licio ha scritto:
tu sei privato e ce l'hai coi pubblici
Io non ce l'ho con nessuno!
E' solo che odio le discriminazioni, a maggior ragione quando è lo Stato a imporle ed a creare cittadini di serie A e di serie B e purtroppo devo constatare che qui in Italia i lavoratori non sono tutti uguali:
- ci sono gli iper privilegiati del settore pubblico che magari guadagnano 1350 euro dopo 25 anni come la tua fidanzata e magari si comportano anche in modo onesto semplicemente facendo il loro lavoro, magari invece prendono anche solo 700-800 euro al mese ma non fanno una beneamata mazza tutto il giorno (per non parlare di quelli con uno zero dietro in più...)
- un gradino sotto ci sono i pur privilegiati dipendenti privati con il posto fisso (categoria di cui io faccio parte), che magari si spaccano la schiena tutto il giorno e si guadagnano onestamente la pagnotta, magari invece si grattano dalla mattina alla sera (o addirittura rubano come quelli della SEA qualche tempo fa!) perché poi tanto il modo per far passare il licenziamento per ingiusto lo si trova sempre
- poi c'è tutta la marea di autonomi e di precari che però se non altro pur tra mille difficoltà la pagnotta riescono a portarla a casa: lì è molto più difficile trovare i casi di gente che non lavora, anzi è molto più facile trovare casi di sfruttamento
- poi ci sono tutti quelli che tirano a campare coi lavoretti in nero: buon per quelli che ci riescono se non c'è proprio altro a disposizione, quando però cominciamo a parlare di gente che percepisce sussidi di disoccupazione o di invalidità oppure è pensionato (magari baby!) il discorso cambia profondamente
- poi ci sono i disoccupati che non riescono a trovare un lavoro e che sono emarginati dalle regole di cui godono soprattutto le prime due categorie oppure quelli che NON VOGLIONO trovarsi un lavoro, più o meno per le ragioni di cui al punto precedente.
Questa situazione NON VA BENE!
Con questa riforma ci sarebbe stata la possibilità di riallineare finalmente tutte queste varie umanità in un contratto unico valido per tutti. Non dico sulla base dell'anacronistico contratto a tempo indeterminato, ma ci sarebbero state decine e decine di esempi da cui copiare (Francia, Svizzera... per non scomodare la Germania che dato lo stato delle nostre finanze è obiettivamente irraggiungibile): si sarebbe tolto un po' alle prime due categorie per dare molto alle altre. E invece per i pubblici non cambia nulla, per i privati a tempo indeterminato non cambia quasi nulla e tutte le altre categorie, permanendo praticamente tutte le discriminazioni del precedente Statuto dei Lavoratori, restano più o meno nello stesso brodo, magari con una leggera velocizzazione del turnover tra i lavoratori ma nulla più. Questa sarebbe una riforma?
licio ha scritto:
... non fare in media con i baroni universitari o i top manager dell'Eni !
Però dovrei farla con i vari Marchionne o Ghizzoni tra i privati vero?
Le statistiche sono statistiche ed in quanto tali considerano sia il top manager che la classica ultima ruota del carro.
La campana di Gauss non la puoi tagliare a metà, al limite puoi smussarne gli estremi: se vuoi togliere i top manager quindi, allora vanno tolte anche le ultime ruote del carro e la statistica torna lo stesso!
Ciao,
Lorenzo
P.S.: e comunque mi dispiace che non scrivi spesso. E' bello discutere con gente che la pensa in modo diverso: è una cosa che allarga le prospettive e spinge alla riflessione o comunque alla ricerca di una documentazione migliore e più completa. Poi magari le "ricette" restano diverse ma almeno si riesce a ragionarci su ed eventualmente a rendersi conto se si scrivono boiate... almeno per me è così!
