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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 20:03 
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Omnibus ha scritto:
Tradotta ha scritto:
E infine tanto per andare sul concreto, faccio una domanda ad Omnibus: ma se effettivamente tu volessi segnalare o comminare verbale verso fotografo QUALI diciture indicheresti nel verbale? citeresti una qualche parte della fumosa circolare interna?
Art. 20 del DPR 753/80 che tratta delle trasgressioni alle disposizioni stabilite dal gestore per l’accesso e la sosta delle persone nelle aree, impianti e locali in cui è consentito l’accesso al pubblico.
Riguardo all'essere o meno pubblico ufficiale, a me personalmente non è mai interessato prima e tanto meno mi interessa adesso, però se devo credere a qualcuno, scusate, ma credo a quello che in materia mi dice il Comandante compartimentale della Polfer piuttosto che a quello che posso trovare scritto in questa discussione.
Omnibus

Ma venite a fotografare a Padova, quando sono in servzio io, così poi (o anche prima) andiamo a bere alla veneta. Forse è meglio dopo ...


Omnibus, scusa ma...
l'art. 20 dice solo che la società ferroviaria determina le aree in cui può essere regolato l'accesso al pubblico. Posso supporre che si riferisca al divieto d'accesso in marciapiedi ed altro se non si è in possesso di apposito biglietto. Dunque cosa c'entrano le foto???

Piuttosto trovo interessante altri articoli: l'art. 10 TERZO comma (in passato ricordo certi maltrattamenti da parte di tuoi colleghi, compresa PADOVA, che è meglio lasciar perdere), l'art. 11 1° comma..., l'art.30 (leggetevelo).

Invece, nella mia battaglia (persa) contro le muraglie anti-treno trovo molto buono l'articolo 52 che dice che è VIETATO costruire muri, siepi ed altro a MENO di 6 metri dalla rotaia più vicina. E i barrieroni che i coglionazzi Trentini stanno erigendo lungo la bellissima linea del Brennero??
Collegato a questo c'è anche l'ottima disposizione per cui tutte le attività di edilizia ed anche altri interventi, pubblici o privati, svolti all’interno di una fascia di 30.00 m misurati ortogonalmente alla rotaia più esterna da ambo i lati della linea ferroviaria, devono essere oggetto di specifica autorizzazione in conformità al D.P.R. 753/80

Ecco... forse userò quest'arma contro le barrierone anti-treno


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MessaggioInviato: giovedì 2 novembre 2006, 21:51 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2006, 19:26
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Località: Roma Tiburtina linea merci
aspetta aspetta vado un attimo off topic (in attesa che qualcuno mi dica cosa dire a chi mi dice "qua non puoi fare foto")

allora Tradotta... quindi se una signora ha una casetta appiccicata alla ferrovia con tanto di strada privata che, tra la prima rotaia ed il ciglio ci saranno si e no 4 metri, deve aver chiesto specifica autorizzazione perchè altrimenti andrebbe contro questo decreto dell'80? e per costruzioni antecedenti l'80? :roll:


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 0:04 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
L'art. 20 del D.P.R. 753/80 dice:
"Le aziende esercenti determinano le aree gli impianti e i locali aperti al pubblico nei quali l'accesso e la sosta delle persone ... omissis ... hanno luogo in base a quanto previsto dalle disposizioni delle predette aziende. ... omissis ...".
Nel R.D.L. 1948/34, L. 911/35 si trova scritto:
all'art. 2: "Chi si serve della ferrovia deve: osservare tutte le prescrizioni relative all'esercizio ed all'uso della medesima e quelle che comportino impedimenti, restrizioni o condizioni speciali nell'eseguimento dei trasporti, ed uniformarsi alle richieste ed agli avvertimenti del personale che vi è addetto, nonché alle leggi, ai decreti ed ai regolamenti in vigore nel territorio dello Stato in materia di polizia, dogana, sanità e simili; ... omissis ...";
all'art. 4 "È proibito alle persone estranee al servizio di introdursi, senza permesso, nel recinto e nelle dipendenze delle stazioni, salve le eccezioni stabilite dalle leggi, dai decreti e dai regolamenti in vigore. Per l'ingresso nelle stazioni occorre essere muniti di biglietto di viaggio ... omissis ...".

Leggendo quanto sopra scritto, credo che qualsiasi persona di media cultura arrivi alla conclusione che il gestore (in questo caso FS tramite RFI) abbia facoltà di stabilire direttive di comportamento per quanti entrano a qualsiasi titolo nei recinti ferroviari. Sia chiaro che anche i luoghi in cui è normalmente consentito l'accesso ai viaggiatori fanno parte del recinto ferroviario ed il "permesso" è costituito dall'acquisto del biglietto. Se il divieto di fotografare non è esplicitamente citato, lo può però introdurre il gestore attraverso una sua disposizione.
Mi pare sia stato riconosciuto che le leggi citate sono ancora in vigore e, quindi, come tali vanno (o, all'italiana, andrebbero) applicate e fatte applicare, rispettate e fatte rispettare.
Che non ci piacciano (a tutti noi appassionati) o che ci sia chi (come lo scrivente) non le applica e non le fa rispettare, è tutto un altro discorso.
:wink: Omnibus


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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 0:15 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 11:55
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Località: Oderzo
... quindi teoricamente io NON potrei andare a vedere il tabellone partenze, per sapere a che ora passano i treni e scegliere quello che fa al caso mio. e tutti quelli che attendono/salutano parenti?

Tradotta caro allora vieni vieni a farti un giretto qui a vedere quanti condomini hanno costruito negl'ultimo lustro, DOPO che la linea è stata riaperta... Non parlo di edifici tirati su quad'era chiusa. No, proprio nuovi-nuovi. Certi hanno le finestre quasi sopra la catenaria...


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 1:14 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
carletto ha scritto:
... quindi teoricamente io NON potrei andare a vedere il tabellone partenze, per sapere a che ora passano i treni e scegliere quello che fa al caso mio. e tutti quelli che attendono/salutano parenti?

L'accesso alle biglietterie ed agli uffici informazioni è previsto dalla normativa.
Per i parenti è ammesso l'accesso all'atrio per il tempo strettamente necessario, però sarebbe vietato l'accesso ai binari.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 1:29 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Tradotta ha scritto:
Piuttosto trovo interessante altri articoli: l'art. 10 TERZO comma (in passato ricordo certi maltrattamenti da parte di tuoi colleghi, compresa PADOVA, che è meglio lasciar perdere), l'art. 11 1° comma..., l'art.30 (leggetevelo).
Riguardo agli art. 10 e 11, ti posso garantire che è in atto da parte dell'azienda (almeno qui a Venezia) una vera e propria azione di rappresaglia contro i dipendenti.
In merito all'art. 30, quei ferrovieri che tentarono di applicarlo furono poi oggetto di minacce e malmenamenti da parte dei soggetti sanzionati, stante la latitanza della Polfer e della magistratura.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 17:21 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
In corrispondenza privata Tradotta mi scrive:
"S'intente che io non volevo assolutamente criticarti circa l'annosa questione dei presunti divieti di far foto ai treni, ma solo "smontare" i divieti e dare una botta di coraggio ai ragazzini che, timorosi, s'affacciano al bel mondo della fotografia ferroviaria."
Anche se dai miei interventi può sembrare il contrario (ma solo a chi non mi conosce), è lo stesso mio scopo, che sono convinto si possa raggiungere con risultati lusinghieri solo attraverso la conoscenza, il rispetto, il buon senso, il dialogo. La conflittualità continua o azioni da pasdaran non portano a nulla di buono: se per una volta (quante volte sarà mai capitato a ciascuno di noi?) si trova il ferroviere od il poliziotto rompiballe facciamo finta che il treno che volevamo fotografare sia passato in anticipo o sia stato soppresso e mettiamoci una pietra sopra. Del resto non mi ricordo di aver mai letto testimonianze di qualcuno che sia stato cacciato dopo aver civilmente informato il ferroviere della propria presenza e delle proprie intenzioni.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 18:34 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Omnibus ha scritto:
In corrispondenza privata Tradotta mi scrive:
"S'intente che io non volevo assolutamente criticarti circa l'annosa questione dei presunti divieti di far foto ai treni, ma solo "smontare" i divieti e dare una botta di coraggio ai ragazzini che, timorosi, s'affacciano al bel mondo della fotografia ferroviaria."
Anche se dai miei interventi può sembrare il contrario (ma solo a chi non mi conosce), è lo stesso mio scopo, che sono convinto si possa raggiungere con risultati lusinghieri solo attraverso la conoscenza, il rispetto, il buon senso, il dialogo. La conflittualità continua o azioni da pasdaran non portano a nulla di buono:
Omnibus

Questo vale,o dovrebbe valere,per tutte le situazioni della vita.Temo sia solo una nostra utopia!


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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 19:19 
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Va bene, Omnibus, dovrei non aggiungere altro , eppure l'articolo 20 va assolutamente descritto e credo che la tua intepretazione sia errata. Siccome voglio capirci di più e senza scomodare fini giuristi, proviamo ad interpretarlo (ah.. chi non è interessato a questa discussione civile passi OLTRE :x )

"Le aziende esercenti determinano le aree gli impianti e i locali aperti al pubblico nei quali l'accesso e la sosta delle persone ... omissis ... hanno luogo in base a quanto previsto dalle disposizioni delle predette aziende. ... omissis ...".

Ecco..l'art.20 è un articolo che regola la sfera della sicurezza del pubblico nei confronti dell'azienda e specifica che le Aziende dell'infrastruttura DEVONO determinare le aree (consentite al pubblico) in termini di accesso, sosta, circolazione
Cioè impone alle aziende di STABILIRE DOVE il pubblico può transitare, sostare, circolare MA non dice quali altre attività, siano ammesse o vietate al pubblico (cui è consentito l'accesso o la sosta)

Esempio: nelle stazioni senza sottopasso, il pubblico è autorizzato a transitare sui binari, ma solo se non sopraggiungono treni. Immagino che sulle passerelle non sia possibile (sparo) sostare, parcheggiarci una bici, dormire, imbastire un mercato, ecc.
Sui marciapiedi (quindi luogo accessibile al pubblico) c'è una riga gialla. Significa che non bisogna oltrepassarla, sennò scatta la multa. E infatti è specificato bene il divieto.
Tutti questi divieti o norme sono regolati dall'art.20 che tratta solo di circolazione e sosta, MA non altre attività (l'ho ripetuto tre volte, in tre righe, per sicurezza 8) 8) )
Va da sé che eventuali altri divieti DOVRANNO ESSERE ESPOSTI o comunque, in caso di dubbio interpretativo, dovranno attenersi alla legislazione vigente.
Ora è VERO che l'art.20 cita "delle disposizioni emanate dal gestore" ma in questo caso, il nostro articolo non specifica QUALI. Se RFI voleva inibire la fotografia (od altre attività nei luoghi normalmente accessibili al pubblico) doveva FAR MODIFICARE il DPR 753/80. In questo caso l'articolo 20 poteva suonare così.
<< il gestore stabilisce le attività vietate nelle aree accessibili al pubblico: i trasgressori saranno sanzionati con ammenda da.-- a .-.-->>

Ecco, la mia capacità interpretativa è arrivata fin qui. Dopodiché mi arrendo.

PS= e come appunto alla tua chiosa finale... mi spiace, ma se mi trovo in una stazione bellissssssima e sta arrivando un treno magnifico e un eventuale ferroviere m'impedisse la fotografia, io non lo ascolto nemmeno.
Almeno fin quando non mi mostreranno il DPR 753/80 opportunamente modificato in tal senso.


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 Oggetto del messaggio: DIVIETO DI RIPRESE FOTOGRAFICHE: ESISTE ANCORA???
MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 23:01 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Il mio amico (vero) Tradotta ovviamente forza l'interpretazione pro domo sua. Il D.P.R. 753/80 prevede la casistica più comune, non può comprendere tutto il possibile ed immaginabile; giustamente all'art. 20 resta generico e lascia al gestore la facoltà di emanare disposizioni in base alle necessità che vengono a determinarsi, anche perché altrimenti bisognerebbe che il Parlamento legiferasse continuamente sul suddetto decreto per modificarlo od integrarlo.
Ad ogni buon conto, il Titolo II del nostro famigeraro D.P.R. (nel quale si trova anche l'art. 20) si intitola "COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI DELLE FERROVIE E DEL PUBBLICO IN GENERE NELL'AMBITO FERROVIARIO E IN PROSSIMITA' DELLO STESSO" ed inizia con l'art. 17 che recita:
"Chiunque si serve delle ferrovie deve osservare tutte le prescrizioni relative all'uso delle medesime ed è tenuto in ogni caso ad attenersi alle avvertenze, inviti e disposizioni delle aziende esercenti e del personale per quanto concerne la regolarità amministrativa e funzionale, nonché l'ordine e la sicurezza dell'esercizio. ... omissis ..."
Mi pare superfluo osservare che "regolarità, ordine e sicurezza dell'esercizio" li debbano stabilire, nel rispetto delle normative, il gestore e non "gli utenti od il pubblico in genere".
Per inciso: al D.P.R. 753/80 sono soggette tutte le aziende ferroviarie (FS, in concessione, in gestione commissariale, private) e le aziende tramviarie e, per quanto riguarda le FS, le sue norme sono estese ai servizi con navi traghetto e con autoservizi sostitutivi.

In merito al PS di Tradotta. Oggi, con l'amico Sergius, siamo andati in stazione a Monselice per fotografare il 52385 trainato da una doppia di E.640 delle FER (Ferrovie Emilia Romagna). Il ferroviere colà in servizio non è che ci abbia, diciamo, favorito; che cosa dovevamo fare? Stuprarla, visto che era una lei?
Omnibus


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MessaggioInviato: sabato 4 novembre 2006, 23:41 
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Il concetto si estende più o meno anche ai veicoli di emergenza che amo fotografare io.
Logicamente, per non passare da criminale (e perchè poi), sono solito chiedere licenza di fotografare, spiegando nel dettaglio il perchè e il percome, eventualmente con documento alla mano.
Spesse volte, la gentilezza paga e posso fare le sospirate foto. Talaltre, ottengo dinieghi per i motivi più risibili (esempio "ma ce ne sono tante di uguali") o generici, quando non sono bugie (tipo "è vietato", vero solo in parte). Pochissime volte ho ricevuto dinieghi precisi e circostanziati. Al che ho cominciato a chiedere in giro quando fossero vietate riprese fotografiche ai mezzi. Lasciando perdere espressioni colorite del tipo "ma chi c...o se ne frega se lei fotografa le macchine dei ghisa", oppure "varda che l'è rivà 'a nova punto, vien qua a farghe do foto", la risposta più o meno generale è che: anzitutto, non esiste nessunissimo riferimento di legge in proposito. NON è vietato far foto se il mezzo si trova in area pubblica/aperta al pubblico. LO E' quando ci si trova dentro i "loro" recinti (tranne in caso di autorizzazione scritta, alquanto rara).
Credo che il problema stia soprattutto in questo: il fotografo medio, che magari non frequenta forum di sorta, sa o non sa che è vietato? Non è così scontato pensarci. Quanti sanno che esiste la tal circolare? E' facile dire "in base ai regolamenti interni" e altre amenità. E che caspita ne so io, cittadino qualunque, delle regole interne! imposte da RFI FS TI o chi altro. Alla fine dipende sempre da chi si trova: può essere il poliziotto che ti parcheggia la macchina e va al bar a farsi il caffè così puoi far tutte le foto che vuoi, oppure il collega che solo a vedere la fotocamera ti è già addosso.


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 12:14 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 21:41
Messaggi: 368
.......


Ultima modifica di il vero giangi il mercoledì 14 febbraio 2007, 11:24, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 12:49 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
il vero giangi ha scritto:
Mamma mia! Ben 5 pagine di forum SPRECATE per un argomento già trattato con annesse litigate per incomprensioni tra forumisti.....

Eh no Giangi, le discussioni quando sono civili non sono mai SPRECATE, anzi, secondo me si è aggiunto un qualcosa di più che mi ha ulteriormente convinto che NON è vietato far foto in ambito RFI.

Poi siam tutti d'accordo che quando si entra in un ambiente ferroviario (ma dovrebbe valere sempre e ovunque) bisogna comportarsi civilmente e correttamente. PURE quando si verificano "porte aperte" e manifestazioni particolarmente dedicate alla fotografia ferroviaria.

Pure qui ci sono degli appassionati invasati (di QUALUNQUE età) che si sdraiano sulle traversine per fotografare, con un 18 mm, il gancio di traino della 691.022 mentre gli sta passando sopra così da riprodurlo fedelmente nel suo modellino da 4000 €... ma ci sono anche le moltitudini di ragazzini che a Milano Smistamento si sono comportate (inaspettatamente) con educazione e rispetto dei segnali e linee gialle.

Dobbiamo sempre ragionare da individui e mai da "masse". Perché le MASSE non ragionano, gli individui presi uno ad uno, si.

Ad ogni modo credo che la Soluzione Finale sia che le Riviste di Treni, le associazioni di appassionati, il MERS ecc comincino a pensare (la butto lì) di richiedere un confronto con RFI e le ferrovie in concessione per rilasciare una specie di tesserino (anche a pagamento!) in cui il titolare s'impegna a rispettare divieti e norme di accesso e nel contempo abbia l'autorizzazione alla piena e libera fotografia anche nei depositi ed altre aree interdette al pubblico (fatti salvi certi luoghi come magazzini ricambi, fosse visita, OGR, ecc ovvio!) sollevando l'azienda da ogni responsabilità in caso di infortunio.
Il tesserino potrebbe essere revocato sine-die in caso di uno o più comportamenti incivili del titolare.

Questo secondo me è il primo passo per regolare seriamente la materia e nello stesso tempo responsabilizzare il fotografo e l'appassionato di ferrovie.

Altrimenti continuiamo con l'anarchia delle regole-fatte-in-casa (che piacciono tanto ad RFI) e degli invasati della ferrovia che fanno quel cazzzzo che vogliono ed in cui l'umore del ferroviere di turno è condizione necessaria per scattare una foto magari sofferta e costosa.


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 14:25 
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Iscritto il: sabato 22 luglio 2006, 20:20
Messaggi: 9
Località: REGGIO EMILIA
BRAVO Tradotta, bella idea: costituire un registro degli appassionati legato all' archivio fotografico Fs ( se esiste ancora) che rilascia un tesserino di riconoscimento, e che si avvantaggia poi della marea di immagini prodotte, richieste dietro compenso, per le esigenze di RFI od altri. In pratica diventerebbe un'agenzia fotografica esclusivamente ferroviaria che vende a tutti coloro che hanno necessità di immagini ferroviarie per illustrare riviste, giornali, libri.
Saluti


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MessaggioInviato: domenica 5 novembre 2006, 17:45 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
Messaggi: 1111
Oddio, non esageriamo, se poi RFi vuole immagini certamente saprà dove pescare. L'idea di base è soprattutto di regolare il traffico di appassionati ed indirizzarlo verso strutture altrimenti chiuse ai fotografi, nei modi prescritti da RFI, così da evitare problemi ad entrambe le parti.
Va da sé che la libertà di fotografare in aree aperte al pubblico dev'essere garantita sempre e comunque (si pensi agli stranieri di passaggio in Italia, pure loro hanno il diritto di fotografare).

Comunque l'idea di un tesserino o di un Registro RFI degli appassionati non è mia e non è nuova. Io la ripropongo ora che la situazione dei regolamenti è tornata caotica.


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