono ancora in grado di eseguire, secondo per il futuro del restauro di treni storici in Italia, che in buona parte si affidava alla ditta di Moretta, terzo per il lungo raccordo in uso all'azienda, che era parte della cessata ferrovia Saluzzo-Airasca. Se la Milanesio non dovesse essere rilevata e non dovesse continuare - noi tutti speriamo il contrario - tale raccordo non avrebbe più ragione di esistere.

Non va poi dimenticato che 1/2 anni fa a Moretta c'è stata la completa chiusura di un importante stabilimento caseario, e tale situazione si aggiunge a questo, in una zona di Piemonte relativamente isolata dai grandi percorsi di circolazione, dove il lavoro in questo momento non abbonda....

Ma se in uno degli ultimi numeri, una nota rivista di settore, ha ospitato un'intervista sprizzante di ottimismo al titolare di questa azienda... (?)

s.

Che brutta notizia

Ora chi sistema le caldaie delle loco

Simplon, fidiamoci ancora di quel che ci dicono i "grandi imprenditori" italiani!
La mania di Onnipotenza è dura da debellare!
Una volta, quando si metteva un'azienda in fallimento, c'era una pena seguita dall'interdizione dai pubblici uffici, oggi, invece, mi sembra facciano quel che cavolo che gli pare.
Fabrizio.

che schifezza.. eppure mi sembrava che lavorassero abbastanza, soprattutto con l'enorme boom di questi ultimi anni di restauri storici...

Scusate ma non riesco ad interpretare il tono degli ultimi due interventi.
Sono di biasimo nei confronti dell'Azienda oppure una critica al sistema bancario/imprenditoriale italiano?
Penso che prima di esprimere giudizi su questa situazione particolare sia il caso di conoscerne le cause..
Qualcuno di voi è imprenditore e sa cosa stanno combinando le banche in questo momento?
Cordialmente
Gresley

la mia era una consideraizone generalissima relativamente a tutta la faccenda, appunto perchè non ne conosco i particolari..

Però.. appunto, ci dev'essere stato qualche grosso pasticcio a monte che non ci è dato sapere, visto che appunto mi pareva che tra musei ferroviari e Trenitalia, il lavoro non mancasse!!

La crisi con la fine della Milanesio non c'entra nulla, se un'azienda cliente non paga le fatture il fornitore chiude la baracca, indipendentemente da come vada il mercato mondiale.

Appunto, è sufficente il ritardato pagamento di un mese.

Saluti
Marco Fornaciari

min...ia che brutta notizia

Ora occorrerà inviare il materiale sorico riparando a Meininghen, con tutte le formalità burocratiche per l'inoltro di materiale non standard sulle reti estere.
Carlo Pezzini

Bel casino, va a finire che ci giochiamo gli storici di un certo livello...

Danilo

Quello penso proprio che sarebbe il problema minore, Meiningen credo sia una soluzione improponibile per questi motivi:

1) lavorazioni sulle caldaie secondo sistemi che le FS non consentono. Inoltre in Germania le scadenze sono fisse indipendentemente dal fatto che la locomotiva lavori o no (passati 4 anni, la caldaia va stubata in ogni caso, anche se la locomotiva ha fatto tre treni in tutto)

2) con quello che Milanesio chiedeva per fare tutta la macchina, a Meinigen forse paghi solo lo smontaggio...

Qualche info in più...

http://www.adriavapore.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=339

Ciao