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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 9:44 
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Sono un semplice appassionato che abita a Padova e che ha visto circolare spesso le Ale 540 romagnole o triestine e dalle mie parti le loro gemelle Ale 660. Continuo comunque a sperare in una preservazione statica, a questo punto magari attraverso una cessione a titolo gratuito a qualche associazione in modo che nel bilancio non figuri alcuna spesa. Sul discorso di prima, mi limito a un esempio, pur consapevole dei grandi problemi legati alla burocrazia ecc. La stazione di Rocchetta Sant'Antonio Lacedonia è una cattedrale nel deserto e i suoi immobili non credo siano così appetibili commercialmente. Il fatto che ci sia un piccolo museo a cielo aperto potrebbe diventare in parte un'attrattiva, anche se, senza personale e un minimo di vigilanza, ci sarebbe il rischio di atti vandalici. A Isernia c'era un gruppo che si stava attivando. Sulla linea Gemona-Sacile c'è l'ampia area della stazione di Pianzano (se ricordo bene) con rimessa ecc. Penso anche, ma non conosco la situazione specifica, a Cassino e a Viterbo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 9:49 
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Rocchetta? Isernia? Andrea, dai, sii serio...... In quelle regioni non c'è nemmeno un bullone su cui qualcuno abbia interesse, istituzioni, DTR.....deserto. E chi ci va a Isernia a vedere 'sta roba? Già a Napoli - non Rocchetta, Napoli - al museo nazionale ci vanno 4 gatti in croce......


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 9:56 
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Citavo le E.636 ma lo stesso vale per le 740, 640 ed altri gruppi, ora mi inc..o ancora di più perché, come mi dici, altri tagli significano eliminazioni, prima ci sono stati spesi dei soldi e adesso buttano via tutto :evil:
Agli appassionati dispiace sentir dire....chiusa la lineaXXX....eliminato il gruppo E.XXXX ecc ecc, ma il servizio si fa con i soldi e quando questi sono pochi si cerca di non spenderli in cose non produttive, questo chi amministra lo sa bene, anche io stesso fossi l'amministratore cercherei di orientare le risorse economiche la dove ci sia un ritorno delle stesse.
Per cui non critico la poca sensibilità degli amministratori T.I. nei confronti dei rotabili, si può essere sensibili e appassionati quanto si vuole ma senza "lilleri non si lallera" si dice dalle mie parti, sono solo un'po scettico perché lavorando in una azienda di trasporto pubblico (ben più piccola di T.I.) ho visto cose impensabili, ho visto rifare interi nuovi cablaggi su veicoli di riserva e dopo tre mesi venduti per demolizione :shock: :shock: .La mia scetticità sta proprio qui, per esempio, qualcuno citava la D.442, rimetterla in marcia sarebbe stato proibitivo (non esisterebbero neppure i ricambi), ma fare a meno di tre E.636 o 740 e con quelle risorse ripristinare la 442 per Pietrarsa sarebbe stato un'assassinio?


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 10:08 
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La 442 temo fosse ben imbottita d'amianto. Prima del restauro, ci sarebbe stata da pagare pure la decoibentazione.....quando è stata mandata al cannello però i tempi erano ancora immaturi. Fosse adesso da prendere la decisione, qualcuno avrebbe evitato. Ma ormai.....


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 10:12 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 9:11
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Mi riferivo in particolare alla tipologia degli impianti, più che alla location. Sono io il primo che ha detto che a Rocchetta non c'è anima viva, ma cercando un po' penso si possano trovare anche al nord delle aree prive di valore commerciale rilevante, ma più appetibili per una cosa del genere e più accessibili ai turisti e a chi abita in città grandi. Ti ribadisco l'esempio di Primolano. E' ovvio che poi ci vorrebbe anche un sostegno degli Enti Locali e sono consapevole della difficoltà di tutto questo, ma il fatto è che non riesco a capacitarmi dell'idea che quei mezzi possano essere demoliti e non si possa trovare uno spazio di esposizione per loro.
Anni fa si parlava delle officine di Gallarate come possibile sede di un polo museale vivo. Immagino che lì staranno costruendo un residence o qualcosa del genere... O ci sono ancora speranze? E' vero che Pietrarsa è una cattedrale nel deserto, ma almeno è il pretesto (mal sfruttato perché lì ci sarebbe un patrimonio) per tenere in vita (male) dei mezzi che sarebbero altrimenti persi. Il mio primo pensiero, in attesa di tempi migliori, resta quello di evitare le demolizioni che tra l'altro, in presenza di amianto, sarebbero più costose rispetto a un minimo di mautenzione che evite la fuoriuscita delle fibre.


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 Oggetto del messaggio: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 10:59 
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Gallarate era nella fantasia di alcuni.... Comunque è ancora tutto lì che sta venendo avvolto dalla vegetazione, e probabilmente ospiterà qualche marocchino...


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 11:44 
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Ecco dove sarebbe stato bello fare le pulizie primaverili, per riprendere il titolo del thread...


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 12:04 
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A scanso di equivoci, giusto per non essere tacciato di razzismo, parlando di pulizie mi riferivo alla vegetazione e al fatto che quella sarebbe un'ottima sede. Va da sè che se ci mettono locomotive a vapore i marocchini entrerebbero solo come visitatori e non come abitanti, ma quello è un altro discorso...


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 12:54 
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Per mettere tutta l'area a norma, eliminare i tetti di eternit, renderla agibile dal pubblico non so se basterebbero 10 milioni...


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 17:05 
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Iscritto il: martedì 14 dicembre 2010, 19:09
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Paolini.Stefano ha scritto:
La 442 temo fosse ben imbottita d'amianto. Prima del restauro, ci sarebbe stata da pagare pure la decoibentazione.....quando è stata mandata al cannello però i tempi erano ancora immaturi. Fosse adesso da prendere la decisione, qualcuno avrebbe evitato. Ma ormai.....


Esatto! Ogni qualvolta si invia in demolizione un rotabile è una testimonianza che perdiamo per sempre, che releghiamo alla nostra memoria ed all'imobilismo delle fotografie, anche se di ottima qualità. Certo, tutti ci rendiamo conto che sarebbe impossibile, ed illogico, conservare globalmente quanto ha fatto parte della storia dei trasporti, tuttavia alienare dei mezzi di cui ormai esiste solo qualche unità mi pare altresì azzardato; anche se non ne prevedeva il ripristino funzionale, le ALe riminesi avrebbero potuto costituire una ottima fonte di ricambi per le unità triestine. E poi il caso della ALn 990 3018 possibile non abbia insegnato niente a nessuno... :( La demolizione è sempre un atto irrimediabile, un accantonamento può costituire un posticipo della stessa ma anche la possibilità di un riutilizzo in tempi successivi, e negli ultimi anni qualcuno di questi "miracoli", impensabili sino a pochi anni fa, per fortuna è avvenuto! (ALn 772, ALn 556, 741, ed altre). Ma se 20-30 anni fa si fosse indiscriminatamente demolito tutto, oggi nel parco storico avremmo probabilmente solo E626 ed E636, per cui prima di prendere decisioni di cui poi si ha motivo di pentirsi, secondo me sarebbe più saggio continuare a lasciare da parte ciò che nell'immediato può anche non interessare, senza però precludersi eventuali scelte future. D'altronde facciamo così anche noi con le nostre collezioni, o sbaglio?

Enrico N.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 17:12 
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L'esempio di Enrico che cita la Aln 990 3018 andata arrosto è azzeccato perché ricordo che ad Asciano era a lungo rimasta accantonata la 3023, ma poi si decise di demolirla. Fortunatamente è rimasta quella sicula, ma il lavoro da fare si prospetta tutt'altro che agevole. Un'ultima domanda. L'Ale 540 022 e la Le 540 001 di Rimini non hanno un'età (oltre i 50 anni) per le quali potrebbe scattare la tutela della Soprintendenza?


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 17:35 
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Andrea Pd ha scritto:
L'Ale 540 022 e la Le 540 001 di Rimini non hanno un'età (oltre i 50 anni) per le quali potrebbe scattare la tutela della Soprintendenza?

La tutela alla quale ti riferisci dovrebbe riguardare gli edifici ed il limite é da 75 anni in su, ma se da una parte vieta l'abbattimento di tali immobili dall'altra non prevede alcuna sanzione per chi non la rispetta, altrimenti sarebbero stati obbligati a tenere l'intero parco delle E.626!!!
E' un'po come dire ad un bambino....guai se mi disobbedisci :evil: , ma se lo fai non ti dico niente.. :roll: :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 18:51 
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Iscritto il: mercoledì 8 dicembre 2010, 19:16
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Abbiamo ragione un pò tutti; chi ha il cuore che parla, e che vorrebbe che i rotabili che hanno fatto storia fossero un bene che possa testimoniare un epoca, chi invece è un pò più pratico e riconosce le mille difficolta, soprattutto finanziarie, nel gestire i rotabili da salvaguardare. Il nostro tempo, haimè, guarda di più alla parte finanziaria; oggi non si sposta una paglia se non si fa i conti con il "quanto costa? Aggiungerei pure che abbiamo della classe dirigente che sputa sulla nostra storia e se ne infischia del passato del presente e del futuro. Quella ALe 540 e quel Le 540 per la dirigenza di trenitalia, sono solo degli ingombranti pezzi di ruggine che vanno al più presto tolti di mezzo........Vogliamo salvarli? Allora vanno spesi dei soldi; chi li mette a disposizione?......loro no di certo; c'è qualcuno disposto a pagarne il restauro? Allora si faccia avanti e si prenda tutto l'onere del lavoro, spostamento compreso.......e si trovi anche il posto dove poter lavorare senza creare intralcio. Vogliamo salvare questi mezzi per prenderne pezzi di ricambio? Allora bisogna tener conto delle spese di trasporto ecc....ecc....ecc. Questo sicuramente è il discorso che farebbe un qualunque responsabile dell'infrastruttura ferroviaria nazionale........."quanto costa"!!!!!!
Poi i miracoli possono sempre accadere; a patto che ci sia qualche associazione con un buon budget o qualche responsabile che abbia a cuore un "pezzo di storia";ma anche in questo caso ci sono da abbattere un pò di muri.
Voglio farvi un ultimo esempio che la dice lunga su un rotabile che a dirgli storico, è molto poco!!!..........L'ETR 401 sta andando a pezzi!!!!!!
Ognuno rifletta su questo...........

Saluti, Andrea.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 19:07 
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Iscritto il: domenica 26 luglio 2009, 15:05
Messaggi: 301
Località: emilia romagna
La butto lì...
Tempo fa si fece qua sul forum una colletta per aiutare un modellista in difficoltà causa malattia. E venne fuori qualcosa di bello...
Ora, è chiaro che qualsiasi di noi che voglia donare qualche spicciolo quant'unque si faccia, non si arriverà mai a cifre considerevoli per, non dico nemmeno per iniziare il restauro di un solo posacenere di queste due Ale, ma almeno per fare magari una donazione a "adriavapore" di Rimini affichè almeno l'associazione abbia voce in capitolo per cercare di trattenerle il più possibile prima che partano per la fiamma.
E magari nel frattempo se qualcuno "ferrato" potesse avviare qualche iter burocratico che ne possa almeno preservare la fisicità di questi due rotabili...
Io non so manco dove poter inziare, ma mi piacerebbe poter dire... "questo posacenere se non è finito nella fonderia è anche un poco merito mio"...
saluti utopistici
paolo


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 Oggetto del messaggio: Re: Pulizie primaverili al deposito di Rimini?
MessaggioInviato: lunedì 11 aprile 2011, 21:17 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 23:12
Messaggi: 897
Località: Sanremo
Non credo Paolo che si tratti di utopia quanto scrivi,ma di avere la volontà di fare le cose,da parte nostra,degli appassionati,volontà che sicuramente c'è.
Qualcuno mi dirà che magari ci sarà chi non se la sentirà per mille motivi ma non credo costituiscano la maggioranza,certo deve esserci collaborazione non solo da parte nostra,se associazioni e organismi competenti vari di TI e non solo vogliono darsi da fare in qualche modo generando uno sforzo comune bene, altrimenti è logico che non si arrivi da nessuna parte,in tutto questo più piedi per terra di così non si potrebbero avere!
Dice bene chi come Enrico ed altri propone semplicemente anche solo una conservazione statica in attesa di tempi migliori,secondo me non può che fare bene,basterebbe anche solo fermare il cannello o l'odiata "cesoia idraulica" formalizzando una qualsivolgia pratica che possa scongiurare certi "spettri" da autentici pezzi di storia delle nostre FS.
Senza entrare nella solita disquisizione su quanto possa attirare di più o di meno a livello "commerciale" per treni storici una vaporiera con 4 centoporte agganciate siamo tutti ben consci che lo storico non è fatto solo di vaporiere ma anche di Ale ETR ed ALn,e purtroppo solo su queste ultime si ha avuto qualche occhio di riguardo in tempi recenti,ma attenzione a non dimenticare 773 e 873,per non parlare appunto di Settebello Arlecchino od ETR 401,tanto per fare alcuni esempi tra i più noti.
Ora mi pare di capire che queste Ale 540+rimorchiata stiano rischiando molto possiamo fare qualcosa?
Oltretutto il complesso di Trieste è formato da due 540,una seconda e terza serie ma con un rimorchio Le 840,abbiamo invece il Le 540 001 che potrebbe inserirsi perfettamente in compisizione con le unità Triestine, vorrei ricordare tra l'altro che questi rimorchi numerati da Le 540 001-005 erano dotati di cucinino poi disattivato;una peculiarità che oltre a rendere ancor più interessante il pezzo potrebbe risultare utile ripristinare...
Rimango comunque stupito e lo ribadisco,da questa improvvisa decisione,ero convinto che essendo a Rimini fossero in carico nel parco storico :roll:


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