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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 7:52 
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Nome: Alessio
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Ultima modifica di centu il giovedì 6 luglio 2017, 7:37, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 9:35 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Poche ore, ed i nostri discorsi vanno a finire in vacca.

http://www.primocanale.it/notizie/terzo ... 37051.html

http://www.newsit24.com/notizie/riapre- ... /correlate

Il vento è cambiato!?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 9:52 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Ivan Vatteroni ha scritto:
Hai detto quello che ripeto da anni: una politica di trasporto la fa lo stato e non un'azienda. Se nel nostro paese i governi sono andati dalla parte opposta rispetto alla direzione presa dai paesi d'oltralpe non possiamo pretendere che un'azienda ci smeni per fare come i suddetti paesi.


Che poi a guardare bene, chi crede ancora veramente nelle ferrovie, di fatto, sono solo gli svizzeri.
Dalle altre parti si taglia e si demanda come da noi.
Giusto per prenderne atto, l'unico stato che veramente ha, e lasciamo stare come, concesso la rete anche alla concorrenza, è l'Italia.
Stiamo attenti a profetizzare l'entrata sul territorio italiano delle imprese straniere, magari avremo servizi migliori, ma chi ci assicura a priori che i costi per clienti e utenti siano minori, ed i servizi migliori, di fatto cambia il "padrone" ma le maestranze e le politiche del trasporto saranno sempre le stesse.
Mi direte che in Germania tante merci viaggiano in ferrovia (comunque sempre poche), ma lì la DB, di fatto, sta monopolizzando tutto il settore trasporti, e nessuno dice niente. E in Francia? E le OeBB, che pare siano messe non meglio delle nostre FS? lasciamo stare chi si affaccia sul mare del Nord, quelli aprono la bocca con muscoli non loro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 15:02 
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A mio avviso, MM ha fatto un'affermazione allo stesso tempo corretta (non dico necessariamente condivisibile) e miope. Corretta nel senso che, Svizzera a parte, per una percorrenza di 100-150 km le ferrovie sono perdenti in partenza e infatti viaggia tutto su camion. Miope nel senso che da Genova non hai come unico obiettivo raggiungere Milano (e in questo caso MM avrebbe ragione), ma è la via prioritaria per raggiungere la Svizzera con il suo robusto traffico merci. Senza scomodare il corridoio dei due mari, Genova-Rotterdam, basta fare Genova-Svizzera-centro Europa per giustificare questo itinerario.
MM, e non da oggi, non ha mai amato il Terzo valico, per il semplice motivo che non ci vede il business delle Frecce, l'unico che a lui (commercialmente) interessa.
Detto questo, personalmente non ho alcuna nostalgia per le ferrovie ante ente economico o spa, anzi. Allora le ferrovie erano un vero servizio pubblico che arrivava dappertutto e potevi spedire un singolo carro anche da Tortolì? Benissimo, peccato che perdevano qualcosa come 10.000 miliardi di lire l'anno e questi soldi li metteva la collettività, non per fare un servizio, ma per generare spesso solo clientele.
Come era bello quando c'erano mille raccordi e mille scali? E tutto questo per che cosa, per movimentare magari un carro al mese? Con che costi? Ben vengano le merci in ferrovia, sono il primo a dirlo, ma a patto che si faccia massa critica, come le 500 mila spedizioni di Busto/Hupac piuttosto che i 5 mila treni blocco fatti ogni anno dall'interporto di Padova.
E poi stiamo attenti quando si fa un confronto con altri servizi: le poste portano una lettera anche alla vecchina che sta nel più sperduto paesino di montagna. Certamente, ma questo lo stato lo paga come obbligo di servizio. E in più c'è da dire una cosa che gli appassionati "integralisti" delle ferrovie non considerano. Ammesso che lo stato debba garantire un minimo di servizio per quelle categorie che non possono o non vogliono utilizzare mezzi privati, chi l'ha detto che questo servizio debba essere garantito dal treno e non piuttosto da un autobus o da un altro mezzo? A costi ridotti e con la stessa efficienza, se non maggiore.

s.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 16:14 
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Iscritto il: domenica 23 settembre 2012, 13:04
Messaggi: 69
simplon ha scritto:
A mio avviso, MM ha fatto un'affermazione allo stesso tempo corretta (non dico necessariamente condivisibile) e miope. Corretta nel senso che, Svizzera a parte, per una percorrenza di 100-150 km le ferrovie sono perdenti in partenza e infatti viaggia tutto su camion. Miope nel senso che da Genova non hai come unico obiettivo raggiungere Milano (e in questo caso MM avrebbe ragione), ma è la via prioritaria per raggiungere la Svizzera con il suo robusto traffico merci. Senza scomodare il corridoio dei due mari, Genova-Rotterdam, basta fare Genova-Svizzera-centro Europa per giustificare questo itinerario.
MM, e non da oggi, non ha mai amato il Terzo valico, per il semplice motivo che non ci vede il business delle Frecce, l'unico che a lui (commercialmente) interessa.
Detto questo, personalmente non ho alcuna nostalgia per le ferrovie ante ente economico o spa, anzi. Allora le ferrovie erano un vero servizio pubblico che arrivava dappertutto e potevi spedire un singolo carro anche da Tortolì? Benissimo, peccato che perdevano qualcosa come 10.000 miliardi di lire l'anno e questi soldi li metteva la collettività, non per fare un servizio, ma per generare spesso solo clientele.
Come era bello quando c'erano mille raccordi e mille scali? E tutto questo per che cosa, per movimentare magari un carro al mese? Con che costi? Ben vengano le merci in ferrovia, sono il primo a dirlo, ma a patto che si faccia massa critica, come le 500 mila spedizioni di Busto/Hupac piuttosto che i 5 mila treni blocco fatti ogni anno dall'interporto di Padova.
E poi stiamo attenti quando si fa un confronto con altri servizi: le poste portano una lettera anche alla vecchina che sta nel più sperduto paesino di montagna. Certamente, ma questo lo stato lo paga come obbligo di servizio. E in più c'è da dire una cosa che gli appassionati "integralisti" delle ferrovie non considerano. Ammesso che lo stato debba garantire un minimo di servizio per quelle categorie che non possono o non vogliono utilizzare mezzi privati, chi l'ha detto che questo servizio debba essere garantito dal treno e non piuttosto da un autobus o da un altro mezzo? A costi ridotti e con la stessa efficienza, se non maggiore.

s.


Quoto in toto quanto da Te rilevato.

Le Tue considerazioni sono le più lucide ed obiettive sull'argomento.

La logica del servizio pubblico garantito è ormai avulsa dall'attuale contesto del trasporto di merci su ferro.

Quanto al Terzo Valico, a mio giudizio riqualificando i valichi appenninici esistenti si otterrebbe lo stesso risultato in termini di capacità, con un ingente risparmio di costi rispetto ad un'opera ex novo, senza considerare i benefici in termini di impatto ambientale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 19:55 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
Messaggi: 1072
Località: Casteo
Molto belli i discorsi con frasi ad effetto e tanto carisma tesi a glorificare la Nuova Società tutta pragmatismo ed efficienza e zero sprechi (perché questa nuova Trenitalia non ha inutili dirigenti, inutili uffici, inutili Freccerosse semivuote...)
Apprezzabile l'immancabile ricordo della vecchia azienda derelitta coi sui MILLE raccordi (ovviamente improduttivi) e i suoi merci con UN solo carro (ovviamente vuoto...) e trenta ferrovieri e il paragone con le ferrovie attuali che "rispondono all'azionista".

In verità tre piccoli dettagli stridono un po' nei discorsi fin qui sviscerati, nulla di grave:
- da nessuna parte ho letto che il compito di Moretti fosse quello di distruggere il 50% delle ferrovie (inteso come rete kilometrica, rotabili, servizi, scali). Ho sempre letto che il suo compito era di gestirle al meglio, eliminando gli sprechi, ma sempre avendo come obiettivo quello di trasportare. Da qui i contratti di servizio, da qui i contributi STATALI per il servizio universale, da qui la condizione di MONOPOLIO. Ma magari, se mi indicate il passo in cui si dice che invece il compito di Moretti fosse proprio quello di distruggere tutto e tenere solo Frecce e Metropolitani mi adeguerò di conseguenza, senza profferir ulteriore parola. Anzi, mi metterò anch'io a digitare frasi di entusiastica approvazione dell'operato del monopolista.
- nessun accenno di cosa potrebbe e dovrebbe fare un'azienda STATALE (100% in mano al ministero!) per invertire la caduta libera del trasporto merci e passeggeri. Qualche idea che non siano i soliti auspici tipo "bisognerebbe...... che........"???
- tutti coloro che non si sono indignati di fronte ai deliri del Presidentissimo (vuoi per rassegnazione, vuoi per assuefazione, vuoi per convinzione, vuoi per mancato uso del trasporto ferroviario) si sono però tenuti alla larga dalla mia domanda scomoda: qual'è la QUOTA MERCI trasportata dall'effecientissima TRENITALIA? E se la conoscete vi va di commentarla obiettivamente ed asetticamente? La paragoniamo con altri stati?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 20:50 
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Escludendo la follia, intesa come malattia psichica, viene da pensare alla mala fede... :?:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 20:54 
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Messaggi: 1611
Località: Tremestieri Etneo (CT)
Ed ha fatto molto bene il Ministro Lupi a mettere in riga il nostro...

Complimenti sig. Ministro!


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 23:38 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Pubblico o privato, strada o ferrovia, nave o aereo, io o te, noi o voi, ditta A o ditta B, medico Rossi o Medico Verdi, ecc. sono tutti efficienti e validi nonché socialmente utili (se del caso), solo quando l'efficienza si sposa con il gradimento del pubblico. Efficienza e gradimento sono parametri assolutamente soggettivi, diversamente sono imposizioni.
Che piaccia o meno, se andiamo a leggere la storia, le ferrovie in Italia sono sempre state viste in quattro modi:
- un opportunità in più dove c'era già benessere, salvo poi giudicarle inutili nel momento che devi sottostare alle sue regole
- un opportunità di riscatto dove c'era miseria e nulla più, salvo usarle solo per andarsene per sempre
- una fonte di consenso popolare al momento di costruirle,
- una fonte di consenso popolare al momento di chiuderle.
Scagli la prima pietra chi non ha abbandonato il mezzo pubblico non appena avuto l'età della patente! La patente, la libertà!
Quando il popolo giudica la ferrovia un qualcosa che divide il territorio, ma l'autostrada un qualcosa che unisce la città al mare o alla pista da sci, cosa si vuole pretendere.
Quando in una azienda, per gestire un trasporto via ferrovia occorrono due persone, mentre via strada meno di mezza, cosa pretendete che scelga?
Quando un viaggio in tre, considerando solo biglietti e pedaggi e forse carburante, costa di più in treno cosa volete che si scelga, il cittadino medio non è in grado di calcolare i costi dell'auto solo perché la possiede, "ecologisti e attenti al sociale, nonché sensibili a tutti i possibili costi" si diventa non si nasce.

Anche i lunghi treni tra il nord Europa ed il sud Italia erano solo una necessità, non una scelta.
Per gli appassionati una libidine, per chi ci ha viaggiato, e magari ci viaggia ancora, sono una sciagura.
Giusto per, ai tempi del carbone Belga per l'Italia, e anche in altre occasioni, qualcuno se l'è fatta pure in cento porte (in deroga perché solo quello c'era) o comunque su panche di legno, e non c'era la AV, e andava pure bene che dalle alpi a Reggio Calabria c'era anche la TE, ma via Cassino TV o se fortunati TD, e a nord della alpi la TV era ancora tanta.
Quindi non facciamo come i bambini, ma anche di certi adulti, (che non è colpa loro) che pensano che quello che hanno, sia sempre esistito, quello c'è oggi non è tutto come il Colosseo o le Piramidi, già la torre Eiffel è arrivata ben dopo. Molto probabilmente le tre meraviglie che ho citato esisteranno anche fra 1000 anni, sulla futura esistenza di: treni, aerei, navi, auto, camion, ho realisticamente dei dubbi.
Ai treni sta succedendo quello che è successo/succede alle lettere: dimezzate dal telefono, ancora dimezzate dal fax, quasi scomparse con le e-mail, uccise dagli sms e dai file pdf; ovvio che poi la posta non viaggi sul treno da tempo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: martedì 4 marzo 2014, 23:39 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
paolo1954 ha scritto:
Ed ha fatto molto bene il Ministro Lupi a mettere in riga il nostro...

Complimenti sig. Ministro!


Non penso che il Ministro abbia messo a tacere l'AD per quello che pensi tu, e che in tanti qui dentro speriamo.
A questo governo serve: consenso e disciplina per passare all'azione, non chiacchere.
Diversamente si torna al medio evo, non ci saranno altre possibilità, al via non si ritorna, non stiamo giocando al Monopoli o al gioco dell'oca.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: mercoledì 5 marzo 2014, 11:30 
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Un paio di considerazioni.
Il ministro Lupi non ha "richiamato" MM solo per sottolineare che l'autorità appartiene al governo, ma anche per salvare la sua faccia nel momento in cui crede in determinati investimenti, li ha sempre promossi e sponsorizzati e non può permettersi che una persona del calibro dell'ad/presidente di FS, metta i bastoni tra le ruote.
Merci. Sfondate una porta aperta quando si sostiene che TI ha trascurato il trasporto cargo. E questo è dovuto a mancanza di strategie, elefantismo, indecisione. Tutto vero, ma l'analisi dovrebbe essere più approfondita. Perché in Italia si disinveste e invece all'estero con TX Logistics si fanno buoni numeri? Perché evidentemente c'è un'organizzazione completamente diversa che deve far meditare. Comunque sia, prendendo atto del disinteresse di TI, ci sono le altre IF che nel cargo hanno fatto buoni numeri, anche se a macchia di leopardo e spesse volte addirittura dovendo lottare contro l'ostracismo strisciante di RFI. Ed è questo aspetto quello che a mio avviso è il più negativo. TI dica una volte per tutte e in modo chiaro che cosa intende o non intende fare. E in questo caso non boicotti che invece intende lavorare seriamente.

s.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: mercoledì 5 marzo 2014, 16:17 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
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Località: Casteo
Ma infatti ben vengano i privati che vogliano avviare un servizio Navetta dal porto di Genova fino alla Pianura Padana. Già Fuori Muro effettua due di treni blocco Voltri-Rivalta Scrivia.
Come dice bene Simplon il problema è anche l'ostracismo di RFI. Comunque, chiunque faccia qualcosa per invertire i dati di traffico dalla Gomma alla ferrovia, è benvenuto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: sabato 8 marzo 2014, 16:21 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 16:45
Messaggi: 1392
Località: firenze
mah, molto semplicemente non vuole più fare merci.... ci sono già diverse società che svolgono tale servizio quindi ecco perchè i caimani vanno al cannello e tra poco anche gli altri locomotori...


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: domenica 9 marzo 2014, 21:29 
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Iscritto il: martedì 4 marzo 2014, 12:03
Messaggi: 202
L,indebolimento del trasporto ferroviario di merci e derrate nella storia del ns Paese ha inizio ben prima dell'inizio del lavoro di MM.
Già ai tempi del "Pentapartito"si iniziò a diminuire drasticamente i finanziamenti per lo sviluppo delle ferrovie nel settore merci non
prevedendo ad esempio uno sviluppo in centri di interscambio gomma-ferro specie nelle regioni meridionali dove soprattutto le varie
derrate alimentari dovevano essere in breve tempo spedite al nord sia in Italia che in Europa (caricato un convoglio nel tardo pomeriggio/sera con viaggio notturno,al mattino presto i mercati del nord già potevano disporre per la distribuzione).Tutto questo a
vantaggio del trasporto su gomma finanziandolo con varie agevolazioni.Il motivo:dietro tale sistema vi erano enormi interessi relativi
agli automezzi (camion,gomme,motori, off mecc.ecc)ma soprattutto diesel (petrolieri) e ultimo ma non meno importante i voti e tessere
per politici e sindacati provenienti da una marea di operatori vari tra i principali dei quali più di 150.000 tra ditte di trasporto e
singoli padroncini.Lobby potenti che dei problemi di inquinamento,intasamenti stradali,incidenti vari non poteva fregar de meno.
Inesorabilmente tutto il contesto ferrovia/cargo è decaduto fino ai giorni ns.dove non viene minimamente previsto nessun futuro di
sviluppo in tale ambito,procedendo come già rilevato a segare molte tratte ferroviarie passeggieri.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasportare merci su ferrovia? Un controsenso
MessaggioInviato: lunedì 10 marzo 2014, 11:54 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:15
Messaggi: 331
Località: Lomellina regione d'Europa
Si tratta di un'analisi a mio avviso parziale. La ferrovia merci non è stata sconfitta dalla lobby della gomma (o lo è stato solo in parte), ma si è suicidata da sola. Prima di tutto non credendo nel futuro del cargo e puntando l'attenzione solo al trasporto passeggeri. La ferrovia merci ha mantenuto una robusta quota solo fino al dopoguerra perché si è trovata a operare in un monopolio quasi di fatto, non perché abbia voluto conquistare e mantenere un servizio e una quota di traffico. E' come spedire un pacco, se non hai alternative perché non ci sono anche i corrieri, ma devi rivolgerti necessariamente alle poste, queste si trovano a che fare e a gestire alti volumi di traffico anche controvoglia, salvo poi offrire un servizio scadente e costoso. Nel momento in cui la gomma ha offerto un'alternativa al lento e inefficace servizio ferroviario, le ferrovie stesse hanno tirato i remi in barca, continuando solo a perdere miliardi su miliardi di lire anche per i loro costi di gestione fuori da qualsiasi logica commerciale. Inoltre non hanno mai ricevuto uno stimolo esterno (governi, parlamento) verso il servizio merci. Per la classe politica la gomma ha rivestito e riveste anche un altro aspetto, quello di demandare ad altri la gestione di un servizio: non doversi preoccupare di dare indirizzi alla ferrovia, trovare le risorse pubbliche, ma lasciare all'iniziativa privata dell'autotrasporto quello di provvedere in toto a ogni esigenza. Nonostante questo e forse anche per questo, le ferrovie cargo hanno continuato a perdere quattrini e quindi non sono mai state una fonte di ricavi agli occhi degli amministratori del gruppo Fs, con tutto quello che ne consegue.

s.


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