turbognu ha scritto:
mi interessa che la loco abbia un funzionamento impeccabile, nel senso che non deve avere problemi nel prendere l'alimentazione dai binari e deve avere un minimo realistico e fluido.
Alessio, ti dico anche la mia esperienza , in quanto "fissato" con le manovre (su di un Timesaver modificato).
Se la decisione è l'alimentazione analogica, pur con il tuo sofisticato alimentatore apposito, anche io eleggerei la GE 44ton Liliput/Bachmann: demoltiplicazione spinta, due carrelli + nessuna ruota "gommata"=presa di corrente impeccabile anche su cuori lunghi, un pò rumorosa. La versione "europeizzata" ha sì i respingenti ma anche una tasca NEM 362 esageratamente sporgente; c'è da bricolare un pò per adattarla ai tuoi ganci.
Considera anche eventualmente le modifiche estetiche fatte da Andrea De Regis: cabina abbassata per portarla in sagoma limite italiana, due fari bassi sopra pancone tipo d141, eliminazione faro centrale alto, livrea tipo d143 (cast+is, opp verde+nero).
Se prima o poi cederai al dcc, aggiungerei la 214 Roco: ottima massa, una delle pochissime loco industriali con appoggio realmente isostatico= presa di corrente eccellente+strabiliante forza di trazione , tasca NEM 362 ben piazzata permette facilmente di mettere i tuoi ganci preferiti (p.es. io uso i Kadee 18).
Dico che dà il meglio di se in digitale perchè con il decoder puoi facilmente limitare la Vmax; infatti secondo me questo modello Roco ha una demoltiplicazione un pò scarsa per le manovre a passo d'uomo analogiche, saresti sempre a centellinare le frazioni di Volt.
Buone manovre!
Franco