quindicenni dell'anno domini 2012 siete fortunati: avete fotocamere digitali ad alta risoluzione asa/iso a scelta, tempi e diaframmi a gogò. Comunque tutto questo non fa di voi dei bravi fotografi amatoriali, ci vuole occhio, visione di quello che accadrà al momento dello scatto (ma lo dovete sapere prima cosa volete ottenere): questo è solo il sermone di una persona che ha cominciato a fare foto ai treni alla vostra età, nell'ottobre del 1972. Con quale fotocamera? Una Agfa Rapid, (vedi
http://www.lyndrup.dk/ken/Engelsk/Agfa/ ... 0I%20E.htm) fotocamera all'avanguardia (si fa per dire) acquistata per 3.000 (tremila) lire alla Standa di Milano: diagramma f come fisso (forse un f4), tempo u come unico (circa 1/100), pellicola a formato 24x24 mm da 21 din pari a 100 asa/iso (della serie basta e avanza) e tanta voglia di portare a casa immagini di quei mastodonti neri (così li vedevo io a bordo della mia bicicletta lungo il sentiero di servizio della Padova–Bassano) che dall'estate del 1969 andavo a vedere nella stazione di Vigodarzere, un impianto ferroviario da plastico, o al di qua del ponte ferroviario verso Padova, ma senza mai avere la possibilità di bloccarne gli sbuffi sulla pellicola (ma nella mia testa la 745 069, ultima in funzione del suo gruppo, è ancora ben chiara).
Posto una delle foto scattate in quell'ottobre di quarant'anni fa, esattamente la n° 33: si trattava della 743 007 che, insieme alla 366, era una delle due locomotive assegnate al DL di Padova per i servizi merci su Bassano, un raccoglitore e un treno di pietrisco come in questo caso. La mia avventura con la fotografia ferroviaria è iniziata allora e prosegue ancor oggi, con la stessa passione e lo stesso entusiasmo nel cercare di portare a casa delle "buone foto": in quarant'anni il mio modo di fotografare si è trasformato, evoluto (spero!!!) ma sempre senza pensare che la foto debba essere la "perfezione" (leggi sole alle spalle sempre e comunque, se c'è meglio, se non c'è inventarsi comunque un bello scatto), bel tempo, brutto tempo, giorno o notte, non importa. La ferrovia è un meccanismo che viaggia H24/365 giorni-anno e perciò si fotografa in H24/365 giorni-anno... A voi giovani, che tra quarant'anni fotograferete con degli occhiali ad alta risoluzione o recuperando direttamente le immagini dalla memoria del vostro cervello (non sappiamo dove andrà la tecnologia, se arrivasse in fretta potremmo avere una buona risoluzione della 745 069....), dico solo di non accontentarvi mai del risultato, di cercare sempre il massimo della qualità, solo così potrete avere soddisfazioni come le ho avute io e continuo ad averle.