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 Oggetto del messaggio: Visita al Museo Leonardo da Vinci
MessaggioInviato: martedì 25 aprile 2006, 16:58 
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Località: Palazzago (BG)
Ho visitato il museo della scienza e della tecnica di Milano oggi per la prima volta dopo una trentina d'anni abbondante. Abbastanza ovviamente ho cercato subito il padiglione ferroviario, e pur sapendo cosa ci avrei trovato, trovarmi davanti alla 691 è stata davvero un'emozione. Avevo con me i cuccioli, la piccola nel marsupio e il delinquentello a piede libero... il piccolo teppista s'è ammutolito davanti a "sua maestà", e le ha accarezzato le bielle. Istantaneamente mi s'è dipinto in viso il sorriso ebete del railfan. Poi ho cominciato a quardarmi in giro... quante macchine eccezionali! Anche l'incontro con la 746 è stato intenso, altra gran macchina, per Bacco! Poi il Tee Breda, con quel suo aspetto da "cucciolone", eh... poi ho notato che l'accesso ai marciapiedi più esterni del fabbricato era vietato, il che non permetteva di visitare la 470 e le macchine trifase... già lo sapevo "in astratto", da un'altro thread del forum, ma dopo cinque minuti avevo i maròni che fumavano... ci fosse stato almeno un cenno al motivo... boh, so che a un certo punto mi son detto: VOGLIO VEDERE! E se mi cazziano, pace con dio! Insomma, abbiamo superato il bloco e abbiamo passeggiato lungo il marciapiede, prima da una parte e poi dall'altra. Nel farmo di dicevo: bravo, proprio all'italiana... poi hanno ripreso a fumarmi i maròni e mi son detto: è proprio all'italiana un amuseo messo così! Se mi viene a cazziare qualcuno lo controcazzio! Gli tengo un'arringa sulla conduzione museale, gli tengo! (sì, e la chiudo con un bel "lei non sa chi sono io!!! :lol: ).
Bè, ne è valsa la pena, soprattutto per la 470... che macchina particolare... una vera faticatrice.
Anche le macchine trifase sono davvero notevoli, anche se sicuramente quelle presenti non sono le più interessanti del parco trifase italiano...
Poi siamo passati al padiglione aeronavale... a parte l'imponenza del veliero, l'unica cosa che mi ha davvero emozionato è stato il Macchi 205...
Alla fine, facendo un bilancio, l'ho trovato un museo davvero troppo piccolo per ciò che deve contenere - il paragone con analoghi musei tedeschi o britannici è impietoso. Quello che dà veramente sui nervi è l'idea di "polverosità" laddove ci sono divieti d'accesso per lavori in corso: a me sono sembrati più "lavori procrastinati a data da destinarsi"... Immagino che dipeda da una cronica mancanza di fondi (povera Italia).
A parte questo, fenomenali i laboratori per bambini. Qualcosa mi dice che diventeremo frequentatori fissi del museo e dei laboratori!


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MessaggioInviato: martedì 25 aprile 2006, 21:02 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Sì, una collezione notevolissima (a me piace anche l'e320 a terza rotaia, incredibile che ci sia ancora!) parzialmente non visitabile e comunque ammucchiata in uno spazio troppo ridotto.
E gestita con grande arroganza, come dimostra il rapporto con i visitatori e la vicenda della 691 che non abbiamo poi appreso.
In ogni caso sei stato fortunato: quando ci provai io a visitare il museo, nel lontanissimo 1985, il padiglione terrestre e quello aeronavale erano invisitabili! Mi rifeci con le riproduzioni delle macchine di Leonardo, ma che delusione!
p.s.
bene ha fatto l'Aereonautica a riprendersi il Campini e il bombardiere Caproni: adesso sono nel bellissimo museo di Vigna di Valle, che consiglio vivamente ai colleghi appassionati di aerei, e il Caproni è già stato restaurato magistralmente. Una cosa bellissima di questo museo è poter osservare gli specialisti al lavoro mentre sono alle prese con il restauro di aerei antichissimi. Peccato che non siano volanti, ma si sa, il nostro paese se è nemico delle ferrovie lo è ancora di più del volo.


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MessaggioInviato: martedì 25 aprile 2006, 21:37 
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Località: Palazzago (BG)
...del Caproni ampini c'era tutta la fusoliera, col muso danneggiato - se non erro...


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 8:41 
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Località: roma
Anche io sotto Natale '85 andai al Museo ma il padiglione ferroviario era chiuso. Io 15-enne ci rimasi mooooolto male, ma mia madre che non si fa passare la mosca sotto il naso, fece il diavolo a 4 e finimmo a discutere anche con il direttore (a proposito ma chi era?, non mi dite Ogliari!) ma non ci fu niente da fare, a nulla valse il fatto che venivamo da Roma. :x

Per inciso nel 1995 visitai il Verk.... di Lucerna. Entrai intorno alle 9 e ne uscii alle 17 :!: e solo questo dato penso basti a capire che è tutta un'altra pasta! Andateci! Taiga sicuramente ai tuoi bimbi piacerà, soprattutto l'immenso plastico che riproduce il Gottardo e il tram simulator!

Ciao ciao
PS
Taiga se tu hai un "delinquentello" io cos'ho con tre maschi dai 3 agli 7 anni: una associazione a delinquere?


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 9:00 
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Località: Palazzago (BG)
Eh, io ci sono stato più o meno attorno all'85, appunto, e piacquemi di brutto! Lucerna non è nemmeno così lontana... sì, bisognerà proprio portarceli!


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 9:40 
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Località: prov.Milano
TaigaTrommel ha scritto:
...del Caproni ampini c'era tutta la fusoliera, col muso danneggiato - se non erro...


del Caproni campini ne esistono, e sono esistiti solo 2 esemplari , in quanto era un aereo sperimentale , per studiare la ventola intubata, non era un motore a reazione come ogni tanto qualcuno sostiene.
Il primo esemplare completo di ali e che ha realmente volato e' quello che si trova al museo dell aeronautica di vigna di valle , mentre quello che si trova al museo della scienza e della tecnica e' soltanto una fusoliera usata all interno dello stabilimento caproni per le prove statiche a terra , e quindi non ha mai volato, le ali non le ha mai avute.


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 11:13 
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Località: Palazzago (BG)
Grazie, è davvero interessantissimo!
La cosa strana è che la fusoliera presente a Milano è danneggiata... pensavo si fosse trattato di un incidente di volo, ma evidentemente non è così.
Per quanto riguarda il "motore a reazione", in realtà è un motore a reazione, non è però un motore a turbina. Se ben ricordo la turbina era azionata da un normale motore a pistoni.


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 12:37 
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Località: prov.Milano
se consideriamo che tutto sommato spinge aria all'indietro e quindi come reazione l'aereo si muove si' lo possiamo considerare a reazione,tuttavia un motore a reazione e' considerato tale quando e' presente uno stadio iniziale di compressione una camera (o piu' camere ) di combustione, e una turbina di uscita che essendo calettata sullo stesso asse del compressore ,una volta colpita dai gas di scarico alimenta a sua volta il compressore, e quindi il getto di uscita e' notevole ,in questo caso invece non esiste tutto questo ma c'e' solo un elica comandata da un motore normale che in pratica prende aria e la butta indietro, questi tipi di propulsore sono detti elica intubata ,una soluzione che e'molto usata nell'aeromodellismo per simulare il motore a reazione , senza utilizzarne uno veroin miniatura che e' molto costoso.


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 15:07 
PROPOSTA per il ministro "Lunardi" per sto museo che è diventato troppo PICCOLO per farci stare tutta quella roba là:

1) SVUOTARE le locomotrici più antiquate che non frega più niente a NESSUNO. DEMOLIRE.
2) Al posto delle caffettiere demolite, metterne altre meno "antiquate".
3) Al posto delle locomotrici meno "antiquate" , metterci quelle appena irradiate.
4) E' così via.

Ma è possibile che non ci pensa NESSUNO?


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 16:40 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
Messaggi: 2425
Località: Vigonovo
E464XMPR ha scritto:
PROPOSTA per il ministro "Lunardi" per sto museo che è diventato troppo PICCOLO per farci stare tutta quella roba là:

1) SVUOTARE le locomotrici più antiquate che non frega più niente a NESSUNO. DEMOLIRE.
2) Al posto delle caffettiere demolite, metterne altre meno "antiquate".
3) Al posto delle locomotrici meno "antiquate" , metterci quelle appena irradiate.
4) E' così via.

Ma è possibile che non ci pensa NESSUNO?


Ma ci tieni proprio ad essere utilizzato come resistore campione per le misure sull'alta tensione ? :twisted:

Ricordati che ciò che è stato fa parte della memoria. Oggi sono tutti qui a imprecare che non ci
siano altre loco a ruote libere preservate se non la bayard (che è una copia), tutto merito di gente che ha pensato più o meno come te.

macaco: quello che descrivi è il turboreattore (c'è anche lo statoreattore(?) privo di parti in movimento). E questo non impedisce al C.C. di essere un aereo a reazione (reattore con motore ausiliario).

Taiga: purtroppo la mia parte "tugnina" mi fa rispettare certi divieti... Hai visto la piccola locotender (conservata all'esterno del padiglione ferroviario, dall'altro lato del suppostone) ? Hai visto come è ben conservata :evil: ?


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 17:02 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 10:51
Messaggi: 28
E464XMPR ha scritto:
PROPOSTA per il ministro "Lunardi" per sto museo che è diventato troppo PICCOLO per farci stare tutta quella roba là:

Guarda che tra qualche giorno si dovrà dimettere.

Cita:
3) Al posto delle locomotrici meno "antiquate" , metterci quelle appena irradiate.

Chernobil?

Cita:
Ma è possibile che non ci pensa NESSUNO?

Strano, vero?


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 17:56 
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Messaggi: 1261
Località: Palazzago (BG)
E464XMPR, se l'imbecillità fosse un equivalente elettrico della capacità, saresti un condensatore da svariati teraFarad!


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MessaggioInviato: mercoledì 26 aprile 2006, 19:37 
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Dalle mie parti dicono ..se l'ignoranza fosse musica saresti una discoteca!
riferito naturalmente al deficiente/demolitore.

In ogni caso io ho visitato il museo ferroviario di Madrid in questi giorni.
Devo dire che, pur non avendo conoscenza dei rotabili, l'ho trovato interessante e sicuramente meglio tenuto di quello di Milano che io avevo visitato giusto un anno fa. I rotabili sono meno polverosi e l'ambientazione, una vecchia stazione coperta stile liberty, aiuta. Vi sono inoltre numerose sale con varie ambientazioni: la biglietteria, la sala movimento. la sala orologi, decine e decine di plastici ecc.
Per quanto riguarda i rotabili ho notato che le Ferrovie Spagnole hanno avuto macchine costruite un po in tutta Europa: tedesche, francesi italiane. Salta sicuramente subito all'occhio una simil 220 DB in verde e giallo (già è grossa poi in quella livrea...) e una "littorina" imparentata con le nostre 773/873 e numerose macchine elettriche in stile francese.
Anche gli appassionati del vapore trovano pane per i loro denti con numerose macchine esposte di cui una sezionata per vederne l'interno.
Una cosa che mi ha colpito è un "pezzo" di Talgo anni 60 con loco in testa e carrozza panoramica in coda..sembrava l'ambientzione di un film dell'epoca. Sul Talgo e su molte carrozze e loco è possibile salire.
Per finire vi dico che c'era molta gente, che esiste un chiosco che vende libri riviste e modelli in scala e che se doveste andare...al sabato è gratis.


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Bè, la 220 è una 220 tout court, solo a scartamento largo (dico bene?)


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Dici bene :wink:


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