Ho visitato il museo della scienza e della tecnica di Milano oggi per la prima volta dopo una trentina d'anni abbondante. Abbastanza ovviamente ho cercato subito il padiglione ferroviario, e pur sapendo cosa ci avrei trovato, trovarmi davanti alla 691 è stata davvero un'emozione. Avevo con me i cuccioli, la piccola nel marsupio e il delinquentello a piede libero... il piccolo teppista s'è ammutolito davanti a "sua maestà", e le ha accarezzato le bielle. Istantaneamente mi s'è dipinto in viso il sorriso ebete del railfan. Poi ho cominciato a quardarmi in giro... quante macchine eccezionali! Anche l'incontro con la 746 è stato intenso, altra gran macchina, per Bacco! Poi il Tee Breda, con quel suo aspetto da "cucciolone", eh... poi ho notato che l'accesso ai marciapiedi più esterni del fabbricato era vietato, il che non permetteva di visitare la 470 e le macchine trifase... già lo sapevo "in astratto", da un'altro thread del forum, ma dopo cinque minuti avevo i maròni che fumavano... ci fosse stato almeno un cenno al motivo... boh, so che a un certo punto mi son detto: VOGLIO VEDERE! E se mi cazziano, pace con dio! Insomma, abbiamo superato il bloco e abbiamo passeggiato lungo il marciapiede, prima da una parte e poi dall'altra. Nel farmo di dicevo: bravo, proprio all'italiana... poi hanno ripreso a fumarmi i maròni e mi son detto: è proprio all'italiana un amuseo messo così! Se mi viene a cazziare qualcuno lo controcazzio! Gli tengo un'arringa sulla conduzione museale, gli tengo! (sì, e la chiudo con un bel "lei non sa chi sono io!!!

).
Bè, ne è valsa la pena, soprattutto per la 470... che macchina particolare... una vera faticatrice.
Anche le macchine trifase sono davvero notevoli, anche se sicuramente quelle presenti non sono le più interessanti del parco trifase italiano...
Poi siamo passati al padiglione aeronavale... a parte l'imponenza del veliero, l'unica cosa che mi ha davvero emozionato è stato il Macchi 205...
Alla fine, facendo un bilancio, l'ho trovato un museo davvero troppo piccolo per ciò che deve contenere - il paragone con analoghi musei tedeschi o britannici è impietoso. Quello che dà veramente sui nervi è l'idea di "polverosità" laddove ci sono divieti d'accesso per lavori in corso: a me sono sembrati più "lavori procrastinati a data da destinarsi"... Immagino che dipeda da una cronica mancanza di fondi (povera Italia).
A parte questo, fenomenali i laboratori per bambini. Qualcosa mi dice che diventeremo frequentatori fissi del museo e dei laboratori!