E.645.023 ha scritto:
Serata invernale, tramonto con cielo rosso, stazioncina, biglietteria (con bigliettaio umano, non macchina automatica), con i quadri orario aggiornati della linea a di altre limitrofe, compro il biglietto, è un rettangolino in cartoncino rosa con le scritte in blu, fuori giardinetto con panchina pulita e vasca, con acqua corrente, con pesci rossi che girano.
Annuncio, con voce umana, di treno in transito sul binario 2, dopo un po' rumore in aumento, è una E 444 originale, pulita, con UIC-X rosso fegato e grigio, alcune in tutto grigio, mi sfreccia davanti, una carrozza dopo l'altra, andrà a 150-160 km/h
Dopo un po' l'annuncio del mio treno un "locale", arriva un E 636 con un postale a 2 assi grigio e 4 carrozze 46 e 59 alcune grigie, altre rosso fegato e grigio, porte che si aprono, dal postale vengono caricati e scaricati dei grossi sacchi di posta e un pacco voluminoso. Salgo su una 59 di prima classe declassata a seconda, pulita, velluto rosso sui sedili, alle pareti quadretti in bianco e nero con alcune località italiane famose, riscaldamento acceso ma non soffocante, non ho difficoltà a trovare posto al finestrino, giro la manovella per aprirlo, si sente il tipico rumore di porte che si chiudono, il treno è pronto a partire, fischio del capostazione, il 636 parte con il classico ronzio di motori e trasmissione.
In una stazione successiva ci prendono in deviata su binario di precedenza, poco dopo ci supera a gran velocità un rapido con E 656 e gran confort nei loro colori grigio e panna, più alcune eurofima arancioni con riga bianca.
Ripartiamo, passa il controllore che gentilmente informa me e l'altro viaggiatore presente nello scompartimento che abbiamo alcuni minuti di ritardo.
Arrivo a destinazione che è buio, ho le mani con il tipico, buonissimo, odore metallico di treno.
Ragazzi questo NON è un sogno, era veramente così!
