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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 2:06 
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Stefano, quelli che sono scappati, mi scappa detto,sono quelli ai quali abbiamo smontato la panna sul gelato.
Anche nell'altro tread simile, da quando ho dimostrato che risolvendo il problema usando solo alcuni prodotti diversi, si spende tre volte meno ed è tutto più semplice ... c'è silenzio. A parte che nessuno ha ancora saputo/capito dove sta veramente il problema.
Non è detto che le mie soluzioni siano le migliori per tutti, desidero fare solo dei confronti costruttivi, e far capire che non esiste solo il sistema trenino monomarca come 60 anni fa.
Quanti tread vengono ancora aperti per chiedere se i veicoli della marca X si possono usare assieme a quelli Y e sui binari W. Lasciamo perdere su chi mette in giro queste teorie.
Il relè Roco non fa paura, il Finder o l'Omron si (tre ditte a caso), all'atto pratico sono la stessa cosa (numero di contatti a parte). Poi se lo stesso oggetto lo paghi 20 € da RS va bene di sicuro, 10 € dal tuo amico elettricista no!
Anche nel DCC ci sono prodotti, praticamente sconosciuti da noi, che costano pure meno, e che fanno di più. Ovvero non se nè parla sui forum, chi li usa segue altri canali, magari sui forum legge, ma non partecipa. A me è capitato più di una volta, che noti fermodellisti, non chiedessero niente di ferroviario al negoziante in presenza di altri noti fermodellisti, ma vedevo che sbavavano mentre verificavo il mio probabile acquisto: noti nel senso che si è saputo che lo sono tramite il solito gossip.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 9:18 
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Tz ha scritto:
Comunque la curiosità di autocostruirmi da centralina DCC di Nuccio è forte e non è detto che non lo faccia... cosa mi potrebbe poi servire sul mio impianto non lo so... :roll: ma potrebbe essere lui a darmi una mano a trovarne un'utile applicazione interfacciandola a ciò che ancora non è centralizzato, ovvero due binari di precedenza in linea, e magari utile alla ipotizzabile conversione bimodale analogico/digitale dell'alimentazione di trazione di tutto l'impianto... :mrgreen:

Fausto io una mano te la do volentieri, ma generalmente, suggerisco prima di farsi un ovale di prova per testare la tecnologia e, sopratutto nel tuo caso, per verificare che ti aggrada.


Ultima modifica di BuddaceDCC il lunedì 8 settembre 2014, 9:48, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 9:32 
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ste.klausen21 ha scritto:
Ma un sistema che gestisse anche solo l' osso di cane, sarebbe già di notevole impatto scenico e di un certo realismo (i treni che vanno via a est non ritornano da ovest. E' già molto).
Stefano Minghetti

Sperando di aver inteso bene tutto quello che hai scritto non ci vedo niente di difficile. Hai di fatto anche le tratte dei blocchi con rallentamento e fermata.
Tutte le tue combinazioni le fai poi con Rocrail definendo i tour.
Quindi sempre su rocrail:
-prima costruisci gli itinerari che collegano i blocchi;
-per ogni blocco fai le associazioni dei moduli di retroazione;
-poi costruisci le schedule che collegano tra loro gli tinerari;
-finisci con i tour che fanno fare i giri che dici te.
io i seguenti movimenti li ho fatti sempre random non ad orario, rocrail supporta orario ma mai provato.

Anche per te lo stesso consiglio di Fausto...fare ovale di prova.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 9:42 
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marco_58 ha scritto:
Il DCC, di fatto è così, per la mania USA di avere apparecchiature attuali compatibili con quelle costruite da Edison in persona. (La trasmissione dati in seriale è basata sugli stessi principi dellel telescriventi di Royal Earl House. http://it.wikipedia.org/wiki/Royal_E._House )
Se si decidesse da suddividere il DCC in due gruppi: attuale, nuovo a 32 bit (meglio 64) e comando via WIfi ethernet, i problemi di corto circuito e difettosa presa di corrente spariscono come per magia (va beh se poi lo fai apposta)... certo qualcuno vuole le royalty, perchè è tutto pronto da almemo 10 anni.

Ma no Marco dai :D la generazione dell'onda DCC è di una stupidità tale che costava poco allora e costa pochissimo allora ...tanto è vero che i produttori per farsi pagare cari si sono inventi la mania del tablet.
Alla fine epr generare il dcc servono 4 interuttori molto veloci pilotati da qualcuno di intelligente.
WiFi, ethernet, non darebbero alcun vantaggio, lascerebbero immutati i problemi di captazione e non darebbero aiuto per la localizzazione. Di sicuro salirebbero i costi perchè i sopra citati interruttori andrebbero sostituiti da moduli più costosi che implementano il wifi giusto ad esempio

marco_58 ha scritto:
Lo ripeto per l'ennesima volta, in DCC chi comanda veramente non è la centralina o chi per essa, ma il decoder. In tanti, troppi, credono ancora al contrario.
Nell'industria il decoder si chiama "modulo di I/O remoto", né esistono per tutti: gli usi, i gusti e le tasche.
Che poi i produttori/commercianti ti dicano che per risolvere il tuo problema occorrono 10 scatole, mentre se lo conosci, ti accorgi che con 3 hai esagerato e magari ottieni anche di più, è un altro discorso.

Ma no i decoder sono solo degli attuatori della centrale digitale ed eseguono i comandi che essa gli comanda...non hanno intelligenza propria. Come in effetti non la ha manco la centrale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 10:00 
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BuddaceDCC ha scritto:
Fausto io una mano te la do volentieri, ma generalmente, suggerisco prima di farsi un ovale di prova per testare la tecnologia e, sopratutto nel tuo caso, per verificare che ti aggrada.


L'ovale di prova esiste già da tempo nella stazione sotterranea del plastico e serve per testare qualsiasi rotabile e sistemi di alimentazione. Già esistono e sono commutabili a scelta: alimentazione analogica di default, centralina DCC economica e centralina DCS per le MTH... basta un altro deviatore per commutarci anche la tua... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 10:26 
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Tz ha scritto:
BuddaceDCC ha scritto:
Fausto io una mano te la do volentieri, ma generalmente, suggerisco prima di farsi un ovale di prova per testare la tecnologia e, sopratutto nel tuo caso, per verificare che ti aggrada.


L'ovale di prova esiste già da tempo nella stazione sotterranea del plastico e serve per testare qualsiasi rotabile e sistemi di alimentazione. Già esistono e sono commutabili a scelta: alimentazione analogica di default, centralina DCC economica e centralina DCS per le MTH... basta un altro deviatore per commutarci anche la tua... :mrgreen:

fausto , IMHO, per praticita , meglio due binari buttati su un tavolone.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 10:39 
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BuddaceDCC ha scritto:
Ma no Marco dai :D la generazione dell'onda DCC è di una stupidità tale che costava poco allora e costa pochissimo allora ...tanto è vero che i produttori per farsi pagare cari si sono inventi la mania del tablet.


Se è per quello già il cambio FW ogni pochi mila pezzi fa la stessa cosa, e lo cambiano non perchè la ricerca ha fatto nuove scoperte :wink:
Detto tra noi, e viste dal nostro lato, anche PC e PLC sono le macchine più stupide che esistono: di fatto sono come dei pappagalli o/e delle scimmie.
possono essere, apaprentemente, più veloci del cervello umano, ma solo perchè in ogni caso fanno una sola cosa per volta (leggono ed eseguono una riga di programma ad ogni scansione, il nostro cervello non lavora a scansione).

BuddaceDCC ha scritto:
Alla fine epr generare il dcc servono 4 interuttori molto veloci pilotati da qualcuno di intelligente.
WiFi, ethernet, non darebbero alcun vantaggio, lascerebbero immutati i problemi di captazione e non darebbero aiuto per la localizzazione. Di sicuro salirebbero i costi perchè i sopra citati interruttori andrebbero sostituiti da moduli più costosi che implementano il wifi giusto ad esempio


Salirebbero i costi per il solito discorso commerciale, dopo miliardi di telefonini e radioconadi per aprire porte e cancelli, i costi dell'uso della tecnologia sono ormai ridicoli.
La localizzazione la si fa come ora, lasciamo perdere gli emulatori del GPS appesi al soffitto.


BuddaceDCC ha scritto:
Ma no i decoder sono solo degli attuatori della centrale digitale ed eseguono i comandi che essa gli comanda...non hanno intelligenza propria. Come in effetti non la ha manco la centrale.


Si sono degli attuatori, ma con un minimo d'intelligenza, contengono solo equazioni combinatorie, e magari qualche controllo sul motore: scivere la CV equivale girare dei selettori. Inviare la stringa di comando = premere un pulsante. La centrale dice metti a 1 l'uscita X, il decoder lo fa solo se le CV che rendono eseguibile l'equazione lo permettono. Vedi il decoder come il PLC a bordo macchina.
Già il fatto che alcuni hanno l'autotuning, li rende gia più intelligenti.

Di fatto implementando il DCC sul plastico, installi due reti di processori, quindi a livello sw di gestione generale:
rete 1- centralina, che è il master, e decoder che sono slave sulla rete.
rete 2- terminale - centralina, che possono essere nella stessa scatola quindi non si fanno collegamenti fisici, su chi è master e chi slave, al momento sorvolo, il discorso è troppo tecnico.

La comunicazione seriale con i decoder è monodirezionale, la lettura delle CV avviene con un artifizio, quindi tipicamente serve il binario di programmazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 10:42 
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BuddaceDCC ha scritto:
fausto , IMHO, per praticita , meglio due binari buttati su un tavolone.


Concordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 10:43 
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Si quella dei GPS è proprio una minchiata per far abboccare dei polli :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 12:44 
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BuddaceDCC ha scritto:
fausto , IMHO, per praticita , meglio due binari buttati su un tavolone.


Non ce l'ho altro posto e se tento un'altra invasione mia moglie mi sbatte fuori di casa... già le avevo fottuto il garage della sua macchina per fare il plastico... :mrgreen:
Non preoccuparti, quell'ovale è stato proprio concepito per questo tipo di prove. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: lunedì 8 settembre 2014, 12:51 
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Ah beh se è un discorso di moglie non c'è ragione che tenga!


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: mercoledì 10 settembre 2014, 9:15 
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Topic morto ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: mercoledì 10 settembre 2014, 11:37 
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BuddaceDCC ha scritto:
Topic morto ?


Beh, ormai le chiacchere sulle teorie le abbiamo fatte, bisognerebbe continuare sul tecnico-realizzativo, quindi diventa un discorso tra pochi, e di fatto alla maggior parte dei modellisti (ma spesso giocatori coi i trenini) interessa ben poco.
Bisogna anche mettere nel conto, che spesso le tecnologie utilizzate, sempre quelle, cambiano nome commerciale a seconda del produttore, in particoalre in quelle apparecchaiture rivolte al pubblico consumer.
Considera che, in paricolare su un argomento come questo, esistono fondamentalmete tre categorie di utenti:
- quelli che preferiscono l'autocostruzione perchè conoscono bene le basi e i singoli componenti;
- quelli che preferscono il mero assemblaggio di componenti finiti, perchè si fa prima ed è costruttivamente più semplice;
- quelli che hanno seguito entrambe le evoluzioni, pertanto scelgono caso per caso, ovvero le mischiano: siamo in pochi.
Tralascio quelli che credono nelle pubblicità urlate, dopo breve tempo mollano perchè non ci hanno capito niente.
Infine, alcune soluzioni, molto semplici e di sicuro funzionamento, sono alla portata solo degli addetti ai lavori, anche se... ma questa non è la sede, per ragioni normative e commerciali.**

**
A dire il vero, pur rimanendo nel campo della realizzazione personale in casa propria, o della associazione dove si partecipa, si possono applicare soluzioni non "canoniche".

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Giusto per evidenziare un dato di fatto.
Trenini o industria che sia, da parte mia farei anche un bel distinguo tra apparecchiature fabbricate con le diverse "filosofie" USA e Tedesca, perchè sono queste che prevalgono (in oriente si costruiscono apparecchiature per entrambe). Tralasciando la compatibilità con Edison, la filosofia USA è più orientata al ready to run, mentre quella tedesca alla necessaria conoscenza di tutte le teorie e le apparecchiature, quindi, per me, si complicano la vita per niente: come utente o/e installatore, ritengo inutile avere in un'apparecchiatura 2000 impostazioni da combinare a seconda dell'uso (spesso con carriole di manuali poco chiari già in lingua originale), meglio 20 funzioni già fatte con 10 impostazioni ognuna.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: giovedì 11 settembre 2014, 0:09 
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xBuddaceDCC :
se avessi tempo proverei a fare la cintura in DCC.
Stendendo i binari e collegando i sezionamenti ai moduli, come feci col sistema analogico nel 1982.
marco_58 ha scritto:
Stefano, quelli che sono scappati, mi scappa detto,sono quelli ai quali abbiamo smontato la panna sul gelato.
Anche nell'altro tread simile, da quando ho dimostrato che risolvendo il problema usando solo alcuni prodotti diversi, si spende tre volte meno ed è tutto più semplice ... c'è silenzio. A parte che nessuno ha ancora saputo/capito dove sta veramente il problema.

Marco, permettimi di vederla diversamente.

La domanda di questo filetto ha senso.

Siccome in questo caso la soluzione non è una e secca, è difficile dare soluzioni pronte all' uso. Sono convinto che di queste abbia bisogno chi pone domande.
Non è necessario spiegare perchè la torta deve cuocere a 180° e non a 220°. Se lo chiederà, si potranno dare le spiegazioni del caso, con anche qualche divagazione, ma in prima istanza non è necessario che la persona impari l' elettronica, il DCC o l' elettrotecnica. Non mi pare un problema.

A volte credo che ci esprimiamo troppo tecnicamente. Ed a volte diamo per scontate informazioni che per noi sono banali, e che per altri sono misteriose.
Io programmai un PLC nel 1996, per usarlo come attuator di un PC in una automazione (dosaggio mangimi).
Ma quando dici che i PLC hanno tutti la seriale e non costano molto, faccio fatica a seguirti.
Sicuramente tu, conoscendoli bene, sai anche marca e modello di quelli che intendi. Sarebbe utile se ce li segnalassi.

Resta comunque il fatto che, se con un relè e due reed si potesse fare un blocco automatico in DCC senza uso del PC, sarebbe apprezzato da alcuni, forse non pochissimi.
Non credo lo possa fare una centralina da sola, perchè dovrebbe sapere con esattezza che treno c' è in ogni sezione, e non dispone di una consolle per inserire questi dati (magari la prossima di BuddaceDCC ?).


Stefano Minghetti

p.s. Marco, se sarai a Novegro a esporre o al Modelgame, passerò a salutarti


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale e interruzione di corrente sul binario
MessaggioInviato: giovedì 11 settembre 2014, 10:17 
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Stefano, non friantendere, nell'altro argomento si tace, perchè dopo 8 pagine di "mi bastano 50 €" senza sapere come spendere i 50 €, ho dimostrato che con 20 lo fai, basta fermarsi un attino e leggere le caretteristiche delle apparecchiature che si possono utilizzare. Quindi più semplice di quanto sembra ... basta avere voglia di leggere.

Rimanendo nel campo dei trenini, fin che ti fermi all'analogico, i ternini tecnici e le conoscenze necessarie sono pochi, quando ti addentri nel digitale, qualunque esso sia, i termini tecnici e le conoscenze sono indispensabili, diversamente non ci si capisce. Per forza di cose bisogna usare gli stessi vocabolario e dizionario.

I PLC del 1996 facevano le stesse cose di oggi, oggi le fanno anche in un altro modo, dare dei modelli qui è come scrivere la Treccani. Dal 1996 sono di fatto aumentate le prestazioni in rapporto alle dimensioni, e sono cambiate le dotazioni delle porte seriali direttamente a bordo delle CPU, dalle sole seriali RS 232 o il loop 20 mA, si è passati a tutte le altre, e sono stati inseriti, a parità di porta fisica, altri protocolli di comunicazione. Quindi c'è stato un grande impulso agli I/O remoti, prima su rete fisica "quasi" o proprietaria, oggi tutti verso CAN o ethernet.
Quando parlo di rete fisica intendo il supporto elettrico, quando parlo di protocollo intendo la lingua parlata, son due cose diverse, spesso sono abbinate a caso.
Fra le più usate, solo la CAN ed il Profibus identificano uno e l'altro assieme (ma cisono all'interno tanti distinguo), sorvoliamo sui nomi commerciali dati dal primo che le ha proposte sul mercato.
Il protocollo ModBus è nato ai tempi della RS 232 e 20 mA, da anni gira in ethernet: prima del ProfiBus.
Siccome le esigenze di automazione sono molteplici, e spesso diversificate per ambiente di utilizzo, la gamma è troppo varia, qui non è la sede, un banale esempio: ci sono settori dell'industria dove le apparecchiature devono rispondere a standard specifici, quindi gli cambiano/aggiungono due stupidate nel FW e colore alla scatola **, pertanto due tecnici potrebbero parlare della stessa cosa partendo da basi diverse, per me è diverso perchè al 95% non faccio solo macchine, ma impianti di produzione completi.
Per le differnze tra i produttori, fai il paio con il solo DCC, per fare le stesse cose ognuno ha la sua soluzione, ma è una soluzione diversa solo nei supporti di comunicazione e di nome commerciale.

Anche in digitale ci sono centraline che accettano un minimo di programmazione della logica, anche il "topo della Roco".

Ieri mi sono ripassato il sito di Nuccio, già li nel 2005, si diceva per sommi capi quello che stiamo dicendo qui, cioè con: un PC, un Booster e il giusto programma (a memoria presentati 4), si sostituiva la centralina ed in più si faceva l'automazione del plastico. Ecco, sostituisci il PC ed il programma con il PLC, ed hai ottenuto la stessa cosa.
Però ci sono le differenze del caso: il linguaggio di programmazione e nelle funzioni già fatte, l'affidabilità globale, i costi e le possibilità dell'hardware.
Uno di estrazione informatica preferisce il PC, ma gli è anche facile capire come si usa un PLC.
Uno di estrazione elettrica "deve" capire subito il PLC, di fatto si programmano principalmente con un linguaggio grafico simile ad uno schema funzionale ... poi c'è anche il C.
Uno di estrazione elettronica stà in mezzo, quindi seglie secondo "sentimento".
Chi fa automazione industriale anche ad un livello superiore alla singola macchina, come faccio io, deve per forza sguazzare con discreta disinvoltura in tutti e tre i settori.

In DCC il blocco automatico con un solo relè lo fai se usi decoder con ABC, non è il massimo, ma è un compromesso più pulito e affidabile del semplice togliere corrente; tra l'altro restano attive tutte le funzioni del decoder perchè resta comunque alimentato e riceve i comandi DCC così come escono dalla centralina: la stringa dei bit non è modificata da niente e nessuno.

Qualche post fa ho sostenuto che ai Fremisti faccio gestire le schede treno senza PC, qualcuno ha risposto puntine, bene, oggi un PLC, anche fisicamente di taglia piccola, non lo devi paragonare al PC ma al Server, non girano ancora SQL e Oracle (ma non ne sono così sicuro), ma i data base e i fogli elettronici li fai, con tutte la funzionalità del caso.
A dirla tutta si facevano già dai primi anni '80 con le CPU di taglia maggiore, il problema erano, e sono, solo le dimensioni del'hardware. Negli impianti di processo se non li sai fare, ti scordi di gestire certe funzionalità.
Una cosa da riconoscere, oggi, per ridurre le dimensioni fisiche ed i consumi energetici, nei PLC si usano sempre di più processori specifici, cioè versioni custom che contengono più processori assieme. Così come in tante apparecchiate di uso quotidiano che abbiamo in mano fin troppe volte.

**
Il ragionamento che stai facendo tu, così come altri, e così come vogliono i produttori, è piuttoste settoriale e commerciale: in poche parole, se compri pane e salame da me ti faccio il panino e te lo incarto bene, se compri pane e salame da due parti diverse, nessuno ti vende la carta, cioè nessuno di da una mano in caso di problemi: ti devi arrangiare fin dall'inizio.
Così facendo non crei neanche tecnici specializzati, crei solo dei pappagalli che sanno fare e sistemare (spesso male) solo quello hanno imparato nei corsi di indotrinamento (li ho seguiti e pure fatti anch'io, mi pagavano), il mondo esterno è un pò diverso. (Se a casa tua nella TV i canali si vedono male è un continuo rimpallo tra tecnico del TV e antennista, e magari anche con l'amministratore del condominio.)

Va bene il teorema "se lo conosci lo eviti", io preferisco quello del "se lo conosci lo usi".

A Novegro ci sarò come visitatore, a Bologna come espositore del plastico SAFRE ... e magari qualcosa d'altro.


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