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MessaggioInviato: martedì 31 ottobre 2006, 23:15 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
rbedogni ha scritto:
Vorei che qualcuno mi spiegasse la differenza tra quello che dice omnibus, che spiega quali sono le leggi in vigore e tradotta che dice che bisogna attenersi alle leggi vigenti, forse dicono entrambi la stessa cosa.


Omnibus cita dei riferimenti normativi che in effetti esistono. Vanno ben distinti: i primi due (con le relative modificazioni) sono un coacervo di norme ormai fuori dal tempo e in larga parte palesemente incostituzionali (non c'è giudicante che non si metterebbe a ridere leggendo che "in caso di guerra il nemico non dove sapere dove si trovano gli scambi", per dirne una delle più famose: il fatto che siano in vigore non è di per sè nocivo: l'essenziale è che nessuno le applichi, se riesco a spiegarmi in parole povere. Infatti questo è quello che accade. Il DPR ultimo citato prevede una serie di divieti e prescrizioni senza che vi sia alcuna traccia di divieti di riprese in ambito ferroviario. Qualcuno oltre a citarlo, nella vita, ha preso via dieci minuti per leggerselo?

Tutto qui, molto semplicemente e ovviamente senza polemica nei confronti specialmente di Omnibus che oltre a rispondere cortesemente qui sul forum si è dimostrato a varie riprese persona seria ed equilibrata.

PS: per inciso: non è affatto vero che in casa propria - purchè delimitata - ognuno può fare quel che vuole. E' severamente falso. Mettete un confine del vostro terreno e poi disseminate delle mine nel terreno stesso: aspettate che un ladro di galline salti in aria su una di quelle. Poi spiegate al giudice che in casa vostra - siccome delimitata - mettete tutte le mine che volete. Non è così semplice.


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MessaggioInviato: mercoledì 1 novembre 2006, 0:55 
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Iscritto il: sabato 22 luglio 2006, 20:20
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Località: REGGIO EMILIA
Anch'io voglio ringraziare Omnibus e Marco 58, sono stati gli unici che sono riusciti a inquadrare la questione e a dare delle risposte chiare e concrete. Saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 1 novembre 2006, 2:30 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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Allacciandomi a quanto scrive Bedogni, io ringrazio Francesco Tobruk, (tra l'altro neo laureato in giurisprudenza, non in "scienza della compravendita sociale...") per aver ribadito, ancora una volta, la contradditorietà ed incostituzionalità di regolamenti e discipline ferroviarie che dimostrano la loro inconsistenza e quindi NULLITA'

Ovvero, ringrazio Francesco B, per averci ricordato che certa gente si diverte a farsi 10.000 seghe mentali, magari per il gusto di sentirsi belli e politicamente corretti.

Per inciso: ammettiamo che un signor CS voglia redarguire l'incauto fotografo. Come minimo deve far presente il divieto. Il qual divieto esprime un'ammenda.
ORA... in base a quale legge dello Stato il ferroviere è considerato Pubblico Ufficiale e quindi tenuto ad ammendare l'incauto fotografo?
E che tipo di contravvenzione cartacea potrà mai presentare questo CS all'incauto fotografo?
E che tipo di ricorso è facoltà di presentare da parte dell'incauto fotografo?
E chi decide?

E dunque.... faciteme n'à cortesia. Piantamola qui. Non creiamo nuove sclerotiche burocrazie in un paese che ha creato 200.000 leggi una più inutile e liberticida dell'altra


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MessaggioInviato: mercoledì 1 novembre 2006, 15:50 
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Iscritto il: lunedì 20 marzo 2006, 10:27
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Località: Fauglia (PI)
Non so se sono da annoverare tra i primi della classe, ma forse è solo una questione di età che avanza (leggi rincogl...to senile)che mi spinge a cercare di comportarmi con ragionevolezza e a rivolgermi alle persone con modi e parole cortesi. In genere quando fotografo in stazione non chiedo permesso a nessuno e se trovo qualche testona di haxxo che mi spacca i maroni ( :oops: ) considero il fatto che in genere parlano con assoluta ignoranza delle norme e cerco di capire se posso girarci intorno in qualche maniera,altrimenti desisto.In fondo chi non si sente un pò padrone del luogo in cui tutti i giorni lavora da anni ?
Perchè ho detto in apertura che forse è l'età che avanza ?
Perchè nel 1980,a 15 anni, in stazione di Verona P.N. per fotografare un cellulare in compo ad un diretto per Bologna prima ho questionato con i carabinieri di scorta , i quali hanno fatto intervenire direttamente sul binario di partenza una volante, i cui agenti ci hanno sequestrato il rullino...
Il treno partì con una mezz'oretta di ritardo...
Ora non lo rifarei!
Saluti.
Stefano.

P.S.
Tra l'altro ora di interessante da fotografare c'è davvero poco :cry:


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MessaggioInviato: mercoledì 1 novembre 2006, 21:50 
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Iscritto il: sabato 22 luglio 2006, 20:20
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Località: REGGIO EMILIA
Se il buon senso vuol dire farsi seghe mentali allora vi saluto caldamente non abbiamo molto in comune


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MessaggioInviato: mercoledì 1 novembre 2006, 22:57 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:41
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Località: Messina
rbedogni ha scritto:
Anch'io voglio ringraziare Omnibus e Marco 58, sono stati gli unici che sono riusciti a inquadrare la questione e a dare delle risposte chiare e concrete. Saluti


Quando si scrive qualcosa bisogna sempre mettere in preventivo che chi ascolta non sia all'altezza di recepire il messaggio. Non è grave se quello che ho scritto non risulta chiaro a qualcuno. Non è certo un problema mio. Certo sarebbe utile per una questione di educazione evitare - al terzo messaggio sul forum - di mettere in dubbio l'utilità dei singoli contributi alla discussione, specie se non si è in grado di valutarne la portata e l'efficacia. Nel dubbio meglio stare zitti e limitarsi a dire: sono d'accordo, non sono d'accordo. Tuttalpiù.
Sul piano della concretezza, poi, su questo argomento di concreto ci sono paradossalmente solo delle amene chiacchiere. Com'è risaputo, infatti, sul piano strettamente pratico il problema delle contravvenzioni e dei divieti non sussiste per le foto per come le intende l'appassionato medio. Lo sanno anche i sassi. Non c'è nessuno che abbia mai dovuto pagare una multa per una foto ad un treno fatta da un marciapiede di stazione, che io sappia. Il primo che ci riesce ci mandi una scansione del verbale qui sul forum così parliamo di quelle concrete e pratiche cose di cui una persona dovrebbe occuparsi nella vita, anzichè di divieti presunti, di contravvenzioni incombenti, di sanzioni mitologiche.
La domanda è sempre apprezzabile, ma nello svolgersi la discussione finisce sempre per degenerare e questo certo non aiuta il dialogo sul forum. Se gli asini non volano, non riuscirete mai a farmi dire il contrario. Non volano e basta per i motivi che ci si sforza di spiegare.

Il buon senso consiglia proprio di non farsele, le seghe mentali. Non il contrario.

Cordialmente.


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 1:24 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Quando fui assunto nelle FS prestai giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana in quanto dipendente statale. Durante i corsi di istruzione professionale fui edotto esaustivamente su quello che ciò comportava. Fra le altre cose mi fu spiegato che potevo (dovevo) rilevare determinate infrazioni, verbalizzarle identificando il responsabile e comminare le previste sanzioni che comunque andavano pagate esclusivamente attraverso versamenti in biglietteria.
Quando nel 1997 fu stabilito definitivamente il nuovo status dell'azienda e del personale, furono organizzati degli aggiornamenti tenuti dal Comandante compartimentale della Polfer, il quale spiegò che, alla luce di alcuni pronunciamenti giurisdizionali (di cui non ricordo gli estremi perché allora non mi interessò di prenderne nota), coloro che avevano prestato il giuramento mantenevano le precedenti prerogative, mentre coloro che non l'avevano fatto dovevano attivare una speciale procedura per esserne parificati.
Da allora io non sono più stato informato di cambiamenti avvenuti nello specifico che riguardino le mie funzioni nell'azienda.
Scrivo quanto sopra solo per puntualizzazione e ribadisco ancora una volta che i miei orientamenti ed il mio comportamento non cambiano rispetto a quanto ho pensato e a come mi sono comportato finora.
Tuttavia non posso fare a meno di notare che Tobruck riconosce l'esistenza della normativa, ma consiglia e spera che non sia applicata. In effetti questo è quello che è successo finora soprattutto perché la maggior parte dei ferrovieri ne conosce a malapena l'esistenza e ne ignora il contenuto. Non mi trova d'accordo quando afferma che non c'è nulla riguardo all'oggetto della nostra discussione. Io non sono esperto e non sono addentro alle cose giuridiche, ma leggendo quelle norme, le loro modifiche, i rimandi, gli allegati, ecc. come se leggessi un romanzo, sono giunto alla conclusione che in realtà il divieto esiste. Però, come ho già scritto precedentemente, nemmeno io lo faccio rispettare.
Omnibus

Solo per inciso: con l'esperienza che mi ritrovo e le possibilità permessemi dal nuovo apparato, non avrei alcun bisogno di ricorrere alla "legge" se volessi rovinare i raid fotografici di qualche appassionato particolarmente riottoso e rompiballe.


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 15:05 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
Messaggi: 832
Località: Genova
Cita:
Quando fui assunto nelle FS prestai giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana in quanto dipendente statale. Durante i corsi di istruzione professionale fui edotto esaustivamente su quello che ciò comportava. Fra le altre cose mi fu spiegato che potevo (dovevo) rilevare determinate infrazioni, verbalizzarle identificando il responsabile e comminare le previste sanzioni che comunque andavano pagate esclusivamente attraverso versamenti in biglietteria.
Quando nel 1997 fu stabilito definitivamente il nuovo status dell'azienda e del personale, furono organizzati degli aggiornamenti tenuti dal Comandante compartimentale della Polfer, il quale spiegò che, alla luce di alcuni pronunciamenti giurisdizionali (di cui non ricordo gli estremi perché allora non mi interessò di prenderne nota), coloro che avevano prestato il giuramento mantenevano le precedenti prerogative, mentre coloro che non l'avevano fatto dovevano attivare una speciale procedura per esserne parificati.
Da allora io non sono più stato informato di cambiamenti avvenuti nello specifico che riguardino le mie funzioni nell'azienda.


Questo è un passaggio molto interessante, a mio avviso, perché spiega bene un comportamento ricorrente da parte di molti ferrovieri; non a caso sono proprio quelli "da una certa età in su" a questionare con gli appassionati-fotografi e a "spacciarsi" per pubblici ufficiali.

A quanto ne so io le informazioni impartite a suo tempo all'amico erano solo parzialmente corrette e fra l'altro ormai superate da mutamenti legislativi che hanno modificato sostanzialmente oneri ed onori di molti dipendenti del pubblico impiego: anche le maestre elementari, per dire, prestavano giuramento ed erano indicate come "pubblici ufficiali".
Resta il fatto, ad esempio, che l'identificazione di un soggetto era e resta un compito di polizia, e se qualcuno ha spiegato ai propri dipendenti che questa è una loro mansione... non mi stupisco più di tanto, ma ha impartito un'istruzione errata.

Lascio la parola a chi ne sa più di me in materia, anche se qualche capello bianco e un minimo di esperienza nel settore ormai stanno radicando molte delle mie convinzioni.

Ricordo a tutti - in ogni modo - che un conto è fotografare liberamente nelle aree accessibili al pubblico, altro è entrare in aree ferroviarie precluse allo stesso. Nelle quali, ovviamente, RFI è in grado di disciplinare alcuni comportamenti... ma senmpre nel rispetto del diritto costituzionale!


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 15:16 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 14:18
Messaggi: 885
Ale Sasso ha scritto:
Questo è un passaggio molto interessante, a mio avviso, perché spiega bene un comportamento ricorrente da parte di molti ferrovieri; non a caso sono proprio quelli "da una certa età in su" a questionare con gli appassionati-fotografi e a "spacciarsi" per pubblici ufficiali.

qualsiasi ferroviere in servizio dal punto di vista giuridico è un pubblico ufficiale..


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 16:37 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
Esempio 1: tizio entra in aree VIETATE al pubblico. Il ferroviere X non può comminargli alcuna multa ma può (anzi DEVE) avvertire il il "vero" pubblico ufficiale. Resta che il ferroviere ha la facoltà di avvertire la polfer.

Esempio 2: tizio è in un'area accessibile al pubblico e fotografa. Il ferroviere X NON può avvertire nessuno in quanto nessuna legge dello stato vieta la fotografia in aree pubbliche aperte al pubblico.
Per esempio il sindaco di un paese non può impedire a tizio di fotografare il parco pubblico, benché sia di proprietà di qualcuno (demanio, stato, comune, regione, ente pubblico, ecc). Se lo fa finisce dritto alla corte costituzionale in quanto contrasterebbe con le leggi in materia di libera circolazione delle persone e di libertà d'espressione.

Per cui il buon Tobruk non ha detto che le disposizioni ideate da RFI non hanno valore, ma solo che sono inapplicabili in quanto contrastano con tutta la legislazione vigente.

E infine tanto per andare sul concreto, faccio una domanda ad Omnibus: ma se effettivamente tu volessi segnalare o comminare verbale verso fotografo QUALI diciture indicheresti nel verbale? citeresti una qualche parte della fumosa circolare interna?

Fotografare non è vietato e chi vi commina eventuali multe (o peggio pretende documenti, o peggio minaccia di sequestrarvi rulli ecc) è denunciabile a sua volta.

Ah, chiunque vi si avvicini pretendendo le vostre generalità deve dapprima mostrare adeguato e completo cartellino d'identificazione.
Quindi NO a polfer/carabinieri in borghese, no a ferrovieri che millantano chissà quali qualifiche, ecc.

Saluti sempre a piede libero 8) 8) 8)


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 19:05 
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Località: Roma Tiburtina linea merci
rientro in questo topic dopo quattro pagine belle intense e che, fortunatamente, ho potuto leggere completamente... premetto che ho 21 anni, ora non so quanto ciò possa influire sul giudizio che un polferino o un capostazione possa avere incontrandomi...

come ho detto ad inizio topic, senza scendere in particolari come circolari e/o leggi, ho capito che tutto si riduce semplicemente all'umore della persona che hai davanti.. perchè il polferino, a MINTURNO SCAURI, mi ha detto che non potevo fare foto mentre, a CHIUSI C.T., davanti a tanti polferini, ho fatto foto indisturbatamente?

Tra l'altro, in breve, se un qualcuno mi dice "non puoi fare foto", che bisogna rispondergli? lo sto dicendo seriamente...

e, cmq, spesso quando chiedi di fare foto non fai altro che esporti e far sì che rischi di prenderti un bel no... mentre se ti metti "nascosto" e non dai nell'occhio nessuno ti nota e puoi scattare...

cmq, per fare un esperimento, non appena avrò tempo proverò ad entrare a Roma S.Lorenzo o a Roma Smistamento, dalla "porta principale", e chiedere cortesemente di fare foto, adducendo che, se fosse necessario, sarei disposto a firmare lo scarico delle responsabilità nel caso in cui io muoia schiacchato da una D245...

speranzoso spero...


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 19:09 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
Cita:
qualsiasi ferroviere in servizio dal punto di vista giuridico è un pubblico ufficiale..


No.
Lo avevo già ricordato in lista e se ne è parlato parecchio in passato. Anzi, avevo pure riportato ampi stralci della legislazione in materia (non ricordo se su questo o su altro forum).
Pur evitando il gioco del "lei non sa chi sono io", sommessamente ricordo che occorre essere un minimo addentro all'argomento per fare affermazioni categoriche come la tua, e in ogni caso sarebbe opportuno documentarle.
Senza offesa.


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 19:14 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
Messaggi: 832
Località: Genova
Cita:
come ho detto ad inizio topic, senza scendere in particolari come circolari e/o leggi, ho capito che tutto si riduce semplicemente all'umore della persona che hai davanti.. perchè il polferino, a MINTURNO SCAURI, mi ha detto che non potevo fare foto mentre, a CHIUSI C.T., davanti a tanti polferini, ho fatto foto indisturbatamente?


Quand'ero ragazzo ero fidanzato con una polferina... ricordo che copia delle diverse circolari in materia che allora ognuno di noi aveva in tasca la consegnai io alla loro stazione, in quanto nemmeno i suoi "sov" ne erano a completa conoscenza.

Di fatto la Polfer è impegnata in compiti ben più delicati che non dare la caccia ai fotografi (evitiamo battute: so che purtroppo esistono molti controesempi), per cui non sono stupito che molti agenti non sappiano come comportarsi.


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 19:17 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Tradotta ha scritto:
E infine tanto per andare sul concreto, faccio una domanda ad Omnibus: ma se effettivamente tu volessi segnalare o comminare verbale verso fotografo QUALI diciture indicheresti nel verbale? citeresti una qualche parte della fumosa circolare interna?
Art. 20 del DPR 753/80 che tratta delle trasgressioni alle disposizioni stabilite dal gestore per l’accesso e la sosta delle persone nelle aree, impianti e locali in cui è consentito l’accesso al pubblico.
Riguardo all'essere o meno pubblico ufficiale, a me personalmente non è mai interessato prima e tanto meno mi interessa adesso, però se devo credere a qualcuno, scusate, ma credo a quello che in materia mi dice il Comandante compartimentale della Polfer piuttosto che a quello che posso trovare scritto in questa discussione.
Omnibus

Ma venite a fotografare a Padova, quando sono in servzio io, così poi (o anche prima) andiamo a bere alla veneta. Forse è meglio dopo ...


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 19:28 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
Cita:
Art. 20 del DPR 753/80 che tratta delle trasgressioni alle disposizioni stabilite dal gestore per l’accesso e la sosta delle persone nelle aree, impianti e locali in cui è consentito l’accesso al pubblico.


Chiedo scusa, ma pur ammettendo di non ricordarlo a memoria, mi pare che il decreto da te citato non tratti in alcun modo di riprese fotografiche.

L'articolo 20, che spesso in effetti viene citato, si limita (se non erro) a dare facoltà alle aziende di determinare aree ed impianti nelle quali emanare disposizioni appunto per l'accesso e la sosta delle persone con il dichiarato intento di massimizzare gli aspetti relativi alla sicurezza.

Proprio non vedo come eventuali divieti a fare foto possano essere inclusi in un simile contesto. Ma, ancora una volta, lascio la parola a chi la Laurea e il dottorato ce l'ha in Legge.

Quanto all'idea di venire a Padova... più che le foto mi interessa il bere, chissà ch'io non capiti da quelle parti!


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