lotta tra la vita e la morte la CT Roberta Rolandi, in servizio sul treno di trenord da brescia a breno di oggi, coinvolto nell'incidente al passaggio a livello di cortefranca. scusate , ma stasera rivolgo un pensiero a Lei..........

Roberta Rolandi, 44 anni, nello schianto ha riportato traumi addominali, toracici e vertebrali e non era cosciente al momento del ricovero.

Con tutta probalilità la prognosi verrà sciolta nelle prossime ore.


http://www.giornaledibrescia.it/in-prov ... -1.1259863



http://www.giornaledibrescia.it/in-prov ... -1.1259925

Forza Roberta anche da parte mia.
Questa mattina ho sentito alla radio che il marito, macchinista, è morto poco tempo fa sulla stessa linea e in circostanze analoghe; qualcuno può confermare questa tragica analogia? Mi auguro che sia una "invenzione giornalistica", se fosse vero sarebbe veramente una tragedia sulla tragedia per tutta la famiglia.
Auguri ancora

Anni fa non era andata distrutta la 343 FNM...?

si purtroppo il marito macchinista è caduto sul lavoro sempre su quel tratto di ferrovia, la cosa triste, macabra, e disgustosa è che i giornalisti si attaccano a sta cosa per fare scalpore invece di parlare di quanti coglioni circolano senza rispettare il codice della strada.....
per di piu' con camion e affini. che schifo !!! mi fa piacere sapere che Roberta è fuori pericolo!!! bene..... la brescia iseo edolo è una ferrovia dove parecchi PL sono stati eliminati e dove quelli rimanenti sono stati messi in sicurezza (tutti!!). il problema italiano è la CIVILTA' (educazione civica) .....cosa spinge una persona a non fermarsi ad un semaforo rosso sapendo che puo' causare una strage?.....è sconvolgente ragazzi...... dove vogliamo andare?? sento parlare di crescita, economia e robe varie.......io penso che non si fa strada fino a che non si impara a rispettare il prossimo e le regole di convivenza. io vedo persone che buttano carta per terra, che sporcano con le scarpe i sedili, che non si fermano ad un rosso, allo stop, davanti alle strisce pedonali.che tentano sempre di fottere il prossimo, di evadere e fregare sempre qualcuno. chi attraversa i binari quando esiste un sottopassaggio e poi piange perchè l'amico finisce sotto un treno....e si potrebbe andare avanti....

Si chiama Educazione Civica. La studiavamo a scuola, oltre a riceverla dai nostri genitori. Poi è arrivato Drive-in.

Verissimo..., quanto triste però....

In bocca al lupo speriamo che si possa riprendere...

quoto!! per andare al lavoro,passo 2 volte al giorno da un PL,che abbastanza spesso mi capita di trovare chiuso,ebbene se a distanza di 100 metri e più vedo che si accende il rosso e rallento per fermarmi,più di una volta ho trovato il "furbo" che mi sorpassa accelerando a tutta per passare,contando su quei 10-15 secondi che passano tra l'accensione del rosso e l'abbassamento delle sbarre.

CONDIVIDO!!!

Condivido pienamente anche io. Giusto prendersela con i politici, ma loro sono le specchio del paese, non una cosa a parte. Riguardo i passaggi ai livelli, ricordo quando ero in vacanza nella bellissima Puglia, e tra 20 giorni ci ritorno, che verso Bari Palese erano morti qualche anno fa due ragazzini travolti dal treno dopo che erano passati sotto le sbarre abbassate e attraversato i binari. Massimo rispetto, naturalmente, per chi perde la vita, ma mi fece parecchio arrabbiare il titolo sul giornale che era del tipo "treno assassino" o qualcosa del genere. Questa disgrazie dovrebbero essere l'occasione non per porre l'attenzione contro il treno o sul fatto che ci sia un passaggio a livello che, se rispettato, è più che sicuro, ma per invitare la gente al rispetto delle regole più semplici e teoricamente ovvie del nostro vivere sociale.

Non voglio assolutamente giustificare nè tantomeno comprendere chi non si ferma al PL, ho già detto che al camionista in questione io toglierei la patente a vita, però, detto tra noi, ad una persona media che non frega niente di treni e che ha sempre fretta bisogna riconoscere che a volte i PL fanno venire il latte alle ginocchia!
Guardate questo filmato http://www.youtube.com/watch?v=cPyojf089sc
Che senso ha che dal momento che il PL si abbassa passano 4 minuti (minuti!!) prima che arrivi il treno e non appena è passato 4 secondi per rialzare le sbarre? E questo non è nemmeno il peggiore della mia zona per tempi di attesa.
Ma ci vuole molto a far abbassare le sbarre quando il treno è a 30 secondi dal PL?
C'è un motivo valido per attese così lunghe??
Scusate lo sfogo ma questa è una domanda che mi ha sempre assillato!

Pochi sabati fa mi trovavo in stazione a Lissone per il transito di un Autozug, mi sono fermato almeno un paio d'ore, ebbene, ho visto vari regionali fare sosta, in stazione, (impresenziata), è presente il sottopassaggio, almeno la metà dei passeggeri attraversava i binari, addirittura gente anziana e in un paio di casi col treno in arrivo da senso opposto...
GD
OT: a proposito di civiltà itaGLIana, l'importante è vincere gli europei...(!)

Signori, purtroppo questa è la (triste) Italia.
Le descrizioni qui sopra riportate sono uno specchio "efficace" di questo Paese. Purtroppo.
In Italia vige spesso (e sempre più) la sfida alle regole, il non rispetto dei regolamenti.
Spero sempre che qualcosa cambi...

Andiamo in ordine di importanza:
FORZA ROBERTA! Non mollare, questo mondo ha bisogno di te!!
Secondo: a noi italiani piace fare i furbi ma non vogliamo essere scoperti, se uno attraversa i binari (col sottopassaggio e le scritte di avviso!) e finisce sotto il treno, non è colpa sua, ma in ordine: di Moretti, del macchinista, del capotreno e del dirigente movimento.
Nessuno si è mai opposto a questo modo di vedere le cose (chi si ricorda i passaggi a livello a semibarriere? Che fine hanno fatto?) ed ora ne subiamo le conseguenze.
In Svizzera, dove ci sono dei bipedi uguali a noi, la Retica passa per le strade e nessuno si lamenta.
In Finlandia due ragazzi italiani finirono con la slitta sotto il treno e le autorità si "rammaricarono", da noi chiuderebbero la linea.
Siamo italiani, dobbiamo sopportarci!
Massimo
Dimenticavo, chi, in questi incidenti muore, paga il conto più alto che la vita chiede a noi. A tutti loro ed ai loro congiunti va il mio più profondo rispetto e vicinanza d'animo.

Mah... io sinceramente non condivido più di tanto la tua ultima parte...
Per carità... tutto il rispetto per la perdita di qualcuno, ma se quel qualcuno è stupido e, nella fattispecie, finisce sotto il treno, a piedi, o peggio, con la sua auto (rischiando quindi di fare deragliare) beh... sinceramente... non mi fa poi tanta pena...