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Qual'è il problema? Il problema vero? E' che se fermi uno per strada in Italia nel 2009 hai fortissime probabilità di incontrare un uomo identico a quello che ha scritto l'articolo. Ovvero uno che se per caso si mette o già si è messo a fare il giornalista, non può che scrivere questa roba. Ed tutto va per il meglio, perchè chi compra il giornale e legge apprezza e ricompra la testata anche la mattina dopo, quindi il cerchio è chiuso. Giochiamocela tutta così, a basso livello. Rispettiamo gli intoccabili, siamo e proclamiamo ai quattro venti la nostra sudditanza. Siamo dei servi, tutti. E basta. C'è qualcosa che non va? Si, ed è colpa degli ultimi, di quelli che sbagliano tanto o poco a fianco a noi, di chi vediamo con i nostri occhi. Altro non c'è oltre a ciò che ci coinvolge di persona. E' vero, apprezzo e ricompro lo stesso giornale.
L'articolo: Uno sale su uno sporco treno di Trenitalia, uno di quelli schifosi che girano tutti i giorni ma lui fa presente che è di anomo buono e dotato di spirito di sacrificio ed in fondo in fondo pensa che il treno non faccia così schifo. Che mente eletta, davvero conclusioni da accademico.
Si spaparanza come un incivile ed apprezza e ci fa apprezzare che, fortuna, nessun rompicoglioni in vista, il compartimento è tutto suo. Poi te la butta lì con Bach per farti capire, se iniziassi a sospettare, che lui non è una merdaccia. Ma va? Ci stavamo facendo proprio l'opinione contraria. Sicuramente uno spocchioso asociale si, però.
Ecco il bello: quel cesso di mangiapane a tradimento dipendente di una azienda fatiscente della capotreno. Adesso me la gioco io, vediamo questa troglodita come si comporta? Bene, adesso Bach o non Bach abbiamo capito tutti.
Sono riuscito nel mio intento, ci comunica: ho messo interamente in testa ad una donna, sola o affiancata da un paio di altri agenti su tutto il treno, tutte le colpe e le lacune dell'Azienda, e mi crogiuolo sino al pianto liberatorio ad enumerargliele, a controbattere punto punto sin quando lei, sentendosi ingiustamente responsabile unica di ciò che contesto, esplode. Poi, poveretta, la rincuoro....
Grande, grandissimo pezzo giornalistico.
Pensare per un secondo che la capotreno, come il viaggiatore, ha diritti e doveri no? Il viaggiatore come il giornalista deve trovare un treno decoroso, un posto prenotato, aria condizionata, orari, gentilezza, rispetto ecc ecc.... Ma un capotreno deve trovare un treno efficiente, pulito, funzionante, capace di accogliere il numero di viaggiatori prevedibile, con situazioni che gli consentano di lavorare al meglio per quelle che sono le sue mansioni. Ed invece torniamo all'inizio, il capotreno è ciò che abbiamo vicino, l'unico responsabile, la colpa di tutto, l'Azienda in persona, l'inefficenza, la sgarbataggine, l'esponente di un mondo perduto per sempre, irrecuperabile. Ohibò quante colpe povera capotreno....
Ehi, capo? Sai che le Ferrovie hanno dei dirigenti? Mai sentito dire? Sai che hanno un cda? Sai che ad alti livelli, la dirigenza delle Ferrovie è politicizzata al pari di qualsiasi altro gruppo direttivo in questo Paese? Penna d'oro, l'avevi mai sentito dire? Sai che un soffio, un piccolo fiaticello di uno di lor signori e quel treno, la mattina dopo, sarebbe stato composto da una teoria di vetture fresche di revisione, lucide e perfettamente funzionati. Non l'hai mai visto? Noi si. Se quel treno è così vuol dire che nessuno, ma nessuno di quelli che dovrebbe e potrebbe ha minimamente mosso neppure un soffio d'aria. E tu che fai, butti tutto sulle spalle di una donna che con il cellulare, i fonogrammi, con mille stratagemmi forse avrebbe potuto al massimo far ripartire una delle 4 porte non funzionanti? Ma che diavolo di personaggio sei, non sai nulla di Ferrovie e ti permettio di scrivere una roba così su un quotidiano nazionale? Ma siamo fuori? Dai, su, scrivi ancora, ma stavolta documentato: fai nomi e cognomi dei responsabili della flotta Trenitalia, della manutenzione vetture, della circolazione dei treni. Nomi di tutti i papabili, degli over 100.000 annui, dai. Metti a rischio il tuo posto al giornale! Perchè salti via e lo sai bene, vero? Perchè ti telefona il direttore, perchè non ti pubblicano.
Ah, scusa, basterbbe anche solo che una volta tanto ascoltassi bene il tuo Bach, perchè tra le note troveresti forse gli stessi concetti che non ti sono apparsi chiari prima di buttar giù quelle inutili righe....
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