andrea (valpambiana) ha scritto:
Ho esaminato quasi tutte le foto del libro "Sui Binari dei ricordi".
Si può serenamente cocludere che ogni officina e ogni fabbrica, pur in presenza di prescrizioni, faceva un po' come voleva. Il ricasco, infatti, era colorato in alluminio o castano a seconda, probabilmente delle giacenze delle vernici. Altrimenti non si spiega variabilità tanto elevata da far pensare che una norma precisa, da rispettare rigidamente, non ci fosse.
Basta documentarsi un po'...
Sono state appunto le foto, sui libri e riviste che ho qui, a generare confusione. Mi premeva più che altro sapere la regola, di cui non ho trovato menzione tra i miei articoli, e magari quanto fosse uso rispettarla. Sul Cherubini si parla di "
imperiale Alluminio", senza specificare i ricaschi, e sul Principe non mi sembra vi sia menzione - si ferma al 1960 come noto. Ti ringrazio di avermi ricordato del libro Acme, l'ho messo nella mia
wishlist, in cima assieme naturalmente al primo Voltan (editriceee...?

) e a qualche altro tomo non più in stampa.
La variabilità delle livree e la fantasia delle officine sono fatti di cui abbiamo discusso tanto; personalmente sono con Pietro Merlo quando dice di permetterci una certa licenza, tanto presto o tardi spunterà una foto che ci darà ragione.
Saluti
Giuseppe