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MessaggioInviato: giovedì 4 giugno 2009, 14:17 
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sergio26 ha scritto:
si ma al ragazzetto, se molto interessato, farebbe comodo anche la soluzione 2.

Credo che anche il più interessato dei ragazzetti si scoraggerebbe, di fronte a un simile trattato enciclopedico. Concordo con Benedetto sul fatto che la soluzione 3 sia quella più corretta: ti do alcune informazioni di base, corredate da qualche rimando a siti e/o pubblicazioni. Il ragazzetto veramente interessato saprà come e dove cercare.
In linea di massima, nel mio piccolo, cerco di fare proprio così, anche se qualche volta mi capita di "sbrodolare" un po' (specie se una domanda solletica i miei ricordi personali di quando avevo quell'età), sempre che abbia il tempo e la voglia di scrivere; il che fortunatamente ogni tanto mi capita, anche per il tipo di lavoro che faccio.
Credo invece che non sia né utile né costruttiva la soluzione 1, ovvero "vai a zappare, ignorante!", anche se viene data in modo formalmente più educato. Protestare per l'ignoranza dell'interlocutore, senza dare informazioni e indicazioni, serve solo a far allontanare una persona che condivide o potrebbe condividere la nostra stessa passione.
Quando leggo certe domande ingenue, "da ragazzetto", ripenso a me stesso a 14 anni, alla mia ignoranza e curiosità di allora... e a quanta delusione mi avrebbe procurato una risposta del tipo "ma come fai a non saperlo, ci sono un sacco di riviste e libri!"
Invece, dare la "dritta" giusta, suggerire la pubblicazione in tema, è qualcosa che porta frutto, specie al giovane neofita: a quell'età le informazioni si fissano nella memoria in modo molto netto. Ancora oggi non ho difficoltà a ritrovare un certo articolo dentro un certo numero di una rivista che ho comperato venticinque anni fa, mentre a fatica riesco a ritrovare "a naso" le informazioni che cerco nei miei acquisti bibliografici più recenti.

Ecco, ci sono cascato ancora una volta, ho parlato troppo.
Chiedo scusa. Ora stacco e vado a documentarmi su qualche sana pubblicazione ferroviaria!

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: giovedì 4 giugno 2009, 14:54 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Tanto per rilallacciarmi a quello che ha scritto Benedetto sui cataloghi.
Oggi si leggono cose ridicole come "riproduzione in perfetta scala 1/87 del rotabile tal dé tali, perfettamente dettagliata...".
Vero o no che sia, e spesso non lo è, evidentemente molti produttori mancano completamente di senso dell'umorismo.
A meno che la clientela non sia proprio al livello di esaltarsi per affermazioni del genere.
Oddìo, forse è proprio così...


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MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 20:44 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
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G-master ha scritto:
Tanto per rilallacciarmi a quello che ha scritto Benedetto sui cataloghi.
Oggi si leggono cose ridicole come "riproduzione in perfetta scala 1/87 del rotabile tal dé tali, perfettamente dettagliata..."

Solo oggi? Dai, l'hanno sempre scritto... Mi ricordo che lo leggevo nella pubblicità Lima su "Topolino", negli anni '70 (la Rivarossi, che non poteva vantare la scala esatta, faceva notare i "1825 particolari" di non ricordo quale modello di locomotiva).

Ciao
Andy


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MessaggioInviato: lunedì 8 giugno 2009, 20:47 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Io mi ricordo (non quale rivista però) dei 5450 chiodi della E.428.
Da qui il fenomeno dei "contachiodi" :mrgreen:
Oppure dei 168 carri trainati dalla Big Boy.
Affermazioni che sapevano bene nessuno avrebbe controllato!


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MessaggioInviato: mercoledì 10 giugno 2009, 22:51 
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Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 15:58
Messaggi: 750
Certo, simpatici ricordi di questo tipo ne abbiamo tutti a bizzeffe e fanno parte del nostro vissuto. Io pure avevo visto le d341 e 342 sui cataloghi lima e le 343 e 443 in mostra per le varie stazioni nuove di palla, e pensavo che non vi fossero altre disel. Poi un giorno del 1970, in Valle d'Aosta, mi sono trovato a tu per tu con la D 461..........
Poi pensavo, alla vista della prima e444 di serie, che lima avesse completamente sbagliato il modello della sua storica 001, ma non era così....e via dicendo.

Ma non dobbiamo e non possiamo fermarci ad una cultura "da catalogo", in quanto viziata e sempre di parte. Tutti diranno sempre che ciò che è fatto va bene così, ma noi dobbiamo avere la giusta capacità critica per valutare la rispondenza al vero, contando sulle nostre forze e su quelle dei nostri amici e colleghi appassionati.
Un libro ed una rivista in più, un modello di tanto in tanto in meno, e non vergognarsi mai di chiedere........

Saluti. L.Volt


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MessaggioInviato: giovedì 11 giugno 2009, 8:21 
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Nome: Maurizio
Iscritto il: martedì 27 giugno 2006, 12:27
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Località: Roma
Mi inserisco, anche se molti hanno gia' espresso il mio pensiero

Cita:
va da se che per me non esiste un modo universalmente giusto o sbagliato di concepire il fermodellismo, tranne il valutare se quanto stiamo facendo ci da soddisfazione oppure no.


credo che questo sia un ottimo punto di partenza, poi ognuno si definisca come vuoole, a me e' molto piaciuto il tedesco (modell)eisenbahnfreunde.

Forse perche' in mezzo ai treni (veri e Lima, molto raramente RR) ci sono cresciuto. Di modelli ne ho fatti di tutti i tipi, aerei, auto, navi in legno.....
ora sono tornato alle origini anche perche' di aerei non ne potevo + visto che ci lavoro, e la nave in legno non sono granche" a farla.

Fa bene Luigi a ribadire che la cortesia nelle risposte e' sacra, il ragazzotto giovane, che magari ha mollato per un attimo la playstation, con risposte del genere se ne torna a giocare con pacman... e non gli chiedete di comprare libroni etc, ma dategli un bel link. A 15 anni noi cosa ci facevamo con le 1000 lire di allora? Ora i libri putroppo non sono cosi' utilizzati, neanche per le ricerche scolastiche.

Unsalutone a tutti e viva chi si rilassa anche a modo suo coi treni.
PS ma a chi onestamente non piacerebbe far girare una bella big boy RR anche su un plastico piccolo e di linea secondaria. Dai, almeno per una volta fate questa pazzia!!

Maurizio


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MessaggioInviato: giovedì 11 giugno 2009, 11:22 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 10:06
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Cita:
Ma non dobbiamo e non possiamo fermarci ad una cultura "da catalogo", in quanto viziata e sempre di parte.


ma nessuno ha detto questo.
io ho solo osservato che una volta la funzione di "esca" la facevano i cataloghi che ti davano quel minimo di indirizzo. Italmodel Ferrovie l'ho scoperto perché era citato nell'ultima pagina del catalogo RR.

Oggi quella funzione dovrebbero farla i forum e internet. Però manca tutt'ora un link di base, un riferimento. Magari se e quando attiviamo il sito nuovo possiamo fare una pagina con delle FAQ. Perché parlare dei massimi sistemi va bene, l'amarcord mi piace, ma alla fine dobbiamo fare qualche cosa di concreto, possibilmente utile.


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MessaggioInviato: giovedì 11 giugno 2009, 12:06 
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Iscritto il: lunedì 22 maggio 2006, 13:21
Messaggi: 80
Località: Palermo
Egregi Signori,
solo un'annotazione. Quando avevo i calzoncini corti e venivo condotto mano nella mano dai miei Genitori a vedere i treni (anni Sessanta del secolo scorso...) c'era di certo meno letteratura (ma ce ne era: Voci della rotaia, Ingegneria ferroviaria, La tecnica professionale, le voci delle enciclopedie generali e speciali: qualcuna l'ho citata anche in questo Forum...), ma soprattutto c'era tanta disponibilità a condividere le conoscenze da parte dei ferrovieri, FS e non: bastava essere educati e rispettosi.
La disponibilità dei ferrovieri c'è ancora (sono stati i ferrovieri a volermi nel CIFI e in esso ho potuto far qualcosa...), ma scarseggia sempre quella degli appassionati (ho avuto anch'io a che fare con la supponenza e la saccenteria...). Non voglio generalizzare ma mi è capitato spesso.
Credo che l'unica cosa da fare sia quella di andare avanti sempre senza scoraggiarsi: la persona disponibile e cortese alla fine salta sempre fuori.
Cordiali saluti, Alessandro Crisafulli


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 Oggetto del messaggio: Re: Fermodellismo italiano: quale approccio e quale cultura?
MessaggioInviato: mercoledì 25 luglio 2018, 7:01 
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Nome: Fabrizio Baroni
Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 13:46
Messaggi: 717
Località: Pianeta Venere - Firenze Nova
Ognuno la sua passione per il treno se la vive come vuole, anche nei limiti.


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