gmg20 ha scritto:
Eccome se interessa!
Tutto quello che ci puoi raccontare\ricordare sarà preziosissimo!
ci provo:
Materiale rimorchiato militare (MMI) Ferrovie del Golfo.
1.-CARROZZE:
Negli anni 1950-1960 ce n’erano 19 a 2 assi e a terrazzini. Marcate CT (Carminati e Toselli di Milano?), numerate da 1 a 19, mentre 11 risultano ordinate negli anni ‘10 alle Officine Reggiane. Nel 1975 ce n’erano efficienti 8-9, per lo più verde vagone, ma qualcuna riverniciata col grigio chiaro scafo delle Navi. Circolavano in quegli anni anche delle carrozze a carrelli prive di terrazzini, verde scuro, simili alle Bz36000 FS. Svolgevano regolare servizio passeggeri, trainate dalle loco del Gr830 e poi dalle Badoni, con 4 treni (e altrettante tradotte vuote in senso inverso) di tre carrozze ciascuno nell’orario invernale e 8 in quello estivo, fino al 1969, dallo stabilimento di San Bartolomeo all’Arsenale (e circuito interno). D’estate c’era il servizio per le famiglie dei militari e del personale civile dalla Città alle spiagge sul lato est del golfo.
Io ricordo (1974) un servizio di tipo tramviario interno all’arsenale, per operai e impiegati, con 4 corse al dì.
2.- CARRI
Impossibile tracciarne un quadro, sia pure approssimativo, in considerazione pure delle numerose trasformazioni subite dai rotabili e dagli scambi con altri Enti della marina e dell’Esercito. Esistevano carri per ogni uso e per trasporti specifici e impieghi speciali: carri porta eliche (serie POM e PV), carri porta siluri, carri (ex bagagliai a 2 assi?) cucine, carri (carrozze) dormitorio ed infermeria, carri cisterna acqua, distillato e nafta (MZ), carri per apparati nebbiogeni da difesa aerea, carri P, L, e G (officine Meccaniche Reggiane 1909) e poi i carri pesanti, bilici a pianale ribassato a carrelli a 4 e 6 assi, serie QZ e GGM, per il trasporto di artiglierie di grosso calibro, sommergibili “tascabili”, MAS (li abbiamo portati via ferro in Mar Nero e sul Lago Ladoga!), assi eliche, grossi motori diesel, ecc. Dalla serie QZ sono stati ricavati dei Poz, sia chiusi che a pianale (questi li usavo sui treni missili che comandavo io, sai 80 cassoni da 4,5 mt e una tonnellata, hai voglia!). Ovviamente anche carri gru a vapore di vari tipi.
I carri Qz a loro volta derivavano credo dai carri pesanti dei dodici treni armati di cui all’epoca la Marina disponeva (alcune gallerie della La Spezia Genova sono dotate di un lungo tronchino interno per il ricovero del treno armato tra un’azione di fuoco e l’altra).
Per memoria, la composizione dei “miei” treni missili del 1974 era carro P scudo (con personale armato), la nuovissima Badoni tipo VI C matricola 6154 col sottoscritto armato, carro P scudo, 2 Poz coi cassoni missili, carro P scudo con personale armato. In seconda marcia, 9 Km/h! Attraversando a raso senza PL anche Strade Statali trafficate!
3.- SCARTAMENTO RIDOTTO
Per il sevizio delle polveriere e dei depositi in caverna. Trazione elettrica. Locomotive Stigler L 18 A, B e C, vagoncini a pianale (munizioni) e per trasporto carbone della Ditta Orazio Fabiani della Spezia (40 costruiti nel 1889). C’era anche una loco ad accumulazione di vapore. Per memoria, per un incrociatore, 12000 colpi da 76/62 in 4000 cofani da oltre 40 Kg l’uno. il gioco era: dai Depositi Munizioni della Nave alle bettoline coperte (a mano), trasferimento delle bettoline con il personale dall’ormeggio alla boa al molo Pagliari a mezzo rimorchiatori, trasferimento a mano dei cofani dalle bettoline ai carri G, formazione del treno e suo trasferimento dal molo Pagliari alla Polveriera di Vallegrande, trasferimento a mano dei cofani sui carrelli dello scartamento ridotto, movimentazione del trenino fino all’interno dei depositi in caverna, scarico ed accatastamento dei cofani, sempre a mano. E vice versa all’uscita della Nave dal bacino di carenaggio il mese successivo. 3 giorni di ordalia. Immaginare.
Materiale rimorchiato militare (MMI) Ferrovie del Golfo.
1.-CARROZZE:
Negli anni 1950-1960 ce n’erano 19 a 2 assi e a terrazzini. Marcate CT (Carminati e Toselli di Milano?), numerate da 1 a 19, mentre 11 risultano ordinate negli anni ‘10 alle Officine Reggiane. Nel 1975 ce n’erano efficienti 8-9, per lo più verde vagone, ma qualcuna riverniciata col grigio chiaro scafo delle Navi. Circolavano in quegli anni anche delle carrozze a carrelli prive di terrazzini, verde scuro, simili alle Bz36000 FS. Svolgevano regolare servizio passeggeri, trainate dalle loco del Gr830 e poi dalle Badoni, con 4 treni (e altrettante tradotte vuote in senso inverso) di tre carrozze ciascuno nell’orario invernale e 8 in quello estivo, fino al 1969, dallo stabilimento di San Bartolomeo all’Arsenale (e circuito interno). D’estate c’era il servizio per le famiglie dei militari e del personale civile dalla Città alle spiagge sul lato est del golfo.
Io ricordo (1974) un servizio di tipo tramviario interno all’arsenale, per operai e impiegati, con 4 corse al dì.
2.- CARRI
Impossibile tracciarne un quadro, sia pure approssimativo, in considerazione pure delle numerose trasformazioni subite dai rotabili e dagli scambi con altri Enti della marina e dell’Esercito. Esistevano carri per ogni uso e per trasporti specifici e impieghi speciali: carri porta eliche (serie POM e PV), carri porta siluri, carri (ex bagagliai a 2 assi?) cucine, carri (carrozze) dormitorio ed infermeria, carri cisterna acqua, distillato e nafta (MZ), carri per apparati nebbiogeni da difesa aerea, carri P, L, e G (officine Meccaniche Reggiane 1909) e poi i carri pesanti, bilici a pianale ribassato a carrelli a 4 e 6 assi, serie QZ e GGM, per il trasporto di artiglierie di grosso calibro, sommergibili “tascabili”, MAS (li abbiamo portati via ferro in Mar Nero e sul Lago Ladoga!), assi eliche, grossi motori diesel, ecc. Dalla serie QZ sono stati ricavati dei Poz, sia chiusi che a pianale (questi li usavo sui treni missili che comandavo io, sai 80 cassoni da 4,5 mt e una tonnellata, hai voglia!). Ovviamente anche carri gru a vapore di vari tipi.
I carri Qz a loro volta derivavano credo dai carri pesanti dei dodici treni armati di cui all’epoca la Marina disponeva (alcune gallerie della La Spezia Genova sono dotate di un lungo tronchino interno per il ricovero del treno armato tra un’azione di fuoco e l’altra).
Per memoria, la composizione dei “miei” treni missili del 1974 era carro P scudo (con personale armato), la nuovissima Badoni tipo VI C matricola 6154 col sottoscritto armato, carro P scudo, 2 Poz coi cassoni missili, carro P scudo con personale armato. In seconda marcia, 9 Km/h! Attraversando a raso senza PL anche Strade Statali trafficate!
3.- SCARTAMENTO RIDOTTO
Per il sevizio delle polveriere e dei depositi in caverna. Trazione elettrica. Locomotive Stigler L 18 A, B e C, vagoncini a pianale (munizioni) e per trasporto carbone della Ditta Orazio Fabiani della Spezia (40 costruiti nel 1889). C’era anche una loco ad accumulazione di vapore. Per memoria, per un incrociatore, 12000 colpi da 76/62 in 4000 cofani da oltre 40 Kg l’uno. il gioco era: dai Depositi Munizioni della Nave alle bettoline coperte (a mano), trasferimento delle bettoline con il personale dall’ormeggio alla boa al molo Pagliari a mezzo rimorchiatori, trasferimento a mano dei cofani dalle bettoline ai carri G, formazione del treno e suo trasferimento dal molo Pagliari alla Polveriera di Vallegrande, trasferimento a mano dei cofani sui carrelli dello scartamento ridotto, movimentazione del trenino fino all’interno dei depositi in caverna, scarico ed accatastamento dei cofani, sempre a mano. E vice versa all’uscita della Nave dal bacino di carenaggio il mese successivo. 3 giorni di ordalia. Immaginare.
Materiale rimorchiato militare (MMI) Ferrovie del Golfo.
1.-CARROZZE:
Negli anni 1950-1960 ce n’erano 19 a 2 assi e a terrazzini. Marcate CT (Carminati e Toselli di Milano?), numerate da 1 a 19, mentre 11 risultano ordinate negli anni ‘10 alle Officine Reggiane. Nel 1975 ce n’erano efficienti 8-9, per lo più verde vagone, ma qualcuna riverniciata col grigio chiaro scafo delle Navi. Circolavano in quegli anni anche delle carrozze a carrelli prive di terrazzini, verde scuro, simili alle Bz36000 FS. Svolgevano regolare servizio passeggeri, trainate dalle loco del Gr830 e poi dalle Badoni, con 4 treni (e altrettante tradotte vuote in senso inverso) di tre carrozze ciascuno nell’orario invernale e 8 in quello estivo, fino al 1969, dallo stabilimento di San Bartolomeo all’Arsenale (e circuito interno). D’estate c’era il servizio per le famiglie dei militari e del personale civile dalla Città alle spiagge sul lato est del golfo.
Io ricordo (1974) un servizio di tipo tramviario interno all’arsenale, per operai e impiegati, con 4 corse al dì.
2.- CARRI
Impossibile tracciarne un quadro, sia pure approssimativo, in considerazione pure delle numerose trasformazioni subite dai rotabili e dagli scambi con altri Enti della marina e dell’Esercito. Esistevano carri per ogni uso e per trasporti specifici e impieghi speciali: carri porta eliche (serie POM e PV), carri porta siluri, carri (ex bagagliai a 2 assi?) cucine, carri (carrozze) dormitorio ed infermeria, carri cisterna acqua, distillato e nafta (MZ), carri per apparati nebbiogeni da difesa aerea, carri P, L, e G (officine Meccaniche Reggiane 1909) e poi i carri pesanti, bilici a pianale ribassato a carrelli a 4 e 6 assi, serie QZ e GGM, per il trasporto di artiglierie di grosso calibro, sommergibili “tascabili”, MAS (li abbiamo portati via ferro in Mar Nero e sul Lago Ladoga!), assi eliche, grossi motori diesel, ecc. Dalla serie QZ sono stati ricavati dei Poz, sia chiusi che a pianale (questi li usavo sui treni missili che comandavo io, sai 80 cassoni da 4,5 mt e una tonnellata, hai voglia!). Ovviamente anche carri gru a vapore di vari tipi.
I carri Qz a loro volta derivavano credo dai carri pesanti dei dodici treni armati di cui all’epoca la Marina disponeva (alcune gallerie della La Spezia Genova sono dotate di un lungo tronchino interno per il ricovero del treno armato tra un’azione di fuoco e l’altra).
Per memoria, la composizione dei “miei” treni missili del 1974 era carro P scudo (con personale armato), la nuovissima Badoni tipo VI C matricola 6154 col sottoscritto armato, carro P scudo, 2 Poz coi cassoni missili, carro P scudo con personale armato. In seconda marcia, 9 Km/h! Attraversando a raso senza PL anche Strade Statali trafficate!
3.- SCARTAMENTO RIDOTTO
Per il sevizio delle polveriere e dei depositi in caverna. Trazione elettrica. Locomotive Stigler L 18 A, B e C, vagoncini a pianale (munizioni) e per trasporto carbone della Ditta Orazio Fabiani della Spezia (40 costruiti nel 1889). C’era anche una loco ad accumulazione di vapore. Per memoria, per un incrociatore, 12000 colpi da 76/62 in 4000 cofani da oltre 40 Kg l’uno. il gioco era: dai Depositi Munizioni della Nave alle bettoline coperte (a mano), trasferimento delle bettoline con il personale dall’ormeggio alla boa al molo Pagliari a mezzo rimorchiatori, trasferimento a mano dei cofani dalle bettoline ai carri G, formazione del treno e suo trasferimento dal molo Pagliari alla Polveriera di Vallegrande, trasferimento a mano dei cofani sui carrelli dello scartamento ridotto, movimentazione del trenino fino all’interno dei depositi in caverna, scarico ed accatastamento dei cofani, sempre a mano. E vice versa all’uscita della Nave dal bacino di carenaggio il mese successivo. 3 giorni di ordalia. Immaginare.