aiupira ha scritto:
Forse sì fa un po' di confusione fra quello che appare e la realtà normativa e impiantistica che c'è "dietro le quinte". Fidatevi di Tz!
Non è mancanza di fiducia, anzi, ma un conto sono i circuiti, elettromeccanici o elettronici che siano (con tanto di SW), un altro conto è avere visto quello che succedeva, e vedere quello che succede oggi, sapendo poi come funzionava un tempo. Non credo che tutti i dirigenti movimento che prima erano nelle singole stazioni, siano ora nel posto centrale a fare la stessa cosa di prima sulla singola stazione, ma con banco, o un PC, romotati, non ha nessun senso.
In settimana devo andare a Parma, vado in treno, e poi fermo a guardare cosa succede ai segnali, e "sfacciatamente" chiedo, partendo dal fatto che so dove +/- sono i segnali fuori dalla stazione.
Tra l'altro, ieri sera, dopo alcuni mesi che non frequentavo, ho notato che ora sul sito RFI c'è tutta la normativa aggiornata e quant'altro.
Giusto per ...
la stazione di Parma è divisa in due dal torrente Parma quasi da sempre.
- A est la stazione passeggeri e lo scalo merci inteso come servizio carico/scarico carri (scalo di fatto dismesso da quando c'è il CEPIM, e fuori da ACEI), ora sono rimasti solo alcuni binari utilizzati per la sosta dei treni passeggeri della Pontremolese, che dovrebbero essere tutti dentro l'ACEI da quando c'è.
- A ovest il fascio merci, cioè: arrivi, partenza, sosta, tutti dentro ACEI. Quindi rimessa e squadra rialzo e binari di servizio, ora parecchio ridotti e in uso ai servizi di manutenzione, da sempre fuori dall'ACEI.
- Infine di fronte al FV c'era un piccolo scalo merci usato da decenni per altri usi, sempre fuori dall'ACEI.
- I PL sulla MI-BO, sempre nella tratta di competenza, sono spariti da decenni.
Che io sappia, su tutta la MI-FI, escluso la stazione di Bologna, da quando c'è il BACC, è possibile il funzionamento completamente automatico senza bisogno d'interveno umano, erano o/e sono le norme a impedirlo. Anche ora che la linea è banalizzata, quindi BACC reversibile, è totalmente automatizzato (con relative norme), serve solo il consenso umano per cambiare binario, e mi pare ovvio: ho già viaggiato "sull'illegale" in alcune occasioni e per parecchi km, con in mezzo pure stazioni, con tanto di fermata per servizio passeggeri.
Come verificabile sul FOL 82, verso BO, per i treni uscenti dal fascio merci, esiste, da quando c'è l'ACEI il doppio segnalamento di partenza. Quindi da quando esiste la norma, alcuni segnali sono indicati INT e EST, con tutto quanto ne consegue. Già negli anni '80-'90 ho visto treni merci uscire dallo scalo e instradarsi verso BO senza che il DM gli desse la paletta verde dai binari di stazione pax, a prescindere dal binario di transito. Se non erro c'era una sala DM, con postazione di comando remota escludibile, anche presso il fascio merci.
Tra l'altro sia in stazione, sia nella tratta di competenza, non ci sono segnali a distanza ridotta sui binari della linea MI-BO. Da parecchio non è neanche più necessaria la sosta dei treni che entrano o escono dalla Pontremolese, salvo: servizio, incroci, precedenze; probabilmente da quando è stata attivata la seconda fase del telecomando integrale, cioè da Pisa, in prima fase era da Fornovo.