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 Oggetto del messaggio: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 15:26 
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Roma, anno XIX - Gabinetto privato del Duce

- PAVANATI!

- TOC! Dite, Eccellenza.

- E' tempo che finisca questa storia dell'Isola. Dopo la guerra, farò costruire un ponte tra il continente e la Sicilia, e così questa benedetta favola finirà una volta per sempre. Anzi: meglio pensarci sin d'ora! Convocami subito il Gran Consiglio, boja d'un mond leder!

- Ma, Duce, il bilancio dello Stato ....

- Non discutere, Pavanati! Se dico che s’ha da fare, si farà!

Uno dei crucci del Duce era, come i più informati ben sanno, di riuscir nell’impresa difficilissima di mutare “quell’insieme di prefetture miranti ciascuna al proprio benefizio ch’abbiamo ereditato da’ passati governi”, com’egli saggiamente affermava, in una vera Nazione: unica, coesa, unita - oltreché nella disciplina e nell’ordine - nelle comunicazioni stradali e ferroviarie.

- Cos’è ‘sta storia delle navi traghetto, che recan pochi vagoni ed impiegan ore pella traversata, costringendo la gente a lunghissime attese e scoraggiandone lo spostamento? Siamo nel IXX, boja d’un mond leder! Voglio un ponte capace d’una carrozzabile a quattro corsie e d’una ferrovia a doppio binario. Sulle rotaje che su di esso porremo correranno veementi le Littorine elettriche, che porteranno dalla Penisola all’Isola l’Uomo di già evoluto, e dall’Isola alla Penisola l’Uomo ancor primitivo.
Ciò favorirà assaj presto i matrimoni misti; nel giro d’un ventennio la razza isolana verrà assorbita da quella ariana, e ci sbarazzeremo per sempre di quegl’omuncoli piccoli, neri, baffuti e puzzolenti!

Così dicendo, dette un gran pugno sul tavolo attorno al quale era assiso il Gran Consiglio.

- Siete d’accordo, boja d’un mond leder?

- Si! Viva il Duce! A noi! Il Duce ha sempre ragione!

- Bene. Vi do’ un mese di tempo pella progettazione, ed un altro mese pell’avvio dei cantieri.

- Perdonate, Eccellenza: gl’uomini validi son già tutti sotto le armi. Come faremo pelle maestranze?

- Userete all’uopo prigionieri politici, avversari del Regime, comunisti, socialisti, socialdemocratici, marxisti, leninisti, anarchici e quant’altro. I turni di lavoro saran di ore diciotto al dì, senza ferie alcune. Il Pavanati coordinerà l’edificazione, e riferirà a me tutte le settimane. Il ponte dovrà esser pronto pell’inizio del XX, onde celebrar nel miglior modo il primo Ventennio! Vincere!
Andate, ora: obbedire!

- TOC!

Il battito di numerose paja di tacchi sancì la conclusione del Consiglio. I partecipanti s’allontanaron pensierosi: ognuno di loro sapeva delle gravissime difficoltà del bilancio nazionale, già duramente provato da una guerra da poco iniziata. Ma bisognava obbedire! Ingegnandosi, e quivi era la sfida, pell’edificazione del ponte colla minor spesa possibile.

(continua)


Ultima modifica di Alalà il sabato 17 dicembre 2011, 15:21, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 15:40 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
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Grandeee!! E' tornato Alalà! :D

TOC!
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 15:46 
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Iscritto il: martedì 23 giugno 2009, 12:56
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Bentornato, ne avevamo bisogno :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 15:48 
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Iscritto il: lunedì 16 ottobre 2006, 14:44
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Veggo che non seguite il forum delle notizie dei lettori, camerata Eritreo ... n'ho pubblicato almeno un pajo, d'avventure del Dux, negli utlimi tempi.

A noi!
M.

P.S. Deh, udite quanto suona bene codesto "camerata Eritreo"! Mi ricorda la quarta sponda, la terra d'Affrica, l'Impero! TOC!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 17:06 
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Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
.........subito ho pensato a quale fosse la profezia del sostituto del DVD....................
Scusate.

e....A Noi!

Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 17:14 
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Iscritto il: lunedì 16 ottobre 2006, 14:44
Messaggi: 144
Stimatissimo,

"DVX" risponde alla grafia Romana e sta per "DUX": nulla quindi a che vedere colle moderne diavolerie.

Debbo dirVi che il Vostro pseudonimo "d 341 ionica" m'è assai gradito - ma trarrebbe gran benefizio qualora s'uniformasse allo stile del Ventennio:

"D 341 Jonica"

Vedete così com'è più bello?

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 19:41 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 18:29
Messaggi: 1566
Località: Baruccana
Alalà ha scritto:
Veggo che non seguite il forum delle notizie dei lettori, camerata Eritreo ... n'ho pubblicato almeno un pajo, d'avventure del Dux, negli utlimi tempi.
:oops:
Vero: di solito leggo le tre sezioni di modellismo e poi passo qui in OT.
Rimedio subito e cerco di riportarmi in pari.

Alalà ha scritto:
P.S. Deh, udite quanto suona bene codesto "camerata Eritreo"! Mi ricorda la quarta sponda, la terra d'Affrica, l'Impero! TOC!!!
Un ossequioso ricordo dei tempi passati:
Immagine

TOC!
Lorenzo


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: martedì 13 dicembre 2011, 21:10 
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Iscritto il: lunedì 21 marzo 2011, 22:55
Messaggi: 1098
Località: a Est di Rapa Nui
Grande Alalá.
Dopo tanto sentir parlar di lei,finalmente la leggo,e con gran piacere anche.
Un gran saluto.
BrunoX


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2011, 12:49 
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Camerati, voi mi lusingate colle vostre lodi, ch'io non merito ... ma proseguiamo, senza indugio alcuno, nella narrazione.


Il Pavanati, dovete sapere camerati lettori, ebbe l’idea d’istituire il giorno stesso una Commissione d’istudio ch’arrivasse, senza indugio alcuno, a formulare il progetto esecutivo.
Colle richieste pressanti del Duce, non si scherzava!
A presieder la Commissione fu nominata la personalità la più illustre che la tradizione ferroviaria Italiana potesse a quel tempo vantare: trattavasi dell’ing. Bianchi in persona.

- Ho concepito, illustrissimi colleghi della Commissione, un disegno che dovrebbe risolver la questione, e colla minor spesa. Ajutatemi a srotolare il rotolo ....
E così dicendo cavò da un tubo porta-rotoli un cartiglio lungo metri tre, unto e bisunto, con sopra tracciato uno sgorbio indecifrabile recante tracce di reiterate correzioni fatte colla lametta da barba e col pennino a china e, qui e là, chiazze di sugna e pellicine di mortadella.

- Ecco, vedete? Il ponte lo si farà di barche, anzi di chiatte; non serviranno altissimi piloni né gettate alcune. Su di codeste chiatte inchiavarderemo le rotaje; la carrozzabile non la si farà, chè la ferrovia basta ed avanza!

- Ma le correnti son assaj forti, nello stretto! Ed in caso di mareggiata cos’avverrà, collega?

- Niente! Le chiatte son mobili, e le rotaje flessibili: il ponte s’adatterà mirabilmente alla bisogna, seguendo dolcemente i moti marini, mentre su d’esso le Littorine correranno senza noja alcuna.

- Se lo dite voi ....

A forza di discutere, il tempo era oramai scaduto senza che fosser formulate alternative alcune. Il progetto fu quindi sottoposto, dal Bianchi colla Commissione tutta, al vaglio severo del Duce.

- Bianchi, che avete? Cos’è quell’occhio spento colle occhiaje, cos’è codesta cera diafana e giallastra, cos’è codesta postura tremebonda ed ingobbita? Su colla vita, e drizzate la schiena, perdiana!

- Gli è, Eccellenza, che nel corso del mese dormii assaj poco: compitai calcoli su calcoli sino a consumare un pajo di regoli (n.d.a.: a que’ tempi le calcolatrici Divisumma l’Olivetti non l’aveva ancora inventate). Osservate: moltiplicando lo sforzo di taglio pel momento flettente elevato al cubo e cavandone la radice quadrata, ne consegue che ...

- Me ne frego della radice quadrata, e pure di quella rettangolare! Auguratevi di non aver fallato i vostri calcoli, boja d’un mond leder! (e qui dette un gran pugno sullo scrittojo).

- Ritengo i miei conti - all’incirca - esatti, Duce. Un sol dubbio m’assale, e desidero manifestarVelo: non so come far passare le navi pello stretto, una volta fatto il ponte, Eccellenza.

- Siete il solito cacadubbi, Bianchi! Temete per così poco: la vostra idea è geniale, ed io l’apprezzo assaj. Gettate il cuore oltre l’ostacolo, come v’ho sempre insegnato: io me ne frego dei navigli, de’ traghetti, delle carboniere, de’ mercantili tutti. Essi faranno il giro della Sicilia! Vincere!

TOC! Il battito unisono de’ tacchi dell’assemblea sancì l’accordo unanime al volere del Dux.
Nel giro d’un mese furon aperti i cantieri, e nel volger di un anno il ponte fu approntato.

(sèguita)


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2011, 13:45 
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Iscritto il: domenica 26 luglio 2009, 15:05
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Località: emilia romagna
Son contento anche io che sia ritornato il camerata Alalà, i suoi racconti son sempre molto affabili, interessantissimi e non per ultimo proiettati gajardamente alle generazioni postume e future.
Ma, se mi è permesso, vorrei dire a sua eccellenza il camerata Alalà, in qualità di puro romagnolo doc al 100% che il duce, ops, volevo dire Sua Eccellenza Ill.ma il Duce parrebbe più probabile che imprecasse in codesto modo; "boja d'un chèn leder". Il gergo "mondo" è altresì molto più felsineo che non romagnolo.
Salutando romagnolissimamente (che non è ne romanamente ne col pugno chiuso sinistro)
Auguro a Lei e la di Lei Famiglia, felici festività :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: mercoledì 14 dicembre 2011, 19:05 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 11:24
Messaggi: 905
Località: Ravenna
Vi giunga un altro plauso dalla terra di Romagna, o camerata. Ma permettemi solamente di notare (dacchè la delazione non è pratica degna), come per ben due fiate Vi si sia apostrofato con il debosciato "lei", e Voi, perdiana! non abbiate tosto messo mano a quello strumento che costì, nella città degli Esarchi, è detto "parpagnano", ovvero bastone lungo e leggero reso flessibile e robusto anzichenò da una accurata stagionatura all'ombra.
Vi chiedo venia per l'ardire e la prolissità, e con immutata stima attendo il Vostro Verbo.
Vincere!
Devotissimo Vostro,
L'Espresso dell'Amarissimo


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: giovedì 15 dicembre 2011, 16:01 
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Sull'uso del mellifluo "lei", invalso dopo il Ventennio ad opera delle congreghe di debosciati senza spina dorsale adusi a passar il pomeriggio del sabato sdravaccati nelle sale dei caffè dinanzi agli schermi radiovisivi colla sigaretta all'anglolo della bocca anziche dedicarsi alla più assai salutare pratica della ginnastica in piazza e del salto nel cerchio di fuoco, ebbi già molte volte a lanciare, inascoltati, i miei strali. Ad nauseam.

Idem per la mollccia e viscida stretta di mano, foriera di scambi d'unto corporale e di batteri patogeni, infimo sottoprodotto d'un'era fondata sull'ambiguo, sulla collusione, sul voltar gabbana al voltar del vento, sulla rinuncia stessa alla virilità. Poh! Deve l'Uomo degno di questo nome salutar a viso aperto, issando il braccio destro colla mano ben aperta e distesa a mostrar la palma - disarmata e pertanto simbolo di lealtà - ed al contempo batter i tacchi l'un contro l'altro in un sonoro: TOC!

M.


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: giovedì 15 dicembre 2011, 16:03 
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Reggio di Calabria, anno XX

Una limpida, radiosa giornata d’inizio Marzo salutò col benvenuto il convoglio inaugurale che s’apprestava a valicare su rotaja, pella prima volta nella storia, lo stretto di Messina. Trattavasi d’un ETR 200 nuovo di zecca, imbandierato a festa e col Fascio Littorio d’ottone sfolgorante ben saldo sul frontale.
Ah, quale trionfo la nostra Patria s’apprestava a celebrare! Che smacco pelle potenze nemiche!

Ai comandi, il Duce.

A bordo i membri tutti della Commissione, capitanati dal Bianchi, oltre ai rappresentanti delle più alte cariche del PNF, della Commissione Suprema Di Difesa, del Consiglio Nazionale delle Corporazioni, del Comitato Corporativo Centrale e del Consiglio Nazionale dell'Educazione delle Scienze e delle Arti, del GUF, della GIL, dell'Opera Nazionale Balilla, dell'Associazione Famiglie Caduti Mutilati e Feriti per la Rivoluzione, dei Fasci Femminili con le dipendenti Sezioni Massaie Rurali, Operaie e Lavoranti a Domicilio, delle Associazioni dei PNF, dell'Opera Nazionale Dopolavoro, dell'unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia, del Comitato Olimpionico Nazionale Italiano, della Lega Navale Italiana, dell’Unione Nazionale del Senato, dell'istituto Nazionale di Cultura, dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, dell'Associazione Nazionale Combattenti, dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti in Guerra, del Gruppo delle Medaglie d'Oro Al Valor Militare d'Italia, dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, della Legione Volontari d'Italia, della Legione Garibaldina, dei Reparti Arditi d'Italia, dei Reparti d'Arma, del Comitato Nazionale Forestale.

Su diecine e diecine d’imbarcazioni erano invece ubicate le delegazioni della stampa Italiana e straniera, affinché tutto l’orbe terracqueo sapesse cosa si sapeva e si osava fare nella nostra Patria, a dispetto delle sanzioni inique a noi applicate faziosamente e proditoriamente dalla Società delle Nazioni, ed in barba allo spocchio delle potenze plutocratiche ch’avversavano il nostro nascente Impero!

- Tira su il pantografo, Pavanati! Perdiana, ‘sto treno fila ch’è una meraviglia: avrei voglia di lanciarlo ai duecento. Ma stavolta andremo invece assaj piano, come prevede il canovaccio di questa trionfale giornata, affinché dalle barche tutti possan godere con agio dello spettacolo ch’andremo a dar loro. Vincere!

Ed in effetti fu uno spettacolo meraviglioso veder dalle barche l’incedere maestoso sul ponte dell’elettrotreno, col Duce ed il Pavanati ritti in cabina col braccio proteso nel saluto Romano!

- Che prevede il menù, Pavanati? Ho un certo languore.

- Una volta giunti a Messina, Eccellenza, presiederete il banchetto d’onore. Cucina romagniuola come piace a Voi, Duce: tortellini al ragù di majale, zampone colle lenticchie, ciccioli fritti, bignè colla panna e caffè.

- Ed il lambrusco, ed il sangiovese?

- A fiumi, Eccellenza.

- Molto bene ... ehi, ma che fa quella nave laggiù? Passami il binocolo, Pavanati!

(prosiegue)


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: giovedì 15 dicembre 2011, 17:23 
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Iscritto il: venerdì 2 settembre 2011, 9:38
Messaggi: 110
Località: Roma Trastevere
Vogliate Voi, oh camerata Alalà toglierci al più presto dall'affanno che codesto vostro raccontar ha ingenerato nei nostri cuori trepidanti nell'ignoranza dei fatti.
Ainoi miseri ignoranti delle eroiche gesta e dei perigli occorsi da chi ha dato la luce a questa patria!!!
TOC!


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 Oggetto del messaggio: Re: LA PROFEZIA DEL DVX
MessaggioInviato: giovedì 15 dicembre 2011, 17:35 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
Messaggi: 921
Località: Viareggio
Camerata Alalà attendo con ansia il proseguio della avvincente narrazione delle mirabolanti gesta di Sua Eccellenza il Duce. Colgo inoltre l'occasione per porgere un augurio di serene e felici festività a Voi et famiglia.
A noi!!!
Toc.
Carlo Pezzini


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