Oggi è lunedì 22 dicembre 2025, 10:23

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 52 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2009, 21:08 
Non connesso

Iscritto il: domenica 19 marzo 2006, 21:42
Messaggi: 706
Ah, dimenticavo: la raffinatezza della copertina in cui la sagoma della E 636 bombardata è in rilievo, quasi a voler evidenziare l'essenza dell'argomento trattato.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 7:30 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6189
Località: Bruschi
Io faccio invece una considerazione diversa.
Dalla possibilità di vedere queste foto , si capisce quale sia il solco,la distanza,il crepaccio culturale trail nostro paese( volutamente minuscolo) e i Paesi evoluti , come la Germania.
Là,la cultura della conservazione e della divulgazione esiste ed è praticata,qui spesso gli archivi aziendali sono stati distrutti o depredati e le fotografie private vengono centellinate dai sedicenti appassionati che si autocrogiolano della loro esclusiva e del loro sapere.
L'unica speranza è che alla loro dipartita i loro archivi vengano donati alle riviste e non che i loro congiunti facciano sgombrare cantine , soffitte o alloggi di "cartaccia" da qualche robivecci...
saluti


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 8:23 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:02
Messaggi: 834
claudio.mussinatto ha scritto:
Io faccio invece una considerazione diversa.
Dalla possibilità di vedere queste foto , si capisce quale sia il solco,la distanza,il crepaccio culturale trail nostro paese( volutamente minuscolo) e i Paesi evoluti , come la Germania.
Là,la cultura della conservazione e della divulgazione esiste ed è praticata,qui spesso gli archivi aziendali sono stati distrutti o depredati e le fotografie private vengono centellinate dai sedicenti appassionati che si autocrogiolano della loro esclusiva e del loro sapere.
L'unica speranza è che alla loro dipartita i loro archivi vengano donati alle riviste e non che i loro congiunti facciano sgombrare cantine , soffitte o alloggi di "cartaccia" da qualche robivecci...
saluti


Pienamente d'accordo con quest'analisi.

:wink:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 8:30 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
Messaggi: 2425
Località: Vigonovo
claudio.mussinatto ha scritto:
Io faccio invece una considerazione diversa.
Dalla possibilità di vedere queste foto , si capisce quale sia il solco,la distanza,il crepaccio culturale trail nostro paese( volutamente minuscolo) e i Paesi evoluti , come la Germania.
Là,la cultura della conservazione e della divulgazione esiste ed è praticata,qui spesso gli archivi aziendali sono stati distrutti o depredati e le fotografie private vengono centellinate ...


Ci sono due cose. La prima è che in Germania non hanno anche il problema della preservazione dei beni culturali, che in Italia sono sovrabbondanti.

E poi gli appassionati non fanno altro che replicare il comportamento della sovrintendenza ai beni culturali. Negli archivi di stato puoi, facendo richiesta, fotocopiare manoscritti quanto vuoi. Ma non puoi condividere le tue foto. Se poi c'entrano anche i disegni, allora la scansione digitale in BN di un disegno tecnico d'epoca ti viene 9€ + 2.5€ di supporto. Ma di nuovo, guai a condividere i tuoi dati digitali...


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 17:36 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 16:45
Messaggi: 1392
Località: firenze
Non posso che sottolineare quanto detto da Claudio Mussinatto. E sfondo una porta aperta dicendo sempre le solite cose. Chissà quante foto ci sonod el periodo pre post e durante guerra che non vederemo mai perchè esclusive.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 17:53 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2007, 10:58
Messaggi: 251
Fantastico, foto eccezzionali :)


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: venerdì 8 maggio 2009, 18:20 
Non connesso

Nome: Marco Carrara
Iscritto il: giovedì 6 aprile 2006, 14:53
Messaggi: 790
Località: Lucca Toscana
L'ho solo sfogliato un attimo ma davvero bello complimenti :D
la scritta e il 636 il rilievo!!!! 'na finezza!

e poi la 835 distrutta del deposito di Lucca :o

marco


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 13:31 
Non connesso

Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 19:26
Messaggi: 2268
Località: Roma Tiburtina linea merci
eccezionale, un lavoro davvero eccezionale! Nell'articolo sono presenti foto di una qualità inimmaginabile, che mai avrei pensato... alcune foto sembrano fatte oggi, con un effetto realistico che fanno capire perfettamente la tragicità di quel periodo, e visto che spesso si tende a dimenticare, documentazioni come queste invece rendono viva la memoria... complimenti!


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 17:13 
Non connesso

Iscritto il: domenica 19 marzo 2006, 21:42
Messaggi: 706
Finito di leggere anche il capitolo del 1944: coinvolgente e ricco di spunti soprattutto nelle tabelle finali. A parte la cartina, dove si percepisce veramente l'entità dei danni.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 22:42 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
Messaggi: 301
Località: Bra (CN)
A me ha colpito moltissimo la foto in stazione di La Spezia, quella con la folla di persone.
Il fatto di vedere foto a colori del tempo di guerra è talmente raro, che se le foto sono così ben conservate e ben incise l'effetto di vicinanza temporale diventa fortissimo, e proprio in relazione a un periodo la cui iconografia solitamente diffusa ci suggerisce un senso di lontananza, come si trattasse di un medioevo, anche culturale.
E invece che effetto vedere, nel 1944, la gente con gli occhiali da sole, le scarpe bianche, le ragazze vestite di chiaro e ben pettinate, curate, con le gonne corte. Gli uomini ben vestiti, alcuni con abiti apparentemente di ottimo taglio. In fondo la guerra porta fame e distruzione, e anche di peggio come si sa, ma tira anche fuori la forza e la dignità delle persone. Che non vogliono apparire stracciate, come la storiografia da testo delle medie ci vorrebbe far credere.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2009, 23:13 
Non connesso

Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
Messaggi: 1674
Concordo con quanto sopra; soprattutto le scene dei treni degli sfollati, dove emergono anzitutto due cose:
la disperata situazione delle persone che, pur avendo perso casa e beni, riescono a sembrare ancora "normali" come se dicessero: attenti che potrebbe capitare a voi;
e la ancor più disperata situazione delle ferrovie, costrette, pur di eseguire il loro compito, a comporre treni dalle composizioni assurde, come quello con la WL di prima classe, e fianco a quello composto con i Dm merci e i carri riscaldatori misti alle 32000: ve lo immaginate un treno del genere oggi, magari con un misto di piano ribassato, WL MU e qualche Gabs?
L'altra cosa grottesca è la situazione di Firenze: dal fabbricato di SMN a viale Belfiore (cab. ACE) tutto indenne, da v.le Redi in su, dove sorge l'attuale sito della futura stazione AV, un disastro pauroso (è la foto di copertina), per non parlare della stazione di C. Marte (dove ho passato il tempo libero di due anni) irriconoscibile...e fortuna che la basilica dei Sette Santi si è salvata!
Saluti spaventati


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 11 maggio 2009, 21:51 
Non connesso

Iscritto il: domenica 19 marzo 2006, 21:42
Messaggi: 706
Già che siamo in vena di impressioni, mi ha colpito la foto di pagina 54 in alto con l'operaio che sta recuperando pezzi dal relitto della E 636 e la donna sulla destra, che dimostrano le miserie materiali e la solitudine che accompagnano qualunque guerra. E poi gli episodi di Foggia e Balvano nel testo, direi sapientemente accostati all'ultimo paragrafo "a diciott'anni aspettando la pace" con i ricordi del padre dell'autore, che stemperano i contenuti tragici di questa monografia con una vena di speranza:quella che doveva percorrere l'Italia del '45, altrimenti non ci spiegheremmo i miracoli della ricostruzione.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: lunedì 11 maggio 2009, 23:26 
Non connesso

Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 15:03
Messaggi: 705
Per ora ho potuto dare solo una sfogliata superficiale, comunque il numero mi sembra davvero ricchissimo. Intanto però piccolo appunto per quanto riguarda le news: Porta Garibaldi è a Milano, a Napoli c'è Piazza Garibaldi! :D


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 13 maggio 2009, 16:43 
Non connesso

Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 11:09
Messaggi: 33
complimenti alla redazione per l'originalità dell'argomento trattato e per aver regalato ai lettori immagini uniche.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: giovedì 14 maggio 2009, 11:47 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
Messaggi: 1512
Località: Venezia
Riccardo Olivero ha scritto:
A me ha colpito moltissimo la foto in stazione di La Spezia, quella con la folla di persone.
Il fatto di vedere foto a colori del tempo di guerra è talmente raro, che se le foto sono così ben conservate e ben incise l'effetto di vicinanza temporale diventa fortissimo, e proprio in relazione a un periodo la cui iconografia solitamente diffusa ci suggerisce un senso di lontananza, come si trattasse di un medioevo, anche culturale.
E invece che effetto vedere, nel 1944, la gente con gli occhiali da sole, le scarpe bianche, le ragazze vestite di chiaro e ben pettinate, curate, con le gonne corte. Gli uomini ben vestiti, alcuni con abiti apparentemente di ottimo taglio. In fondo la guerra porta fame e distruzione, e anche di peggio come si sa, ma tira anche fuori la forza e la dignità delle persone. Che non vogliono apparire stracciate, come la storiografia da testo delle medie ci vorrebbe far credere.

Condivido appieno la tua riflessione.
Oggi TT 230 è arrivato anche a me, ed ho potuto apprezzarne le bellissime (per qualità, non certo per l'argomento) fotografie: faccio anche io i complimenti alla redazione per questo magnifico numero della rivista.
Però... per un attimo, quella "sensazione di vicinanza" che descrivi, mi ha fatto sentire quanto a noi prossima e tutt'altro che improbabile possa essere la guerra. Le foto in bianco e nero ci hanno abitutati a considerarla un'ipotesi remota e lontana; ma dietro la violenza, fisica e verbale, dietro gli estremismi, le prese di posizione assolute e l'intolleranza c'è sempre lo spettro di quella distruzione che nelle immagini di Hollnagel balza agli occhi così vivida.

Ciao
Andy


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 52 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl