EritreoCazzulati ha scritto:
Mattia646 ha scritto:
possibile che il sistema economico mondiale sia così "storto" da rendere necessarie delle guerre per poter recuperare terreno (a livello economico)?
Beh, più o meno era così anche ai tempi dei Romani quindi direi che non è tanto colpa del sistema economico quanto proprio dell'essere umano, il quale a quanto pare non è in grado di raggiungere la soddisfazione dei propri bisogni ed il benessere suo e della comunità a cui appartiene senza prevalicare i diritti di altri esseri umani.
In qualche migliaio di anni di storia dell'uomo abbiamo le varie guerre organizzate dagli USA, poi tornando un po'indietro le invasioni più o meno pacifiche dell'est europa da parte dell'URSS, le smanie di dominio mondiale dei nazisti, le politiche coloniali degli ex imperi inglese, francese e spagnolo e così via fino ad arrivare ai Romani, ai Greci, ai Macedoni, agli Egiziani ed ancora più indietro alle varie tribù delle caverne!
Sono coinvolte democrazie e dittature, economie liberiste e socialiste ed anche gente che ai suoi tempi neanche sapeva cosa fosse l'economia o addirittura una struttura statale: l'unica costante è che varie comunità di uomini si sono combattute e tutt'ora si combattono nel tentativo di raggiungere o di incrementare il proprio livello di benessere.
Le uniche cose che sono cambiate da 10000 anni fa ad oggi sono la dimensione e la velocità con cui si susseguono questi conflitti e questa è un'altra delle ragioni per cui non mi scandalizzo affatto se anche noi facciamo spesa militare: semplicemente non credo nella capacità dell'uomo di vivere in pace con i suoi simili...
Ciao,
Lorenzo
Sono d' accordo con Lorenzo, ma solo fino ad un certo punto.
L' Europa e' la culla della civilta' occidentale, fondatasi sulla cultura grecoromana e ... sull' espansionismo militare romano che l' ha diffusa.
Il disgregarsi dell' impero romano ha generato piu' di 1.000 ( mille ! ) anni di guerre tra una nazione e l' altra, tra una confederazione di alleati ed un' altra.
La prima e la seconda guerra mondiale hanno avuto le loro radici qui ed hanno avuto per l' Europa e per il mondo intero costi in termini materiali ed umani enormi, che paghiamo ancora, dato che molte instabilita' attuali ( ad esempio l' eterna conflittualita' tra arabi ed israeliani, l' assurda realta' della Corea del Nord ) sono dovute alle scelte fatte subito dopo la seconda guerra mondiale ed il suo proseguimento, che fu la guerra di Corea.
Dopo la seconda guerra mondiale il nascere dei blocchi contrapposti USA-URSS ha creato una situazione forzosa di pax europea, sempre pero' sotto la minaccia di una nuova guerra.
Il disgregarsi dell' URSS ha cessato anche questa minaccia.
Il nascere e l' espandersi della UE hanno evidenziato la precisa volonta' dei diversi paesi europei di diventare partner ed alleati e di abbandonare definitivamente ogni e qualsivoglia velleita' bellica nei confronti dei vicini.
Sono piu' di 60 anni che i francesi non temono piu' di essere invasi dai vicini tedeschi, dopo centinaia di anni di peridioche guerre.
I cecoslovacchi hanno deciso pacificamente che preferivano dividere la loro ( artificiosa ) nazione in due repubbliche autonome, senza il benche' minimo atto di violenza, in totale pace e di comune accordo.
Forse sara' così in futuro anche per i belgi. Nessuno, pero', in tutta Europa, teme che le diatribe interne tra valloni e fiamminghi possano sfociare in una guerra civile.
L' Europa ha imparato amaramente dal proprio sanguinoso passato che si puo' vivere in pace col vicino, anzi che si puo' collaborare assieme per il bene e l' interesse comune.
Credo che l' Europa, da questo punto di vista, sia diventato un esempio per il mondo.
Varrebbe la pena, percio', che i paesi europei facessero un ulteriore sforzo di unificazione, pur mantendo le proprie autonomie ed individualita'.
Un' Europa piu' unita, con un esercito proprio ed una politica estera ed economica comune sarebbe una potenza mondiale in grado di influire sugli equilibri del mondo. E non credo proprio che lo farebbe esportando guerre, ma cercando di preservare la pace.
Un' Europa così sarebbe scomoda per tutte le altre grandi potenze, che la vedrebbero come un rivale pericoloso.
Nessuno mi puo' togliere dalla mente che l' attuale attacco all' Euro non sia un vero e proprio atto di guerra, che ha lo scopo di impedire o, per lo meno, di rallentare questo processo.
Le diverse nazioni europee, poi, ci mettono del loro, asserragliandosi dietro i propri interessi particolari, che dividono invece di unire.
In specifico i britannici continuano imperterriti a prediligere l' alleato americano agli alleati europei, i francesi non riescono a dimenticare la loro grandeur ( ormai molto poco credibile ... ), i tedeschi pensano di potere fare a meno degli altri, anzi che altre nazioni europee ( a comiciare da noi ) costituiscano un pericolo per loro, gli italiani continuano imperterriti a sperperare confidando nella protezione data dall' Euro, etc.
La crisi economica ( nata dagli USA e non in Europa, ci tengo a precisarlo... ) non sta certo aiutando gli europei nel tentativo di ulteriore unificazione.
Sicuramente saro' un sognatore, ma credo che i nostri figli vedranno un giorno un' Europa diversa e migliore. E quel giorno il mondo intero ne giovera'.
Per il momento accontentiamoci di non finire, se ci riusciamo, nel tritacarne del fallimento economico nazionale. Sarebbe il fallimento dell' Euro e la rovina per l' intero continente europeo.
Saluti
Stefano.