Salve a tutti,
l'argomento è stato trattato già molte volte su questo forum, qui vi metto alcuni link
viewtopic.php?f=21&t=19661viewtopic.php?f=21&t=18613viewtopic.php?t=10279&postdays=0&postorder=asc&highlight=top+train&start=0e come potete vedere l'argomento è proprio sempre lo stesso.
Dal canto mio non posso che ribadire quanto già scritto altrove sottolineando che si tratta di pareri personali dettati dal proprio gusto.
Aggiungo questa volta che, rimanendo sul lato tecnico, io finora non ho visto nessuna altra azienda produttrice di modelli in metallo su "larga" scala (250 pezzi sono comunque una buona tiratura), proporre modelli a cremagliera o con booster come ha fatto Micro 20, dico VENTI anni fa. La PTZ risale al 1991, e la AA1 al 1992, la dr von Clemm al 2000 se non erro. A quell'epoca erano gli unici in grado di proporre simili modelli perfettamente funzionanti. Poi con gli anni sono arrivati gli altri, con la 981 di TT, ma io credo che ogni ditta abbia preso la Micro come esempio da seguire ed obiettivo cui tendere.
All'epoca tuttavia erano modelli di perfezione meccanica come mai vista prima, lasciando forse l'estetica un pizzico meno curata. Poi arrivò la collaborazione con la TT e nacque la 746, un vero capolavoro. Ed introdussero molte tecniche innovative su quel modello, poi riprese nelle produzioni successive (bielle interne, bordini ruota a battuta, ecc.). Quel modello rimane oggi un capolavoro, nonostante l'età rimane assolutamente all'avanguardia dei tempi e superiore ad altri modelli di più recente produzione.
Tra le mie mani ho avuto tutti i modelli Micro Italiani, nessuno escluso, e molti modelli TT.
Circa la 740 Micro, che posseggo insieme alla 741 e 743, non ho nulla da eccepire. Estetica perfetta, verniciatura ottima, meccanica eccellente, anche se un modello nel complesso "nettamente inferiore" alla 691 ed ancor più alla 746, così come inferiore ai modelli bavaresi. Potrei quasi dire che il produttore finale della 740 non sia lo stesso degli altri modelli. La 470 di Micro ha riportato lo standard a livelli più alti.
Personalmente non condivido alcune scelte estetiche dei modelli TT, come il volere a tutti i costi riprodurre particolari in modo troppo spinto fino a farne perdere la finezza. Mi riferisco, per esempio, alle casse attrezzi apribili, che per forza di cose risultano più grossolane per via delle enormi cerniere. Personalmente non farei neppur ei portelloni della camera a fumo apribile, tanto non serve, non si vede, il modello diventa pesante e più delicato.
La TT è passata negli anni da un 691 che non camminava (era in corto!), ad una 625 in discesa, fino ad una 744 ed una 940 di ottima fattura. Dunque certo una tendenza in crescita.
Finisco con una riflessione che non vuole essere una discriminante, ma solo un'analisi: le Micro sono note in tutto il mondo, riproducono modelli tedeschi, italiani, francesi, ungheresi, ecc.. e le trovate dappertutto. TT fa solo modelli italiani e al di fuori del confine nessuno la conosce.
Concordo sul fatto che Micro ogni tanto "canna" completamente dei modelli, come la 636, un vero aborto. Ma secondo voi di chi è la colpa....? Lo scorso anno Micro ha fatto il primo modello di macchina elettrica tedesca, la E06, un altro pianeta!
Chiaro, vanno presi soloi modelli che valgono, gli altri vanno lasciati sugli scaffali...
Ciao a tutti, Fabio