Il Vomere Acme semplicemente non si incastra. Lo stampo non è eseguito correttamente. Quando lo si avvita lo spazio ricavato tra le asole delle viti e la struttura che lo sorregge non è stampata correttamente. Il risultato è quello che potete vedere dalle foto. Ci sono altri aspetti che non vengono valutati da ma un utente che osserva il modello solo da lontano, non lo manipola, non lo utilizza, possono arrivare solo sommari commenti. Lo stesso attacco del vomere ha un ulteriore problema. Se lo si avvita a fondo, come si dovrebbe per assicurarlo correttamente al telaio, le viti vanno ad inserirsi ove circola il timone di allontanamento bloccandolo nell'escursione laterale. Sommaria progettazione.
Ve ne sono altre ma evidentemente non sono stati letti gli altri interventi fatti in altri Topic in ordine:
- Il telaio non è stato progettato appositamente ma è un riutilizzo del telaio della 656 modificato per ospitare l'altoparlante.
a tal proposito si evidenzia come la distanza del carrello rispetto al telaio vada a fare si che lo stesso batta in più occasioni ed in caso di escursioni un po più importanti ( come nel caso di importanti livellette o curve riprodotte per l'alta velocità )
Questo succede perchè il passo del carrello di una E 636 non è lo stesso di una E 656 se pure ad un neofita che non si documenta la cosa può trarre inganno ma ad un progettista non deve sfuggire
- La presa delle luci sul Pbc ha una saldatura esterna eseguita nel sotto dello stesso Pbc che non è protetta e tocca il telaio. Potreste trovarmi come nel mio caso a buttare un impianto luci. Oppure potreste vedere tutte le luci che si accendono assieme se siete più fortunati.
- La culla che mantiene fermo il motore Canon è a dir poco redicola. Un pezzetto di gomma trasparente sotto ed un archetto di plastica attaccato ad uno dei due lati mobili del telaio lo debbono tenere in sede per lunghi anni.
- E' noto che gli alberi di trasmissione di questa azienda escono con molta facilità....basta sollevarla in malo modo. La soluzione?? Mettere dei pezzi di gomma che li vincolino alle copiglie del motore e del carrello.......ma l'albero deve avere escursione altrimenti per cosa è stato progettato??? Il risultato è che in taluni casi potreste avere un moto claudicante.
- Le ruote sono prese anch'esse dalle E 656 con il risultato che vi trovate la riproduzione di una vela con le ruote ad anello danzante.......per chi scrive che il modello è ottimamente riprodotto....sa cosa è una trasmissione ad anello danzante ed una a foglie bloccate? O a tamponi a doppio asse cavo?
- Avete infine provato ad aprire il carter delle ruote semplicemente per lubrificare gli ingranaggi? Lo sapete che è un operazione che va fatta con regolarità quando si usa la macchina sul plastico? Io ho una mano eccellente in questo momento della mia vita eppure uno delle mie macchine lo ho rotto ugualmente. Per toglierli si deve sfilare la riproduzioni dei tubi sottocassa poi si levano le scocche che riproducono i carrelli lateralmente ed in fine si deve lavorare con un cutter per riuscire ad aprirle. La lima....ha due vitine e si sfila il carter in pochi secondi.
...Ah...quando avete tolto il carte provate a reinfilarlo dopo avere bene lubrificato gli ingranaggi. Il carrello è fissato in modo tale che sia lo stesso carter a mantenerlo. Come levate il carte il carrello rientra verso il telaio. In teoria bisognerebbe togliere la PBC e con il dito o strumento spingere dal lato opposto per contrastare il carter in fase di chiusura.
Per la parte esterna è tutto ampiamente discusso.
Tutto quello che ho evidenziato è qui sotto esposto e non opinabile. A me interessano i fatti documentabili anche perchè ho notato che facilmente si passa ora alle denunce da parte delle stesse case ed è meglio lasciare le aule di tribunale libere per più importanti questioni. Si può fare decisamente meglio.
viewtopic.php?f=21&t=75780Analizzati saluti
Andrea