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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 19 ottobre 2012, 13:40 
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Un saluto a tutti ed un grazie a Stefano per le fotografie postate di un diretto internazionale a Chiusa nel 1921, composizione ispirata dall'analisi di alcune circolari recapitatemi anni fa' da Pietro ed incrociate con le composizioni veritiere da manuale Fs del 1927. Il convoglio e' di sole 4 carrozze a causa del limitato spazio disponibile, ma non si distacca di molto dalla realta'. Dai dati del 1927, per un convoglio di 7 carrozze a carrelli in salita verso Brennero era indispensabile la doppia trazione a vapore ed il massimo che riusciva a trainare una sola locomotiva era di 5 carrozze a carrelli. Spero che vi riesca di recuperare anche i modelli di una carrozza letti ed una ristorante CIWL: basta andare sulla baia ed inserire 'CIWL' o 'Orient Express' e ci sono in continuazione delle offerte, talvolta del set 860 di liliput, altre delle singole carrozze, in confezione di rimedio. Comunque, completerebbero in maniera ulteriormente verosimile la composizione relativa al un servizio verso Monaco di Baviera con carrozze delle ex Ferrovie Bavaresi (BaySt B). Se fosse infine possibile trovare qualche modello di carrozze a carrelli tipo Sudbahn, si potrebbe ipotizzare di realizzare anche qualche servizio d'epoca verso Vienna. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 30 ottobre 2012, 22:50 
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Ma dopo tutte le disquisizioni precedenti ...
Ma per quale razza di motivo ci si dovrebbe interessare alle carrozze, straniere poi, in epoca II ?

Dai ! Proviamo a farci una domanda così brusca, e vediamo se ne esce qualcosa di interessante.

La mia breve esperienza (qualche mese) di ricerca, mi ha fatto capire che quello delle carrozze datate è un mondo lontano, nel tempo e nel modo di pensare.
E mi ha fatto rivivere un poco le sensazioni provate nel ricostruire con un plastico una situazione, pure essa, in Epoca II.

E' un mondo diveso dal nostro. Eppure simile ! Già !

Non avevano l' Alta Velocità, come l' abbiamo noi, ma avevano locomotive in grado di correre a 80 e forse 100 km/h.
Il divario di velocità fra il treno ed il cavallo, mezzo di trasporto individuale di allora, era considerevole.
Come lo è oggi quello fra il treno ad alta velocità e la nostra automobile.

Ho sentito di commessi viaggiatori, non numerosissimi, che usavano il treno per spostarsi. Probabilmente passavano più tempo in treno che dai clienti ...
Nell' orario del Brennero anni '20 ci sono ben 3 coppie di treni internazionali.
Segno che c' era un bel traffico fra nazioni, malgrado i severi controlli doganali di allora, le differenti monete, la scarsa conoscenza dei posti.
E malgrado la difficoltà delle lingue, che più di oggi poneva barriere.

In una foto che mostra il Diretto 5 della Sudbahn mentre è fermo a Bolzano, si conta una cinquantina di persone.
A giudicare dal vestiario sono di un po' tutte le classi sociali.

Ma quale esperienza doveva essere fare un viaggio, che sò, Roma Monaco !
Oggi viaggiamo molto, e ci sembra normale vedere paesaggi diversi.
E se non viaggiamo fisicamente, abbiamo le mappe dei satelliti, e StreetView, con cui possiamo vedere quasi tutto il mondo.

Sappiamo tutto di oggi, ma fatichiamo non poco anche solo ad immaginare com' era ieri.
Un pittore, in occasione di un viaggio, attraversa le Alpi e fissa su tela un' immagine per lui inusuale. E' nata un' opera d' arte, che magari diventa famosa.
E la fama dell' opera è dovuta sia alla capacità del pittore, sia alla singolarità del paesaggio rappresentato.
Un po' come un internet di 100 anni fà. L' informazione non è arrivata tramite cavi o radioonde, codificata in digitale, ma è arrivata tramite una tela.
Che qualcuno ha avuto modo di vedere, anche una sola volta. Ed in mezzo ai soliti panorami della sua memoria, rimane impressa, e rappresenta tutti i mondi che lui può solo immaginare.
E che noi, invece, con internet possiamo vedere, e coi mezzi odierni, possiamo visitare più facilmente che un tempo.

L' eco delle passioni e delle voci di allora si è ormai sopito. Ma per chi ha vissuto quelle epoche, quella era la vita. E lì mettevano tutte le loro energie.
Non era una vita in bianco e nero, come forse alcune foto ci possono suggerire. Sì, i loro vestiti non si dicostavano tanto dal nero, o da qualche raro bianco.
Ma le montagne erano colorate come oggi. Ed il cielo era azzurro come lo vediamo noi.


Ecco. Questo io vedo in un treno di 100 anni fà.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 31 ottobre 2012, 7:02 
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Nome: Maurizio Bellesia
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Bravi Stefano&Stefano!
Questo sì che è un bel Topic.
Anche se non faccio l'epoca II, godibilissimo.

Sto alla finestra sempre affacciato, non fermatevi. Non fermiamoci.

Maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 1 novembre 2012, 17:18 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Maurizio il Vaporista ha scritto:
Bravi Stefano&Stefano!


Bhè, grazie, ma il merito è di fermod (l' altro Stefano), di Pietro Merlo e di altri che hanno raccolto/raccolgono i dati storici.

Maurizio il Vaporista ha scritto:
Non fermiamoci.


Concordo. Anche se la difficoltà dell' argomento stà nel fatto che è un' epoca poco popolare.
Pochissimi i plastici ambientati in quell' epoca, e quindi piccolo mercato e pochi modelli disponibili.

Anche se ora è meglio che tempo fà.

Chissà che questa discussione non contribuisca a far venire voglia a qualcun altro di fare un plastico in epoca II.
O, semplicemente, a riprodurre un certo convoglio di una certa linea.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 7 novembre 2012, 10:34 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Agli appassionati di treni in epoca II, vorrei segnalare la consegna di una novita': il carro frigorifero con insegna della Birra San Marco, di cui era stata auspicata la realizzazione proprio in questo thread. Articolo 50011 di Heris con marcatura FS Italia Hg 947.001.
Inoltre, sull'ultimo numero di Tutto Treno (268 Nov 2012), ho trovato a pag 54 la proposta della AVD Models per la realizzazione in resina di una carro postale FS tipo UM/UP a cassa di legno, livrea verde vagone, ottimo per la nostre composizioni anno 1927. Appena ho maggiori informazioni, le posto. Ciao, Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 12:33 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Ho comprato oggi il numero di novembre de ITreni dove c'e' una recensione relativa al carro trasporto Birra riprodotto da Heris con le insegne della Birra San Marco. Mi ricordavo che Heris aveva in catalogo dei carri delle ex KKsB austriache che a memoria erano molto simili al carro postato da Carmelo Ferrante a pag 39 di questo thread, mentre la recensione de ITreni dice che il modello 'avendo utilizzato come base di partenza un modello tedesco, alcuni dettagli non corrispondono del tutto al vero ma nel complesso la riproduzione e' convincente'. Le maggiori differenze mi sembra che riguardino a prima vista le quattro botole di carico sul tetto (diventate solo due) e la scala sulla parete posteriore che mancherebbe completamente. Qualcuno l'ha gia' acquistato? Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 13:38 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
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Località: Roma
Cita:
Ecco. Questo io vedo in un treno di 100 anni fà.

Bellissimo intervento, quasi poetico. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere / Esposizione IG Gothard
MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 14:27 
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Per attivare un po la discussione presento alcune foto (non tutte mie) di una esposizione tenuta la primavera scorsa nei storici locali del'Buffet' (= ristorante della stazione) di Goeschenen, proprio quello dove i i treni espresso del gottardo fermavano 45 minuti per permettere ai passeggeri di consumare il pranzo (procedimento utilizato fino ca 1902-05 con la definitiva introduzione dei vagoni ristorante su tutti i treni).

La IG Gotthard é un gruppo di appassionati dell'epoca I (si uno!!...) che gestiscono un grande impianto modulare che riproduce la parte terminale della rampa nord del S. Gottardo, tra Gurtnellen Goeachenen.
particolare per un impianto modulare é il fatto che la linea é realmente in salita, salendo di ca 1 m nei ca 25 m di linea.

L'ambientazione é rigorosamente 1880-1920, prima della elettrificazione (e di tutte le modifiche a cio legate, spec rifacimento/rinforzo di vari ponti).

Il materiale rotabile é, per l'epoca 1880, basata completamente sui prodotti artigianali di GBmodell e su autocostruzioni/moifiche.
Per l'epoca 1910-20 si fa invece uso di quanto offre il mercato (dell'ottone... oltre a un po di Liliput/Roco) oltre che di alcune modifiche/autocostruzioni.

Le mie capacitâ di fotografo hanno seriamente mostrato i loro limiti, e solo poche foto risultano utilizzabili...

Visione d'insieme della stazione di Göschenen:
Allegato:
Staz Göschenen.jpg
Staz Göschenen.jpg [ 232.85 KiB | Osservato 8770 volte ]


cavalleria GB: A3T (futura A3/5 ) e C3t (D3/3):
Allegato:
GB A3_5 ridotto.jpg
GB A3_5 ridotto.jpg [ 247.22 KiB | Osservato 8770 volte ]


resto segue...
sebastiano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 16:36 
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Località: milano
Caro Sebastiano, bellisime composizioni. Proseguendo dopo Airolo i treni penso arrivavano poi in Italia via Chiasso. Mi sembra di vedere in quarta posizione dell'espresso una carrozza in livrea blu del 'Treno Lampo' della Gotthardbahn. E in quinta posizione, una carrozza delle Ferrovie del Baden. Grazie ancora per i contributi. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 9 novembre 2012, 20:37 
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Anche a mè pare un impianto ben fatto.
Mi pare ben riprodotta l' atmosfera di 100 anni fà.

Ho cercato un sito del gruppo, ma non l' ho trovato.
In compenso ho trovato questo filmato :

http://www.youtube.com/watch?v=-NS325H2i0I


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 10 novembre 2012, 16:41 
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Località: milano
Ho visionato il filmato del plastico del Gottardo a Goshenen: al min 1.02 si vede la riproduzione della carrozza mista italiana ex Rete Adriatica a carrelli di Chistian Gohl.

Sempre dal sito dell'Artigiano Svizzero:

Immagine

Immagine

Molto interessante la riproduzione del tetto originale in tela olona sopra i vestiboli di ingresso e tutti i particolari del tetto, con gli areatori, la pedana di accesso e la scala sulla testata.

Al min. 1,32 la riproduzione della carrozza mista delle Ferrovie dell'EST a carrelli di Collard, in composizione ad un espresso internazionale di carrozze in livrea blu della Gotthardbahn.

Sulla fine del filamato, una bella composizione di un treno di Lusso composto esclusivamente da carrozze a carrelli di prima classe della Gottharbahn in livrea blu assieme ad una carrozza ristorante delle CIWL ancora in cassa di teack e con lucernario.
Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 22 novembre 2012, 14:53 
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In consegna la carrozza letti CIWL tipo S di Ls Models art 49132, che sul catalogo e' indicata come epoca II. Riproduce la carrozza nr 3438 in livrea 1932. Sulla fiancata delle scritte in lingua turca: Yatakli-Vagon II-III Mevki e l'indicazione della classe: II-III classe. Qualcuno sa' qualcosa di piu' sull'impiego di questa carrozza? Sulle caratteristiche, guardo sull'indice del Behrein e riferisco. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2012, 10:31 
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@ fermod: chiaramente tutti i treni di Goschenen, se non regionali arrivavano a Chiasso e in parte continuavano (almeno alcune carrozze) per Milano.

@ste.klausen21: no il gruppo non é molto presente sul WEB... e con il filmato mi hai 'bruciato' il clou della presentazione..... :evil: :roll: :lol:

Alcune altre foto del particolare parco rotabili presentato:

Qui una delle mitiche carrozze di prima classe e balconata parziale: in tutto erano quasi 40 e diventarono il machio di fabbrica' della GB, che ne era molto fiera ( basta vedere i rapporti annuali...)!

Vicino un misto C+bagaglio usato per i treni regionali sulla rampa Nord, che aveva pochissimo traffico locale.
Allegato:
GB prima a balconata.jpg
GB prima a balconata.jpg [ 231.4 KiB | Osservato 8602 volte ]


qui il suo schema (da http://gotthardbahn.ch/)
Allegato:
GB vagone A con galleria schema.png
GB vagone A con galleria schema.png [ 135.98 KiB | Osservato 8602 volte ]


Questa invece é un 'pezzo unico': la balconata lungo l'intera carrozza, ma non ebbe seguito (la prossima ebbe il corridoio interno , come le odierne carrozze a scompartimenti).
Allegato:
GB prima a balconata completa.jpg
GB prima a balconata completa.jpg [ 217.88 KiB | Osservato 8602 volte ]


Dalle informazioni in nostro possesso é quasi sicuro che queste carrozze arrivavano fino a Milano.

sebastiano

p.s: per la LSM 'turca'..... immagino facesse istambul-Ankara (anche il fatto che sia di II-III... in europa erano nomalmente I-II)... non so come mai di tutte le varianti possibili scelgono proprio questa...
Sul foro francese qualcuno (PierreB ?) aveva trovato una foto di una carrozza CIWL e scritte in turco presa nel sud della francia, ma nessuno aveva saputo dire se ci arrivasse regolarmente o era un 'riposizionamento' dopo manutenzione nelle officine CIWL)


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2012, 13:37 
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Un grazie a Sebastiamo e vediamo se piano piano riusciamo a rilanciare questo thread.
Le carrozze svizzere delle ultime foto penso abbiano un'ambientazione di fine secolo, anteriore alle composizioni postate a partire dal 1908, dove la parte del leone la fanno gia' le carrozze a carrelli in livrea blu con le lettere GB in oro.
Per la carrozza in consegna di Ls Models, dall'elenco delle carrozze CIWL, la carrozza 3438 faceva parte della serie 3432-3455 costruite da Birmingham nel 1929. Il Berhend annota: pour Tourquie ed il tipo preciso sarebbe l'SGT.
Pobabimente una carrozza costruita alla fine del periodo della Belle Epoque dei viaggi turistici in treno, terminata con la grande crisi del 1929. A memoria, la CIWL aveva optato per delle carrozze con servizi di tipo turistico (SGT) di seconda e terza classe, per venire incontro alle esigenze di una clientela meno facoltosa. Anche secondo me, la carrozza non avrebbe impiego nei treni verso l'Italia postati nel nostro filetto, dove i servizi sono di solito di prima classe o misti di prima/seconda. A questo punto, anch'io preferisco aspettare la proposta dell'art 49131 che dovrebbe contenere tre carrozze S2 in livrea dell'anno 1926 o dell'art 49133 con tre carrozze letti tipo S1 livrea 1932. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2012, 22:24 
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sebamat ha scritto:
@ste.klausen21: ... e con il filmato mi hai 'bruciato' il clou della presentazione.....


Oops, mi spiace sinceramente, perchè l' impianto è molto bello e merita una presentazione adeguata.


Stefano Minghetti


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