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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: venerdì 23 agosto 2013, 18:09 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Mi pare che gli interventi che precedono stiano mettendo in luce il fatto che nello sviluppo tecnico non ci sono strade o vie scontate.
Ogni soluzione ha prò e contro.

E questo si applica a tutte le branche : dalla tecnica trazionistica fino al segnalamento, dalla composizione degli orari fino alla commercializzazione del prodotto trasporto.

La discussione si fà interessante.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: venerdì 23 agosto 2013, 21:18 
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Iscritto il: sabato 28 febbraio 2009, 11:32
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E.636.082 ha scritto:
Cita:


Cio' anche se pur nata vecchia ( che era tutto da vedere )la E.656 era o è ancora molto affidabile.
E che in ogni caso la E.656 è stata una locomotiva per chi le utilizzava e UTILIZZATE la migliore del parco FS.
nata vecchia ma giovane per il servizio.


Veramente il motivo per cui si ordinavano macchine poco innovative era proprio per avere una buona affidabilità, resa possibile dall'utilizzo di soluzioni già ben sperimentate e migliorate e messe a punto in anni di esperienza.


Ultima modifica di tipomilano il venerdì 23 agosto 2013, 21:47, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: venerdì 23 agosto 2013, 21:43 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 23:10
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Località: Contea di Hazzard
Una domanda, in alternativa ai caimani, le FS che macchine avrebbero potuto progettare?
Se avevano bisogno impellente di locomotori affidabili la strada da seguire era quella...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: venerdì 23 agosto 2013, 21:49 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
emilio444 ha scritto:
Moretti lavora per TI per FSI o per tutte e due? Nell'ultimo caso non c'è conflitto di interessi?

Moretti è a capo della holding FSI, la quale comprende sia TI sia RFI; quindi ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: venerdì 23 agosto 2013, 23:23 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
A meno di non importare qualcosa dai belgi (anche loro vanno a 3000 V), secondo me non c'erano tante alternative, negli anni '70. Anche perchè Croazia, Russia, ecc. erano oltre la cortina di ferro e mi pare difficile che un paese Nato importasse tecnologia URSS, al di là della differenza di scartamento. Al limite la Francia (anche se bisognava covertire da 1500 a 3000 V e non era facile), ma in ogni caso quella era un'epoca dove ognuno faceva da sè. L'elettronica era ancora agli esperimenti dell' E 444.005, e comunque sarebbe diventata affidabile dopo una decina d'anni, per il resto non c'era nulla, a parte una miglioria alla E 646.

Cos'aveva il Belgio da offrire negli anni '74-'75? Anche se stiamo andando sul fantaferroviario...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 7:13 
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Iscritto il: sabato 28 febbraio 2009, 11:32
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Bomby ha scritto:
Cos'aveva il Belgio da offrire negli anni '74-'75? Anche se stiamo andando sul fantaferroviario...



In quegli anni non si usava comprare treni all'estero, non c'era l'obbligo di fare la gara europea e si preferiva aiutare l'industria italiana.

Però forse si poteva progettare qualcosa di più innovativo, per l'elettronica di potenza era presto, ma per la parte meccanica: l'impostazione generale del caimano e' quella della E636, anteguerra!

Negli stessi anni, infatti, in Svizzera nasce il re 6/6, con cassa unica senza il soffietto in mezzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 7:16 
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Iscritto il: lunedì 27 febbraio 2006, 18:00
Messaggi: 1499
Le 632-633 sono nate male,hanno dato un mare di grattacapi agli ingegneri FS,problemi d'infanzia in parte risolti,ma alla fine l'esperienza insegna,infatti sul finire degli anni 80,con tutta l'esperienza acquisita è nata la perfezione chiamata 652.Per quanto riguarda le 656 sono nate vecchiette?Negli anni d'oro della loro carriera non ho MAI visto un caimano chiedere riserva,complice anche la manutenzione perfetta eseguita,allora,nei depositi d'assegnazione.Se le 626 e 636 sono vissute quasi 50 anni le 656 ne avrebbero vissuto almeno 70.In quest'ultimo periodo stiamo assistendo a molti soccorsi,proprio da parte di 656,nei confronti di 464 guastate.Quanti TAF sono costretti a fermarsi ogni giorno per vari problemi?Se questo è materiale dalla bassa manutenzione ma frequente quanti anni di vita hanno ancora d'avanti?Lo scopriremo solo vivendo :wink: :wink: :wink: :wink: saluti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 9:43 
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Nome: Antonio M. G.
Iscritto il: martedì 2 ottobre 2012, 10:02
Messaggi: 1598
...


Ultima modifica di tonymau il lunedì 15 maggio 2017, 9:01, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 10:21 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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Località: Casteo
Ecco il risultato PRATICO delle scemenze partorite dai burocrati dell'ANSF a cui aggiungere le decisioni del monopolista dalle Spalle Coperte MORETTI che di fatto ha mandato in demolizione numerose carrozze tipo X ancora nuove, ancora VALIDE!!!
TUTTI IN BUS che sono ultrasicuri ed ultraeconomici

=====================
www.leggo.it/NEWS/ITALIA/trenitalia_lou ... 8065.shtml

BELLUNO - Trenitalia lascia a piedi i pellegrini di Lourdes. Nessun treno in partenza da Belluno: i fedeli dovranno andare fino a Treviso per cominciare il loro viaggio. E poco importa, a Trenitalia, se la maggior parte dei pellegrini è anziana o ammalata: per loro non ci sono carrozze che possano arrivare fino a Belluno: o Treviso o niente.

Il 5 settembre partirà il tradizionale viaggio verso il santuario francese, con la guida dell'Unitalsi. Ma per la prima volta dopo decenni, il treno con gli ammalati non partirà dalla stazione di Belluno. Spiega Gino Zornitta, vicepresidente dell'Unitalsi di Belluno: «Le motivazioni sono di natura tecnica: sono state modificate le chiusure delle porte, centralizzate dalla carrozza di testa. Questo però è possibile solo con treni elettrici, mentre a Belluno arrivano solo locomotrici diesel».
============================

Adesso aspettiamo le giustificazioni del solito tecnocrate di turno pronto a difendere le scelte dei Nemici della Ferrovia (ANSF, URSF, FS, TI, RFI, politici, parassiti, gentaglia varia, tutti uniti per costringere la gente ad utilizzare le FRECCE dimmerda o l'auto privata).


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 15:58 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Sono d'accordo anch'io che probabilmente le E 656 tirerebbero avanti 70 anni. Sono d'accordo anch'io che siano particolarmente affidabili: non lo metto in dubbio. Ma tutto ciò non contrasta sul fatto che fossero nate su una tecnologia d'anteguerra, di 40 anni prima: è come se oggi ci rimettessimo a fare una D 445 (anche quelle anche quando erano nuove non recentissimissime come progettazione, i motori diesel erano vecchiotti) tale e quale perchè quelle che abbiamo già oggi stanno cadendo a pezzi e le motrici diesel che offre il mercato sono troppo pesanti. Il discorso è molto simile.

Il fatto è, che per quanto belle, romantiche, rombose, hanno 12 motori di costosa manutenzione, hanno numerose parti meccaniche di onerosa manutenzione, sono molto meno confortevoli (in termini di rumore, confort, ecc.) per i macchinisti rispetto ad una macchina moderna, richiedono anche probabilmente (non ho i dati, vado a naso) maggiori tempi di fermo e maggiore frequenza per manutenzione ordinaria e/o straordinaria. Tutte cose che oggi, con l'ineluttabile processo di modernizzazione delle ferrovie, non sono più accettabili.
Le E 464 costano (relativamente) poco, sono standard, sono confortevoli per il personale, non costano troppo di manutenzione, ecc. Sembrano lavatrici, all'appassionato dispiace, a tutti gli altri, no. Ovvio che riparare una scheda elettronica in viaggio è un filino difficoltoso anche se si fosse un dott. ing. elettronico, e quindi in caso di un guasto anche di lieve entità, ma che pregiudichi il proseguimento del viaggio, si è costretti a chiedere riserva. Certo è che se si facesse un filino più di manutenzione, ed un filino più accurata, sarebbe meglio.

Per chi (continuando ad infischiarsene di quel che si scrive, ma proseguendo dritti per la propria idea, lancia in resta) dico che anch'io ho nostalgia per la ferrovia che ho potuto vedere negli anni '90, più che altro perchè sono ricordi di bambino che andava in stazione a vedere i treni passare con il nonno (o con la prozia!), tanto che sapeva l'orario a memoria, meglio dell'orario Pozzo. La stazione era quella di San Felice sul Panaro, sulla Bologna-Verona: IR per il Brennero con MDVE e Tigri, mercioni con caimani o Tigri ancora, gli IC, I Pendolini che talvolta fermavano per incrociare, i carri merci (accantonati, credo) nello scalo, con il coccodrillo per i carrellaggi verso il mulino (visto personalmente carro davanti a mulino...), la cabina ACE "Mussolini" col Deviatore che faceva gli annunci con l'interfono, il vecchio scalo per il raccordo SEFTA pieno di ortiche e sterpaglie, i 4 binari di circolazione che profumavano di creosoto, ecc. Però anche negli anni '90 (e Moretti non c'era!) furono fatte le belle cagate, come inaugurare un raccordo verso la zona industriale che l'unico treno che ha visto è stato quello inaugurale (per fortuna, altrimenti non sarei a scrivere qui! Quante passeggiate fatte su quei binari).
Oggi la stazione, col raddoppio, si è ammodernata, con nuovi marciapiedi alti, nuove pensiline, sottopassaggi, ecc. Dopo che è stata abbattuta la cabina ACE e lo scalo, finiti i lavori, è stato chiuso, il FV sembra piccolino rispetto a tutto ciò che c'è intorno: quantomeno non è deturpato dai vandali, il comune l'ha dato in gestione alla scuola di musica. I treni però sono molto più frequenti, in mezz'ora ogni mezz'ora puoi andare a Bologna (anche se l'ultimo treno dal capoluogo regionale alle 22:30 è migliorabile...), oppure ogni ora a Verona. E se si decidessero a completare davvero il raddoppio (manca il BACC tra San felice e Poggio Rusco) la situazione potrebbe anche migliorare. La linea è sicura con l'SCMT, i treni (quantomeno quelli per Bologna, curati da TPER) sono moderni e puliti (Vivalto + E 464), anche se mancano un po' di servizi importanti (ma ci sono diverse Frecce per Brescia e Bolzano, oltre agli IC DB-OBB per Bologna, se ancora li fanno) e merci...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: sabato 24 agosto 2013, 19:40 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
Messaggi: 2305
Località: Più a est di Vienna
E646.003 ha scritto:
Ma che bella giornata, cantava Nino Ferrer...

Era in realtà Ugolino: http://www.youtube.com/watch?v=mJC0guCalgA


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: domenica 25 agosto 2013, 16:58 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1973
Località: Faenza
Ecco alcune citazioni da Forum immaginari dal 1830 ad oggi :

"Per mè la ferrovia vera è finita nel 1830, con la fine delle guardie a cavallo di scorta ai convogli." (1)

"Per mè la ferrovia vera era quella degli anni '50 (del 1800) coi segnali a disco (girevole) (1) e coi Mastodonti dei Giovi. Quelle sì, che erano locomotive !"

"Questi nuovi segnali ad ala segnano la fine delle vere ferrovie (1). Le cose meccaniche non potranno sostituire l' opera dell' uomo !!!" (1870)

"Con le FS (1905) è finita la vera ferrovia. Le nuove locomotive, Gr 735 (1917), Gr 740 (1911), Gr 625 (1910), Gr 640 (1907), Gr685 (1912), Gr 690 (1911) (2), sono modernità che non rispettano più i tempi e le usanze della ferrovia vera."

"Da quando hanno introdotto i segnali permanentemente luminosi (1925) (1), la ferrovia non è più quella. Di questo passo si potrebbe arrivare addiritura alla scomparsa dei segnali ad ala. Li sostituiranno con comunicazioni telegrafiche !!! (Ironico, involontario precursore del SCMT) "

"Non si doveva mettere l' elettricità nelle locomotive. Queste nuove E361 trifasi (1905) sono delle scarpe, non delle locomotive! ! Non hanno nè duomo, nè camino ! Di questo passo, le locomotive diverranno come le lavandaie !!!

"Quell' ing. Bianchi, con la mania di standardizzare, farà locomotive con lo stampino. Saranno tutte uguali ! (1940)"

"Senti cosa dice questo giornale : ' E' un cassone compatto che ci trascinerà a 160 km/h.' Hanno voglia di dire, quelli di IT ' Curiosa definizione per una locomotiva articolata.' Questa nuova E656 (1976) ha l' avviatore automatico. Il macchinista diventerà un impiegato, e non avrà più nulla da fare !"

"Cosa credono di ottenere con quella E444 005 (1975) ? Ci faranno buttare via tutte le formule per il calcolo dell' aderenza !"

"Livrea Rosso fegato e grigio. Fine della ferrovia tecnica ed inizio della ferrovia commerciale (1982) (4)."

"Lavatrici, lavatrici, e solo lavatrici ! Con le E464 (1994) ecco a cosa si è ridotto il trasporto regionale !" (5) Si era così avverata l' iperbole delle lavandaie.

Niente di nuovo sotto il sole.


Stefano Minghetti

Elenco fonti di notizie per la costruzione delle frasi sopra.
(1) : C.Zenato Evoluzione storica e tecnica del segnalamento ferroviario italiano.
(2) : G. Cornolò Locomotive a vapore.
(3) : mia personale sensazione a quei tempi
(4) : la data è tratta da Norma NEM 814 : epoche ferroviarie
(5) : lavatrici e rotabili :
a Vado Ligure c' è una azienda che fà rotabili, soprannominati lavatrici.
a Fabriano, invece, c' è uno che fà prototipi di lavatrici e modelli di rotabili.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: lunedì 26 agosto 2013, 10:42 
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Iscritto il: lunedì 18 febbraio 2013, 16:15
Messaggi: 515
ste.klausen21 ha scritto:
Ecco alcune citazioni da Forum immaginari dal 1830 ad oggi :

"Per mè la ferrovia vera è finita nel 1830, con la fine delle guardie a cavallo di scorta ai convogli." (1)

"Per mè la ferrovia vera era quella degli anni '50 (del 1800) coi segnali a disco (girevole) (1) e coi Mastodonti dei Giovi. Quelle sì, che erano locomotive !"

"Questi nuovi segnali ad ala segnano la fine delle vere ferrovie (1). Le cose meccaniche non potranno sostituire l' opera dell' uomo !!!" (1870)

"Con le FS (1905) è finita la vera ferrovia. Le nuove locomotive, Gr 735 (1917), Gr 740 (1911), Gr 625 (1910), Gr 640 (1907), Gr685 (1912), Gr 690 (1911) (2), sono modernità che non rispettano più i tempi e le usanze della ferrovia vera."

"Da quando hanno introdotto i segnali permanentemente luminosi (1925) (1), la ferrovia non è più quella. Di questo passo si potrebbe arrivare addiritura alla scomparsa dei segnali ad ala. Li sostituiranno con comunicazioni telegrafiche !!! (Ironico, involontario precursore del SCMT) "

"Non si doveva mettere l' elettricità nelle locomotive. Queste nuove E361 trifasi (1905) sono delle scarpe, non delle locomotive! ! Non hanno nè duomo, nè camino ! Di questo passo, le locomotive diverranno come le lavandaie !!!

"Quell' ing. Bianchi, con la mania di standardizzare, farà locomotive con lo stampino. Saranno tutte uguali ! (1940)"

"Senti cosa dice questo giornale : ' E' un cassone compatto che ci trascinerà a 160 km/h.' Hanno voglia di dire, quelli di IT ' Curiosa definizione per una locomotiva articolata.' Questa nuova E656 (1976) ha l' avviatore automatico. Il macchinista diventerà un impiegato, e non avrà più nulla da fare !"

"Cosa credono di ottenere con quella E444 005 (1975) ? Ci faranno buttare via tutte le formule per il calcolo dell' aderenza !"

"Livrea Rosso fegato e grigio. Fine della ferrovia tecnica ed inizio della ferrovia commerciale (1982) (4)."

"Lavatrici, lavatrici, e solo lavatrici ! Con le E464 (1994) ecco a cosa si è ridotto il trasporto regionale !" (5) Si era così avverata l' iperbole delle lavandaie.

Niente di nuovo sotto il sole.


Stefano Minghetti

Elenco fonti di notizie per la costruzione delle frasi sopra.
(1) : C.Zenato Evoluzione storica e tecnica del segnalamento ferroviario italiano.
(2) : G. Cornolò Locomotive a vapore.
(3) : mia personale sensazione a quei tempi
(4) : la data è tratta da Norma NEM 814 : epoche ferroviarie
(5) : lavatrici e rotabili :
a Vado Ligure c' è una azienda che fà rotabili, soprannominati lavatrici.
a Fabriano, invece, c' è uno che fà prototipi di lavatrici e modelli di rotabili.


Fantastico e ben centrato, la cosa davvero incredibile è però che mentre almeno un tempo la nostalgia era tipica dei novantenni (e se ne può ben capire il senso..) adesso c'è gente che a 20 anni già rimpiange i bei tempi passati!
In realtà la ferrovia che molti rimpiangono era un carrozzone col doppio (almeno..) di dipendenti necessari e con un passivo di qualche miliardo (di lire...) al giorno, poi ovviamente chi non rimpiange la belle stazioncine tutte fiori e ben tenute ma non perchè c'era il 15% di cose che erano meglio di oggi ci si deve dimenticare dell'85% che era peggio...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: lunedì 26 agosto 2013, 14:50 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
Messaggi: 1072
Località: Casteo
Conosco almeno tre tipologie di soggetti che rimpiangono le ferrovie ante 2000:
- gli utenti a cui hanno chiuso 2000 km di linee ferroviarie negli ultimi 15 anni
- gli utenti che restano con culo per terra a causa della soppressione giornaliera di centinaia di treni per mancanza di macchinisti, personale di bordo e perfino di materiale rotabile
- gli spedizionieri ora costretti ad utilizzare il gommato pesante anche per viaggi di 1000 km

Ma appunto, stiamo parlando di un misero nove per cento che ancora si ostina (o si ostinava) a scegliere il trasporto ferroviario. Il restante 91% non sa neanche cos'è un treno, si accontenta dei comunicati stampa di FS o, al limite, ha la fortuna di vivere lungo la Bologna-Verona :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Ferrovia: tristezza e nostalgia? (Riflessioni estive)
MessaggioInviato: lunedì 26 agosto 2013, 17:27 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Che belli che sono i provocatori.

Peccato che il loro lavoro non lo facciano così tanto bene. Peccato, non ci sono più i fini provocatori di una volta. Sarà colpa di Moretti.

Saluti, da uno che sta a qualche km dalla Bologna-Verona.




:roll:

Che tristezza...


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