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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: giovedì 10 gennaio 2013, 22:20 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Quoto Andrea, Chicco devi pubblicare! Il booster era un ottimo aperitivo, ora vogliamo un bel primo!!!
Concludi qualcosa, porta a termine una parte! Pubblica!!!
C'è bisogno di creativa, amore per quel che si fa, pazienza, serenità d' animo, tutte cose che tu riesci a trasmettere con le parole!!!
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2013, 22:13 
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Torrino-Pollino ha scritto:
Concludi qualcosa, porta a termine una parte! Pubblica!!!

Forse dovrei farmi una casa editrice per pubblicare. Non bastava Andrea a dirmi di finire. Adesso ce n'é un altro. Obbedisco e vado avanti.
Ecco una nuova partita di finestroni per un capannone con vetri eterogenei, come d'uso all'epoca:

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Ed ecco un interno, desolatamente vuoto. Adesso il problema che si pone é arredarlo con un gran numero di macchinari inizio novecento per la filatura del cotone. Li possiamo fare in fotoincisione, resina, metallo bianco, non mi metetrò nemmeno a cercare qualcosa sul mercato, ma mi occorre qualche bella foto esplicativa se non qualche disegno di queste macchine. Per certo saranno movimentati da cinghie e pulegge poste a soffitto e mosse da pochi motori elettrici. Qualche idea?

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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: venerdì 18 gennaio 2013, 22:48 
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...


Ultima modifica di Dario Durandi il domenica 9 luglio 2017, 21:46, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: giovedì 21 febbraio 2013, 14:58 
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Nel frattempo sono andato avanti un pochino con la torre di rifornimento idrico. Adesso é completata e pronta per essere installata al suo posto, con la scala con i soliti gradini in ferro infissi nella struttura e i tubi di adduzione e prelievo. Rimane solo l'invecchiamento, che per altro sarà molto leggero, trattandosi di un manufatto quasi nuovo e comunque in ottimo stato di manutenzione.
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Al vero sarebbe tutto in calcestruzzo armato gettato a vista, e allora per simulare le tavole da armatura, che al vero lasciano l'inconfondibile texture sulle opere, dopo le solite varie pensate seguite da molte prove mi sono inventato il metodo che vado ad illustrare.
Alla solita struttura in mdf in questo caso incollato a strati e successivamente lavorato al tornio, ho incollato, devo dire con pazienza, innumerevoli striscioline di carta e cartoncini di vari colori e spessori, a simulare l'irregolarità delle tavole dei casseri.

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Ho poi praticato con l'aiuto di una dima fotoincisa i fori relativi ai gradini, essi pure frutto di fotoincisione e trattati con brunitore per l'ottone per dare loro l'aspetto di ferro ossidato. I gradini sono stati poi inseriti con una lievissima traccia di colla vinilica.

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Ho utilizzato un listellino navale per garantire che tutti i gradini sporgessero allo stesso modo.

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E' stata poi la volta delle tubazioni, in bacchette di alluminio, con inseriti sottili spezzoni di guaina termoretraibile per simulare velocemente le giunzioni e i collari di fissaggio al muro in filo di rame ritorto. Una colorazione grigio piombo uniformerà il tutto.

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Viene il momento dell'assemblaggio finale, e allora per i corretti centraggi e per aumentare la resistenza meccanica dell'incollaggio , sono solito inserire tra le parti da cogiungere delle spine, in questo caso chiodini senza testa, in appositi fori, accorgimento che elimina anche le antiestetiche fessure alla base di tanti edifici che purtroppo si vedono ben fotografati in troppi plastici.

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Adesso torno a dedicarmi alle controrotaie dei deviatoi del piazzale. E' pur sempre un diorama ferroviario...


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: giovedì 21 febbraio 2013, 15:37 
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Iscritto il: lunedì 9 ottobre 2006, 17:27
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Località: Torre vedetta di Amon Sûl (Colle Vento)
Davvero notevole!


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: giovedì 21 febbraio 2013, 19:11 
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Nome: Alessandro Rizzello
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 15:50
Messaggi: 1559
Località: Pistoia
Molto interessante la tecnica per il calcestruzzo "facciavista", con un leggero invecchiamento la resa sarà eccellente.
Si tratta di un materiale di cui modellisticamente si "indaga" poco, al contrario del pietrame...
Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: venerdì 22 febbraio 2013, 22:52 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 13:12
Messaggi: 1530
Meticoloso, preciso, "eccelso"..
Bravo! è evidente la tua passione, alquanto rara, per la ricerca del massimo realismo, senza mezze misure ne deroghe, lo studio di tecniche semplici ma raffinate per rappresentare nel modo più puntuale ogni materiale e ogni forma. Questo emerge da quello che scrivi e che ci regali in fotografia, un vero piacere vederne di nuove!
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: sabato 23 febbraio 2013, 16:20 
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Iscritto il: venerdì 14 ottobre 2011, 16:08
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Località: Frosinone
capolinea ha scritto:
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Grazie a tutti, l'immagine di Stanga-Tibb é esattamente quello che avevo in mente. Naturalmente l'autocostruzione é la sola strada praticabile per realizzare quello che da tempo mi sono immaginato.
Solo che voglio cercare qualche ispirazione "plausibile" e veritiera, materiale da archeologia industriale.
Stufo delle solite stazioni, dei soliti tracciati, delle cose già viste insomma, da tempo sto cercando nuove ispirazioni.
Allora ho pensato ad uno stabilimento industriale degli anni venti trenta del secolo scorso, e amante dell'architettura razionalista ho cercato di coniugare entrambe le cose. Ho fatto un lungo studio sugli edifici industriali e mi sono progettato una fabbrica, che per ora mi immagino possa essere un cotonificio, questo per rendere veritiero un buon movimento di carri, come dice bigboy60, anche di amministrazioni straniere, prodotti chimici dalla Germania, carbone dal Belgio: A tale scopo nella fabbrica c'é anche una poderosa centrale termica per la produzione di vapore alimentata da due poderose caldaie di tipo Cornovaglia con una altissima ciminiera. Tutti gli edifici sono in scala esatta, molto grandi per gli standard abituali.
Ma naturalmente il tempo a disposizione é quel che é...

complimenti, è fantastico!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: sabato 23 febbraio 2013, 18:16 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
Chicco, lavoro bellissimo, una sola domanda, ma perchè ti sei scervellato a fare i gradini, quando avevi bell' e pronte le grappette per cucitrici?
Maniaco (della fotoincisione)! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: sabato 23 febbraio 2013, 18:37 
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Località: piemonte
Grazie ragazzi dei complimenti, mi toccherà mandare un panettone ciascuno per Natale!
Torrino-Pollino ha scritto:
ma perchè ti sei scervellato a fare i gradini, quando avevi bell' e pronte le grappette per cucitrici?

Preferisci la risposta standard: "ah, non ci avevo mica pensato!" oppure sapere che possiedo uno scalino vero di una ciminiera e che in scala questo mi fa 4,8 mm e che di quella misura non ci sono le graffette?
Torrino-Pollino ha scritto:
Maniaco (della fotoincisione)!

Si é vero, quando incominci a guardarci un po' dentro é un tunnel da cui poi non riesci più ad uscire. Ma quando vedrai i deviatoi Phoenix in alpacca...
ciao Fabrizio!


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: domenica 24 febbraio 2013, 22:05 
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Iscritto il: sabato 11 ottobre 2008, 8:35
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capolinea ha scritto:

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mmmmm Chicco, i gradini non sono tutti ben messi orizzontalmente......come mai?
e poi non hai previsto la gabbia di protezione? con queste altezze penso sia d'obbligo o no?
ciao.

Ot: ma sei sparito?


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: lunedì 25 febbraio 2013, 11:59 
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ciao Peppardo, poi ti rispondo anche in privato.
I gradini sono un poco storti perché sono ancora da raddrizzare, all'epoca della foto erano stati appena incollati, e a inserirli nei fori, molto "giusti", alle volte si deformano, sono pur sempre in ottone da 0,4 mm. All'epoca poi, 1935 o giù di li, le gabbie di protezione, come sulle ciminiere del resto, erano di là da venire...


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: martedì 16 aprile 2013, 18:44 
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Un saluto a tutti, era un po' di tempo che non mi dedicavo alla maquette industriale, impegnato in altre avventure.
E' qui venuto il tempo di pensare alla recinzione di tutta l'area. E così mi sono messo a guardarmi intorno cercando ispirazioni in vecchi complessi industriali, che dalle mie parti abbondano, anche se purtroppo sono per lo più dismessi.
Un progettino veloce e ho incominciato a preparare i vari semilavorati che assemblati costituiranno le prove di fattibilità di un bel muro di cinta lungo almeno tre metri.
Qui vediamo l'mdf tagliato con la sega circolare sempre sapendo dove si trovano le dita.

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e successivamente una prima prova di assemblaggio

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e una seconda
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e già che ci siamo un cancello, che non é razionalista ma potrebbe essere di un nucleo di stabilimento preesistente...

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e ancora prove

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E adesso sto valutando di fare uno stampo in gomma e realizzare i mille tocchetti che servono in resina.
Il seguito nelle prossime puntate, in attesa dei Vostri commenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: martedì 16 aprile 2013, 18:57 
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Iscritto il: lunedì 3 ottobre 2011, 14:47
Messaggi: 174
Ottimo lavoro, la professionalità delle fotoincisioni è evidente :shock: ma sopratutto mi piace che lavori a strati (o layer) come ad esempio per il muro di recinzione, un modo che pochi usano ma che secondo me, se usato nel modo giusto ci puoi praticamente fare qualsiasi cosa! Poi sono incuriosito dal tuo utilizzo dell' mdf..è un materiale compatto e facilmente lavorabile, per strutture architettoniche dovrebbe essere l' ideale (spessori 2 / 3 / 4 mm ?).


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 Oggetto del messaggio: Re: DIORAMA: MAQUETTE INDUSTRIALE
MessaggioInviato: martedì 16 aprile 2013, 19:01 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7516
Località: Fabriano
Ma dove andrà il reticolato, il muro non ci sarà, giusto? Somigliano tanto a quei muri presenti intorno ai palazzi di Ostia Lido, città nata tardi, evolutasi nel ventennio con forte vocazione razionalista.
Belli!


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