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 Oggetto del messaggio: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferroviaria
MessaggioInviato: venerdì 5 ottobre 2012, 19:32 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 18:51
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quindicenni dell'anno domini 2012 siete fortunati: avete fotocamere digitali ad alta risoluzione asa/iso a scelta, tempi e diaframmi a gogò. Comunque tutto questo non fa di voi dei bravi fotografi amatoriali, ci vuole occhio, visione di quello che accadrà al momento dello scatto (ma lo dovete sapere prima cosa volete ottenere): questo è solo il sermone di una persona che ha cominciato a fare foto ai treni alla vostra età, nell'ottobre del 1972. Con quale fotocamera? Una Agfa Rapid, (vedi http://www.lyndrup.dk/ken/Engelsk/Agfa/ ... 0I%20E.htm) fotocamera all'avanguardia (si fa per dire) acquistata per 3.000 (tremila) lire alla Standa di Milano: diagramma f come fisso (forse un f4), tempo u come unico (circa 1/100), pellicola a formato 24x24 mm da 21 din pari a 100 asa/iso (della serie basta e avanza) e tanta voglia di portare a casa immagini di quei mastodonti neri (così li vedevo io a bordo della mia bicicletta lungo il sentiero di servizio della Padova–Bassano) che dall'estate del 1969 andavo a vedere nella stazione di Vigodarzere, un impianto ferroviario da plastico, o al di qua del ponte ferroviario verso Padova, ma senza mai avere la possibilità di bloccarne gli sbuffi sulla pellicola (ma nella mia testa la 745 069, ultima in funzione del suo gruppo, è ancora ben chiara).
Posto una delle foto scattate in quell'ottobre di quarant'anni fa, esattamente la n° 33: si trattava della 743 007 che, insieme alla 366, era una delle due locomotive assegnate al DL di Padova per i servizi merci su Bassano, un raccoglitore e un treno di pietrisco come in questo caso. La mia avventura con la fotografia ferroviaria è iniziata allora e prosegue ancor oggi, con la stessa passione e lo stesso entusiasmo nel cercare di portare a casa delle "buone foto": in quarant'anni il mio modo di fotografare si è trasformato, evoluto (spero!!!) ma sempre senza pensare che la foto debba essere la "perfezione" (leggi sole alle spalle sempre e comunque, se c'è meglio, se non c'è inventarsi comunque un bello scatto), bel tempo, brutto tempo, giorno o notte, non importa. La ferrovia è un meccanismo che viaggia H24/365 giorni-anno e perciò si fotografa in H24/365 giorni-anno... A voi giovani, che tra quarant'anni fotograferete con degli occhiali ad alta risoluzione o recuperando direttamente le immagini dalla memoria del vostro cervello (non sappiamo dove andrà la tecnologia, se arrivasse in fretta potremmo avere una buona risoluzione della 745 069....), dico solo di non accontentarvi mai del risultato, di cercare sempre il massimo della qualità, solo così potrete avere soddisfazioni come le ho avute io e continuo ad averle.


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743_007-Pontevigodarzere-1972-10-xx-BruzzoMarco.jpg
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 Oggetto del messaggio: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferroviaria
MessaggioInviato: venerdì 5 ottobre 2012, 20:21 
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Iscritto il: domenica 2 dicembre 2007, 11:43
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Tanto fortunati mica tanto, rischiano pure di farsela sequestrare dalla PolFer. Almeno una volta si aveva meno tecnologia ma più "respiro".


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: sabato 6 ottobre 2012, 7:36 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 18:51
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Polfer: nell'ottobre del 1973, con tanto di autorizzazione del Direttore Compartimentale, venni fermato a Treviso "in un giorno" cinque volte tra Polfer e ferrovieri
Poi ricordo che in quegli anni (specialmente nella seconda metà degli anni settanta) con il terrorismo incombente il fatto di essere fermati e identificati era all'ordine del giorno ma, onestamente, la cosa non mi dava fastidio. Come ho già avuto modo di scrivere alcuni miei coetanei venivano caricati dalla Celere, io fermato dalla Polfer.

Quanto al sequestro della fotocamera lo stesso deve essere motivato (in realtà è un sequestro temporaneo che dovrebbe essere convalidato entro un tot di ore - non ricordo quante - dal magistrato di turno): qualora vi prelevassero la fotocamera dovete farla impacchettare con del nastro adesivo e firmare di vostro pugno tra nastro adesivo e carta per impedire che la stessa (e la scheda) vengano manomesse prima della conferma di sequestro da parte del magistrato, se questo avvenisse potrete chiedere che un vostro incaricato (legale o perito) presenzi allo scarico e alla perizia sul "pericolosissimo" materiale fotografico ivi contenuto (foto di treni).
Ricordo che le banchine delle stazioni sono luoghi pubblici, l'unica contestazione può venire dai cittadini che per tutelare la propria immagine, potrebbero non gradire di essere fotografati (non c'entra una mazza con la privacy, è una legge molto più datata). Quanto al famoso Regio Decreto a cui si è appellata un'impresa ferroviaria della capitale per minacciare (mezzo stampa) di denunciare un avvocato che stava fotografando (da quello che si legge sulla cronaca) in una stazione un'apparecchiatura a servizio dei cittadini non funzionante, lo stesso RD è stato abolito con Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n.66 Codice dell'ordinamento militare pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 106 dell'8 maggio 2010 - Suppl. Ordinario n. 84. Ovviamente l'impresa stessa, scoperto dai giornali online che la legge non c'era più, ... sembra non aver fatto nulla.
Quanto ai vigilantes privati non hanno alcuna autorità per impedire il fatto di fare foto e anche per identificare le persone: lo possono fare solo i ferrovieri addetti alla controlleria nell'ambito delle loro funzioni ufficiali (status di pubblico ufficiale) che non sono certo quelle di identificare una persona perchè fotografa treni, non so lo status della protezione aziendale di RFI: comunque, dal momento che non abbiamo nulla da nascondere, potete declinare le vostre generalità specificando che lo fate per cortesia nei confronti di chi vi vuole identificare ricordando che non hanno titolo per richiederle.
Quanto alle foto in stazione mi è capitato di essere reguardito nella galleria delle carrozze di Milano Centrale non più tardi del luglio scorso, un vigilantes mi ha invitato a non fotografare e allora ho spiegato che è permesso fotografare nelle aree pubbliche di un bene dello Stato - anche se concesso in uso - in cui non sia esposto eplicito e motivato divieto ai sensi di legge, come ad esempio le caserme che sono bene dello Stato ma comunque zona militare RICONOSCIUTA e soprattutto non normalmente accessibile al pubblico. Ricordo che sul suolo pubblico tra una legge dello Stato e un regolamento interno di una società (privata e a maggior ragione pubblica o a partecipazione pubblica) è la legge dello Stato che ha validità......


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: sabato 6 ottobre 2012, 9:58 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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The Dark Master ha scritto:
Tanto fortunati mica tanto, rischiano pure di farsela sequestrare dalla PolFer. Almeno una volta si aveva meno tecnologia ma più "respiro".


Ancora con queste fantasie?? Ma te le sogni la notte i SEQUESTRI di fotocamere??? A parte che non c'entra nulla con l'oggetto del topic, comunque fortuna che Marco Bruzzo ti ha spiegato (per l'ennesima volta) come funziona la faccenda.
Il topic è interessante perché manda un messaggio positivo ai giovani invitandoli a fotografare, non certo a incutergli fobie di vario genere.
Giovani! Non fatevi terrorizzare dai timorati di dio ma fotografate, fotografate e ancora fotografate! (possibilmente scattate belle foto).


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: sabato 6 ottobre 2012, 13:59 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
Messaggi: 1953
Località: Messina
Io ho cominciato a 14 anni ed ho impiegato diversi mesi solo per rendermi conto che in alcune c'erano dei pali tra me e il treno fotografato. Non proprio un talento innato...quindi, ma mi sono applicato giorno e notte e dopo 21 anni posso dire di aver avuto belle soddisfazioni, più per la passione di farle che per il piacere di rivederle (quando diventano tante, la maggiorparte non le rivedi più... valle a trovare!).

Buone foto a tutti.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: sabato 6 ottobre 2012, 20:32 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 9:52
Messaggi: 552
Località: Roma
Sono passati 26 anni da quel mio primo rullino in formato 110:
se rivedo quelle foto, trovo una sequenza di mezzi sulla Roma-Napoli nel 1986... un paio di solide E.626 con dei merci, la E.424.079 con un locale navetta, una ALe 803 con la sua bella cromia d'origine...

Ho cominciato a 10 anni e mi sono reso conto che il buio era il mio nemico (mio papà mi portava a vedere i treni di pomeriggio e dopo un po' calavano le tenebre!),
a 11 ho tolto qualche palo di troppo dalle inquadrature,
a 12 sono riuscito a farmi portare sulla Paola-Cosenza per l'ultima cremagliera, sulla Pontremolese per le ALe 790 che avevo visto solo sui libri, in Adriatica per il crepuscolo dei 428... foto così così, ma che ricordi!

Scattate, divertitevi.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: sabato 6 ottobre 2012, 21:12 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 19:26
Messaggi: 2268
Località: Roma Tiburtina linea merci
fotografiamo tutti! sperando però di non vedere più scene come quelle di oggi a Pistoia al momento della manovra delle due 685... che poi l'età media di certi atteggiamenti è molto bassa, quindi rientra in topic :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: domenica 7 ottobre 2012, 6:50 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
Messaggi: 1381
Località: Friuli Venezia Giulia
Ho incominciato a fotografare treni da vecchiotto, dopo i 30, avevo già una reflex Canon Ftb con 2 obiettivi, e sviluppavo e stampavo da solo il b/n. Avrei solo una raccomandazione da fare ai giovani fotografi: imparate un po' di teoria !!
Oggi sia le macchine che i telefonini permettono di fare di tutto, ma la foto si fa con la testa.
Seconde me sapere un po' di teoria sul "mosso" sulla "profondità di campo" e su quella che una volta era la "sensibilità della pellicola" è importante per fare buone foto ed esistono macchine anche compatte in cui si possono impostare i valori di temp e diaframma.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: domenica 7 ottobre 2012, 9:35 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Marco,io non ho quindici anni ....però vorrei una dritta:se acquisto solo il corpo macchina,che so,una Nikon o una Canon reflex dgt,potrò usare gli obiettivi della mia vecchia 35mm(Olympus OM2)??grazie!


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: domenica 7 ottobre 2012, 12:03 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4986
Località: Pistoia
Puoi usare gli obbiettivi che sono compatibili, quindi devono avere lo stesso attacco ed avere lo stesso tipo di connessioni elettriche e/o meccaniche per il comando della messa a fuoco e del diaframma.

Il caso che proponi penso sia impossibile, a meno che non siano obbiettivi universali a cui è possibile montare un adattatore specifico.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: domenica 7 ottobre 2012, 14:02 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Certo... ma se come facevo con la vecchia 35mm di mio padre(Leica F3 del 1953)ed anche a metà anni 80 con
la citata Om2,lavorassi in MANUALE,non avrei problemi di interfaccia elettronica!del resto anche con la videocamera
-anzi con LE videocamere- spesso tolgo gli automatismi e vado in manuale:per esempio,durante i transfer da pellicola a video, diaframma e messa a fuoco devono essere regolati manualmente!!


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: domenica 7 ottobre 2012, 19:08 
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Messaggi: 503
Località: fontaniva padova
Marco! Complimenti per la foto che hai messo....ogni volta che rivedo le 743 che andavano a Bassno col merci, che io guardavo manovrare tutti i pomeriggi a Cittadella.....mi viene da piangere..!!
Ciao, Giovanni.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: lunedì 8 ottobre 2012, 11:04 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2778
Località: Legnano (MI)
Marco sei fortunato tu che hai visto quei "mastodonti" dal vivo o noi che vediamo le E 464? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: martedì 9 ottobre 2012, 10:11 
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Iscritto il: giovedì 3 dicembre 2009, 15:57
Messaggi: 1066
I giovani fotografi di oggi sono più fortunati poichè con le fotocamere digitali non hanno costi di sviluppo. Quando avevo 10 anni (anni 90 in cui c'erano le mitiche livree MDVC/E) ero già appassionato di ferrovie ed edifici industriali e ricordo che quando nel rullino c'erano foto di questo tipo mamma doveva portarle a sviluppare di nascosto di papà (molto parsimosioso...) per evitare storie.


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 Oggetto del messaggio: Re: ai quindicenni che si affacciano alla fotografia ferrovi
MessaggioInviato: martedì 9 ottobre 2012, 10:48 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 18:51
Messaggi: 774
Mattia646 ha scritto:
Marco sei fortunato tu che hai visto quei "mastodonti" dal vivo o noi che vediamo le E 464? :wink:

E' una questione di prospettive....... io ritengo che sia stato fortunato mo padre che, all'età di 13 anni, fu portato da mio nonno al PL di Montà (periferia di Padova) a vedere sfrecciare il primo Rapido trainato dalla 691.
Tra trenta o quarant'anni ci sarà un giovane che scriverà di quanto sei stato fortunato a vedere le E 464 (di cui uno o due esemplari saranno preservati assieme a un treno di MDVC e uno di MDVE) che, livrea XMPR orribile a parte, non sono poi malaccio


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