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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: sabato 22 ottobre 2016, 17:03 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Quello a tazza, potrebbe portare non solo loppa ma anche ghisa o acciaio tra le varie fasi all'interno dell'impianto. Anche quello più sferico, stesso discorso. Anzi il fatto di avere le bocca sagomata potrebbe essere proprio il segno di un carro usato tra, che so, convertitore e forni di raffinazione dell'acciaio.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: sabato 22 ottobre 2016, 20:25 
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Lancio una provocazione (il carro siluro ancora non ce l'ho): e usare due locomotive a vapore per movimentarlo? Sarebbe plausibile?
Dal punto di vista del puro modellismo, potrebbe essere... fichissimo. :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: sabato 22 ottobre 2016, 21:26 
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snajper ha scritto:
Lancio una provocazione (il carro siluro ancora non ce l'ho): e usare due locomotive a vapore per movimentarlo? Sarebbe plausibile?


certo che sì!
Il problema successivo é quello di procurarsi il modello della locomotiva...
https://www.youtube.com/watch?v=Yf8FFRRloJU


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: sabato 22 ottobre 2016, 22:18 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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capolinea ha scritto:
snajper ha scritto:
Lancio una provocazione (il carro siluro ancora non ce l'ho): e usare due locomotive a vapore per movimentarlo? Sarebbe plausibile?


certo che sì!
Il problema successivo é quello di procurarsi il modello della locomotiva...
https://www.youtube.com/watch?v=Yf8FFRRloJU

:mrgreen: :wink:
Non occorre andare così lontano...*
https://www.youtube.com/watch?v=IxrQTaGBjVE
E il servizio era pure internazionale.
Io ho una BR 57 in via di restauro (aggiunto il gancio davanti, fra l'altro), penso possa andar bene pure quella, se riesco a digitalizzarla. Poi ho una BR 89.2 che può anche andar bene con un solo carro, inquadrato fra quella e la 57.
La BR 50 visibile nel video, poi, credo sia tuttora disponibile in 1/87 (il cigare non sappiamo...).

*quelli sembrano più carri per loppa, in altro video girato nello stesso ambiente (ma già col Diesel :( ) si vede anche come li vuotano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: domenica 23 ottobre 2016, 21:43 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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snajper ha scritto:
... e usare ... locomotive a vapore per movimentarlo?

Se può interessare ...

Cercando con Google ho visto quei carri nelle seguenti acciaierie : Trieste, Piombino, Taranto.
Non escludo che ci siano altrove, ma in altre acciaierie non ho trovato l' altoforno (se è quello molto alto coi due tubi che scendendo dall' alto si biforcano). Hanno altri sistemi ?
Fra quelle in cui non ho trovato l' altoforno c' è quella di Bolzano, ove alla fine degli anni '70 vidi manovrare una Gr 740. Poteva essere di servizio ai carri dell' altoforno (poi, magari, successivamente demolito) ?

Un' acciaieria molto grande la vidi a Thionville nei primi '90, passando in autostrada, ma oggi al suo posto ci sono villette a schiera.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: domenica 23 ottobre 2016, 22:05 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 12:09
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Thionville è/era un grosso centro siderurgico.
Molto probabilmente il treno del filmato aveva come origine o destinazione proprio quell'acciaieria.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: domenica 23 ottobre 2016, 22:06 
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Iscritto il: martedì 26 febbraio 2008, 22:31
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Come carri scudo ho questi inutilizzati: vanno bene?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 24 ottobre 2016, 10:38 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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I carri scudo penso vadano bene. Siamo lì come lunghezza (se il loro scopo è ridurre la massa per metro lineare).
ste.klausen21 ha scritto:
snajper ha scritto:
... e usare ... locomotive a vapore per movimentarlo?

Se può interessare ...

Cercando con Google ho visto quei carri nelle seguenti acciaierie : Trieste, Piombino, Taranto.
Non escludo che ci siano altrove, ma in altre acciaierie non ho trovato l' altoforno (se è quello molto alto coi due tubi che scendendo dall' alto si biforcano). Hanno altri sistemi ?
Fra quelle in cui non ho trovato l' altoforno c' è quella di Bolzano, ove alla fine degli anni '70 vidi manovrare una Gr 740. Poteva essere di servizio ai carri dell' altoforno (poi, magari, successivamente demolito) ?

Un' acciaieria molto grande la vidi a Thionville nei primi '90, passando in autostrada, ma oggi al suo posto ci sono villette a schiera.


Stefano Minghetti

Il guaio è che con la concorrenza mondiale seguita alla fine della Guerra Fredda, il cosiddetto ciclo integrale (dal minerale al prodotto finito) in Occidente diventa antieconomico. Ci sarebbe una questione (più politica che tecnica) se ogni stato debba o meno conservarsi un embrione di industria pesante in casa.
Non è detto che un'acciaieria abbia altiforni, anzi: moltissime lavorano (in genere da rottame) con forni elettrici e raffinano il metallo ottenuto come richiesto in genere dal mercato.
Le acciaierie lorenesi (Hagondange, Thionville) sono state, non sto a dire se assurdamente o meno, abbandonate perchè antieconomiche, per questo oggi ci sono le villette dove una volta c'erano gli altiforni (a Hagondange volevano fare una "Disneyland dei Puffi" sull'area dell'acciaieria :lol: non so se l'hanno poi realizzata). Se ci sarà da pentirsi di questa decisione, non sta a me dirlo. Anche le famose acciaierie americane di Pittsburgh sono sparite, non è un problema solo europeo. Dico un problema in quanto la necessità di avere simili produzioni potrebbe ripresentarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 24 ottobre 2016, 11:51 
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Ho sempre pensato che la presenza di carri intercalati (scudo o non scudo) ai maestosi carri siluro servisse per aumentare le capacità di frenata dal convoglio, (si dovrebbe dire peso frenato?) dato l peso complessivo del treno. Sono assolutamente scarso in materia, qualcuno potrebbe spiegarne la presenza?


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: lunedì 24 ottobre 2016, 13:15 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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capolinea ha scritto:
Ho sempre pensato che la presenza di carri intercalati (scudo o non scudo) ai maestosi carri siluro servisse per aumentare le capacità di frenata dal convoglio, (si dovrebbe dire peso frenato?) dato l peso complessivo del treno. Sono assolutamente scarso in materia, qualcuno potrebbe spiegarne la presenza?

Certamente. Dipende poi dal tipo di carro (vedere il video di 5 carri pieni eppure direttamente agganciati alla locomotiva), ma è anche questa una soluzione.
Il trasferimento delle famigerate E.491/492 si è fatto allo stesso modo, perchè addirittura i freni non funzionavano. Tre di quelle sono, se ci si pensa, come un carro siluro. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 25 ottobre 2016, 12:01 
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Località: Breil sur Roya
Sono stato la settimana scorsa a Völklinger Hütte, la visita dell'acciaieria è fantastica se piacciono cose del genere, è impressionante vedere da vicino le dimensioni delle installazioni e le condizioni nelle quali lavoravano gli operai.
Intorno ci sono ancora stabilimenti attivi, proprio dal sito ho visto carri siluro carichi in manovra, tre erano già sul fascio, poi ne sono arrivati altri con una loco elettrica, poi manovrati da una diesel, nessun carro scudo.

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Notare le fiamme che fuoriescono dal coperchio

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Suggerisco di installare un led rosso all'interno per simulare il carico incandescente.

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All'interno in passato venivano usate anche loco a vapore per minerali e scorie fuse.

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Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 25 ottobre 2016, 18:17 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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alpiliguri ha scritto:
Sono stato la settimana scorsa a Völklinger Hütte, la visita dell'acciaieria è fantastica se piacciono cose del genere, è impressionante vedere da vicino le dimensioni delle installazioni e le condizioni nelle quali lavoravano gli operai.
Intorno ci sono ancora stabilimenti attivi, proprio dal sito ho visto carri siluro carichi in manovra, tre erano già sul fascio, poi ne sono arrivati altri con una loco elettrica, poi manovrati da una diesel, nessun carro scudo.

Fichissimo! :wink: :mrgreen:
Ne hai ancora?
Chissà cosa sia quel tubo diametrale con un uscita (o entrata) a T nel mezzo. Freno?
Questi hanno 16 assi ma la sospensione del "siluro" è atipica, forse a causa del peso. Nelle custodie c'era forse un enorme cuscinetto?
Peccato non averli visti anche da sopra.

alpiliguri ha scritto:
Notare le fiamme che fuoriescono dal coperchio

Sono fiamme di gas, dovute alle particelle volatili o alla sporcizia bruciate o vaporizzate dalla ghisa fusa. Infatti non c'è fumo: le particelle surriscaldate, appena trovano ossigeno, bruciano da sole e completamente.
alpiliguri ha scritto:
Suggerisco di installare un led rosso all'interno per simulare il carico incandescente.

In effetti... http://www.stahlbahn.de/cnt/post205.php
Messo come lo ha fatto quello, non pare nemmeno troppo difficile. Non pare... :oops: Oggi come oggi, la soluzione migliore sarebbe un decoder funzioni, così da spegnere il LED ipotizzando anche un ritorno a vuoto.

alpiliguri ha scritto:
All'interno in passato venivano usate anche loco a vapore per minerali e scorie fuse.
Ciao, alpiliguri.

Goduria... :mrgreen:

Leggendo questo filetto: viewtopic.php?f=15&t=89790 mi è venuta l'idea assurda (no, non ci sta) di mettere non solo il LED ma anche il fumogeno dentro il "siluro"... Occorrerebbe un gran sprezzo del ridcolo (v. sopra perchè fumo non ce n'è) :lol: :lol: :lol:


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MessaggioInviato: martedì 25 ottobre 2016, 21:28 
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snajper ha scritto:
Chissà cosa sia quel tubo diametrale con un uscita (o entrata) a T nel mezzo. Freno?

Secondo me è la condotta del freno, considerando la forma del vagone per passarla da una testata all'altra l'unica è farla correre sul fianco del siluro (sotto non c'è telaio) e poi portarla sul carrello con il flessibile che permette la rotazione.


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MessaggioInviato: martedì 25 ottobre 2016, 22:29 
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Se il tedesco è ostico potete guardare qui
http://forum.e-train.fr/viewtopic.php?f ... 50ec902857
http://www.forotrenes.com/foro/viewtopic.php?p=164787
Ho finalmente guardato il filmato citato più sopra e, da parte mia, c'è stato un fraintendimento.
Quando si parlava di carro Trix io intendevo l'articolo 23967 (qui si vede la differenza
http://www.bahn.hfkern.de/Trix_Wagen/Gueter_eisen.html)
18 assi, 39 centimetri e quasi 700 grammi ma soprattutto un sistema di bloccaggio degli assi quantomeno bizzarro (tipico di Maerklin). Per assicurare un minimo di traslazione laterale, visti i carrelli a 4 e 5 assi, gli assi non hanno le punte coniche ma sono bloccati da una sorta di pinza nel mezzo. Forse è per quello che fa molta fatica a muoversi.

P.s. Il carro più "piccolo" mi da tanto l'impressione di un carro americano riadattato da Trix per l'Europa. Dopotutto gran parte degli edifici della serie "vom Erz zum Stahl" erano edifici Walthers reinscatolati.


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 Oggetto del messaggio: Re: Trasporto ghisa fusa... in miniatura
MessaggioInviato: martedì 25 ottobre 2016, 23:49 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Dario Durandi ha scritto:
Quando si parlava di carro Trix io intendevo l'articolo 23967 (qui si vede la differenza
http://www.bahn.hfkern.de/Trix_Wagen/Gueter_eisen.html)
18 assi, 39 centimetri e quasi 700 grammi ma soprattutto un sistema di bloccaggio degli assi quantomeno bizzarro (tipico di Maerklin). Per assicurare un minimo di traslazione laterale, visti i carrelli a 4 e 5 assi, gli assi non hanno le punte coniche ma sono bloccati da una sorta di pinza nel mezzo. Forse è per quello che fa molta fatica a muoversi.

Considerando che diverse grosse locomotive si attestano sul mezzo chilo, è tutto dire. Non potrei nemmeno sognarmi (il sogno diventerebbe un incubo) di muovere un simile mostro, fatto in quel modo, poi, con due locomotive da manovra. O scavo i cerchioni o cucino motori e decoder.

Dario Durandi ha scritto:
P.s. Il carro più "piccolo" mi da tanto l'impressione di un carro americano riadattato da Trix per l'Europa. Dopotutto gran parte degli edifici della serie "vom Erz zum Stahl" erano edifici Walthers reinscatolati.

Per esistere, esisteva davvero, se era stato costruito su licenza o progetto americano (il carro vero) non ho trovato, ma il 16 assi su quattro carrelli a due assi è esistito davvero. E sicuramente l'architettura lo rende più scorrevole. Per la cronaca il modello in H0 fu in catalogo dal 2004 al 2006 (quel tizio ha avuto una gran botta di fondoschiena a trovarli, se non li ha presi "in tempo reale") ed era in confezione da tre, tipico malvezzo di molte Case modellistiche.


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